La Segreteria di Unità sindacale Falcri-Silcea del Gruppo UBI Banca nella giornata di giovedì 15 settembre è ripreso il confronto tra UBI e le organizzazioni sindacali relativo al piano industriale 2019/2020 che prevede, tra i principali interventi, la costituzione della “Banca unica” che entro il 30 aprile 2017 incorporerà tutte le attuali Banche rete del Gruppo; la chiusura di 130 sportelli in sovrapposizione già individuati (più ulteriori 150 sportelli, ancora da individuare, nel periodo di durata del piano); risparmi di costo sul personale equivalenti a circa 2.750 Risorse full-time; per 1.300 Risorse è prevista l’uscita con accesso volontario al fondo esuberi, per la rimanenza verranno individuati altri strumenti nella fase negoziale con le Organizzazioni Sindacali; nuove assunzioni per 1.100 unità; l’istituzione, all’interno della “Banca unica”, di 5 macro aree, 4 nelle regioni del nord Italia e 1 nel centro-sud.
Per UNISIN, come era prevedibile, la trattativa in corso si è immediatamente rilevata complicata e in salita per le diverse implicazioni derivanti dal nuovo piano industriale presentato da UBI.
Diversi sono gli aspetti su cui si dovrà trovare necessariamente una condivisione. Infatti, non è possibile prevedere una chiusura positiva della trattativa in corso senza giungere ad un accordo sul piano delle uscite e degli inserimenti, sulla definizione del contratto integrativo aziendale unico per tutti i dipendenti del Gruppo e sull’organizzazione della Banca unica che dovrà consentire il mantenimento dell’assistenza a tutte le aree geografiche del Paese finora servite dalle sette Banche di UBI. Su questi fondamentali e imprescindibili aspetti, fin da subito, il Sindacato ha inteso prestare la massima attenzione.