Sono tutti concordi, i partecipanti al 17th International Conference on Behçet’s Disease: il congresso è uno degli appuntamenti scientifici più importanti per l’aggiornamento professionale. E non tradisce le attese, l’appuntamento di quest’anno a Matera che presenta un’alta qualità degli interventi, oltre a offrire la possibilità di incontrare e porre domande ai massimi esperti mondiali su questa patologia rara e multisistemica (che può interessare vari organi e avere anche differenti gradi di severità delle manifestazioni).
La seconda giornata di studi, all’Istituto Sant’Anna di Matera, è stata dedicata alle problematiche vascolari e oculari. La mattinata si è chiusa con l’attesa relazione del professor Ignazio Olivieri, tenuta in sua vece dal dottor Pietro Leccese, sulla malattia di Behçet e le spondiloartriti.
Nel pomeriggio si è tenuto il focus sulla sindrome di Behçet in età pediatrica.
The 17th International Conference on Behçet’s Disease, è articolato in tre giornate di studio. I lavori, aperti dal professor Ignazio Olivieri giovedì 15, si concluderanno sabato 17 settembre. Terza e ultima giornata che si suddivide in due importanti appuntamenti: all’Istituto Sant’Anna proseguiranno i lavori degli scienziati, al Palace Hotel saranno i pazienti a essere protagonisti.
Presieduta da Alessandra Del Bianco, presidente dell’Associazione italiana Sindrome e Malattia di Behçet (Simba), la conferenza dei pazienti prevede dalle 9 alle 17,30 di sabato 17 un programma fitto di interventi di esperti su temi ben specifici che pongono in relazione la sindrome di Behçet con la fertilità, la gravidanza, gli aspetti genetici, psicologici e neurologici. La giornata sarà chiusa dalle testimonianze di chi convive con questa patologia.
Fra gli interventi più attesi c’è quello dell’atleta catanese Francesco Scuderi. Nel 2003 Scuderi si stava preparando per partecipare, lui atleta inserito nella squadra di atletica italiana, alle Olimpiadi di Atene dell’anno successivo. I primi dolorosi sintomi, di un male che in quel momento non aveva ancora una diagnosi, lo costringono a molteplici ricoveri. Gli viene somministrato del cortisone, sostanza dopante e dunque vietata agli atleti. Scuderi non si scoraggia e cerca su internet chi ha i suoi stessi sintomi e s’imbatte nell’associazione Simba. Sono loro che gli consigliano di farsi visitare dal professor Ignazio Olivieri.
“Il viaggio in Basilicata, l’incontro con un medico dalla grande carica umana – racconta Scuderi – mi hanno restituito la speranza. L’accesso a farmaci biologici mi ha permesso di tenere sotto controllo la mia malattia, che in questo momento è in fase di remissione, e di avere una vita quasi normale: sono tornato a vincere sulle piste di atletica e sono diventato padre di due bimbe che oggi hanno 5 e 7 anni. So che non potrò mai sconfiggere del tutto il Behçet, so che ci potranno essere delle recidive, ma so che la mia vita non è stata distrutta da questa malattia grazie al professor Olivieri. Se racconto la mia storia è per dare forza a quanti come me convivono con la sindrome di Behçet”.
Il dott. Olivieri, primario dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” della Basilicata, è uno dei massimi esperti mondiali di questa sindrome e partecipa ai lavori della Commissione Internazionale per la definizione delle linee guida per la diagnosi e la cura della malattia di Behçet. In Basilicata, con lui collaborano: i reumatologi, Salvatore D’Angelo, Pietro Leccese, Angela Padula e Michele Gilio del San Carlo di Potenza, Carlo Palazzi del Madonna delle Grazie di Matera, l’oftalmologa Loredana Latanza di Napoli e la neurologa Gabriella Coniglio.
The 17th International Conference on Behçet’s Disease si svolge sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Basilicata, dell’Apt di Basilicata, delle Provincie e dei
Comuni di Matera e Potenza, dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”, dell’Azienda sanitaria locale di Matera e degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Potenza e Matera.
La segreteria organizzativa è affidata alla società Allmeetings di Matera.