Giovedì 15 settembre 2016 alle ore 12 suona la “campanella” per inviare on line, dopo essersi registrati alla piattaforma web Invitalia, le istanze di finanziamento di idee imprenditoriali basate sulla cultura, in attuazione di “Cultura crea”, programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell’industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio oltre che della Basilicata,di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Lo ricorda il Centro Studi Turistici Thaliaevidenziando che l’intera filiera culturale italiana vale 214 miliardi di euro. Ne deriva un impatto importante in termini di Pil (15,3% del valore aggiunto Italia), di occupati, che raggiungono 1,4 milioni (5,8% occupati Italia), e di export: 41,6 miliardi (10,7% del totale Italia). Ancora, il turista culturale che soggiorna in Italia è più propenso a spendere 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viaggia per ragioni non culturali. Per il Mezzogiorno, il turismo culturale resta il più potente moltiplicatore di valore aggiunto. Se in Italia, infatti, per ogni presenza aggiuntiva il turismo culturale genera 105,4 euro di Pil e presenta un valore pari ad oltre il 38% in più del dato del balneare (76,3 €), al Sud l’effetto moltiplicativo è ancora più elevato perché è pari a circa il 55% in più (a 58,1 euro di pil generato nel balneare meridionale ne corrispondono 90,4 di pil generato nel culturale).
In Basilicata nel 2015, i visitatori dei 16 istituti culturali (musei, monumenti ed aree archeologiche) sono stati 256.241 (172 mila a Matera e provincia e 85mila a Potenza e provincia ) di cui 193mila a pagamento, per un incasso netto di 186,5mila euro. Secondo i dati “lavorati” dal C.S. Thalia tra la statistica Mibac e l’ultimo Rapporto di Federcultura, il 20,4% dei lucani visita musei e/o mostre; il 17,4% siti archeologici e monumenti.
Di qui – sottolinea Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia – la necessità di non sprecare questa opportunità per valorizzare l’intera filiera turistica, riannodando tutti gli elementi, dalla formazione delle figure professionali essenziali, alla promozione dei siti e contenitori, alla realizzazione di imprese, per rafforzare l’offerta culturale.
L’obiettivo di “Cultura Crea” è accrescere la domanda turistica e utilizzare ulteriore cultura, per rafforzare nuovi insediamenti di attività imprenditoriali. Valorizzare il principio di sussidiarietà e centralità delle capacità produttive ed occupazionali del Terzo settore.Quest’ultimo è giustamente ricompreso nel decreto ministeriale per il rilievo che ricopre nel contesto sociale, di promozione e di sviluppo, di nuove forme di cittadinanza attiva e, non di meno, per la valorizzazione del principio di sussidiarietà ecentralità e delle capacità produttive ed occupazionali.Gli obiettivi, quindi, sono quelli di promuovere i territori e il patrimonio culturale. Far nascere nuove imprese creative e culturali. Supportare la capacità del settore culturale e creativo, rafforzandone la capacità finanziaria, anche al fine di favorire l’innovazione con nuovi modelli di business.E’ un buon strumento – continua Giglio – per la “filiera turistico-culturale” che rilancia il progetto “Scaviamo il futuro” approvato dal Consiglio Regionale e fortemente voluto dal precedente Presidente Piero Lacorazza.
Per supportare la nascita di nuove imprese nei settori “core” delle cosiddette industrie culturali, saranno considerati ammissibili programmi di investimento fino a 400mila euro; in questo caso è previsto un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa, elevabile in caso di impresa femminile, o impresa giovanile.
Per consolidare e sostenere l’attività dei soggetti economici esistenti nella filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tradizionali e tipici, sono ammissibili i programmi di investimento fino a 500mila euro.Anche in questo caso le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile.
Infine l’iniziativa sosterrà lo sviluppo e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e manifatturiero tipico locale, finanziando progetti fino a 400mila euro con un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.