Quattro gare espletate in materia di farmaci e vaccini che hanno comportato un ribasso pari a 50 milioni di euro; 650 milioni di base d’asta raggiunti in meno di dodici mesi: in percentuale, gli stessi risultati conseguiti, in undici anni, da Intercenter, uno dei più importanti soggetti aggregatori per l’acquisizione di beni e servizi. Sono alcuni dati, che hanno consentito alla Stazione Unica Appaltante (Sua) della Regione Basilicata di distinguersi e di suscitare l’interesse e l’approvazione degli addetti ai lavori, nel corso di una conferenza che si è tenuta a Bari nell’ambito dell’ottantesima Fiera del Levante, dal tema “I Soggetti Aggregatori e la razionalizzazione della spesa sanitaria: esperienze a confronto sull’acquisto dei farmaci”.
“Nel corso dell’incontro – ha detto il direttore generale della Sua della Regione Basilicata, Angelo Raffaele Rinaldi – sono stati presentati i risultati in materia di acquisto di farmaci a cui ha partecipato la maggior parte dei 32 soggetti aggregatori operanti in Italia ed iscritti nell’elenco dell’Anac. La Regione Basilicata ha rappresentato come, pur esistendo la Stazione unica appaltante da meno di un anno, sia riuscita in pochissimo tempo ad aggredire la spesa sui medicinali (che è la prima a livello nazionale in materia sanitaria) espletando ben quattro gare per farmaci e vaccini, aggiudicate in via definitiva, per un totale di base d’asta di 350 milioni di euro, ed ottenendo un ribasso di ben 50 milioni di euro. Un risultato così rilevante, che è stato conseguito grazie all’intensa e profusa sinergia che si è raggiunta fra la Stazione unica appaltante ed i clinici designati dalle aziende sanitarie – ha evidenziato Rinaldi – è apparsa immediatamente come una delle migliori performance dei soggetti aggregatori a livello nazionale. Basti pensare, ad esempio, che l’Intercenter dell’Emilia Romagna, che vanta ben undici anni di esperienza e 90 dipendenti, abbia totalizzato sei miliardi e 600 milioni euro di base d’asta di gare espletate, mentre la Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, che è in attività effettiva da circa un anno considerando anche la fase di costituzione e di start-up, con il 10 per cento di quel personale, è riuscita a raggiungere ad oggi circa 650 milioni di euro di base d’asta, ottenendo in termini percentuali lo stesso rendimento”.
“Oltre ad esprimere la grande soddisfazione per i risultati che abbiamo conseguito in così poco tempo – ha detto ancora Rinaldi – vorrei ringraziare tutti coloro che hanno operato in sinergia con la Stazione unica appaltante, a partire dalla aziende sanitarie, confermando il valore e l’efficacia dell’azione di un sistema pubblico che vince le sfide quando collabora e quando viene indirizzato unicamente verso l’interesse pubblico. La Regione Basilicata – ha concluso Rinaldi – ha dimostrato al tavolo dei soggetti aggregatori di essere ai primi posti a livello nazionale in termini di vivacità, di competenza e di risultati, e di avere tutte le potenzialità per migliorare ulteriormente le proprie performance, in piena coerenza con la legislazione nazionale e regionale in materia, che con lungimiranza ha tracciato un percorso virtuoso per una gestione all’insegna di efficienza, trasparenza, economicità e lotta alla corruzione”.