L’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali è intervenuto all’incontro promosso da Italia Nostra e dal CONAF per affrontare i temi dell’agricoltura e del paesaggio.
“La qualità di tutti gli interventi ascoltati e gli aspetti sottolineati nelle relazioni mostrano i meriti scientifici che avete raccolto in questi anni di lavoro. Il punto di svolta sta nel superamento dell’atteggiamento conservativo e della tutela, che in una certa fase era necessario mettere in campo, per aprirsi a un nuovo paradigma: quello della valorizzazione”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, concludendo il convegno sui temi dell’agricoltura e del paesaggio promosso da Italia Nostra e dal CONAF (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali). Braia, inoltre, si è soffermato sull’unicità del territorio lucano e sulle sue potenzialità” che si concretizzano realmente quando si fa sistema e si lavora in rete”.
Italia Nostra e il CONAF hanno scelto la città dei Sassi per discutere in materia di agricoltura come forma di cura e conoscenza del territorio e di diffusione di moduli di economia etica per le comunità e per la salvaguardia del paesaggio. Il convegno di due giorni ha visto, durante la giornata di ieri, anche la partecipazione di Andrea Olivero, viceministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Hanno partecipato diversi docenti universitari di prestigiosi istituti italiani. Mauro Agnoletti, direttore laboratorio per il paesaggio della facoltà di agraria dell’Università di Firenze ha trattato gli aspetti normativi, scientifici e gestionali sulla custodia del paesaggio rurale. Per l’Università di Basilicata sono intervenuti Bartolo Di Chio e Mariafara Favia. Il primo ha spiegato l’importanza del lavoro svolto dal gruppo lucano sull’intercettazione del carbonio nell’atmosfera per stoccarlo nel sottosuolo; la seconda si è concentrata sui cambiamenti turistici relativi all’agricoltura. Roberto Parisi dell’Università del Molise ha parlato di architettura e patrimonio rurale. Lorenzo Ciccarese dell’Università di Padova ha trattato gli ambiti e le modalità dei censimenti e della riassegnazione dei terreni agricoli e forestali abbandonati. Per l’Università di Bari è intervenuto Pietro Santamaria sulle biodiversità delle specie orticole e orti urbani.