Mercoledì 21 settembre è la Giornata Internazionale della Pace, istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per invitare tutti i popoli del mondo a riaffermare il proprio impegno a vivere in armonia come membri di un’unica famiglia umana. E’ arrivato il momento per cui ogni cittadino del pianeta si assuma delle responsabilità a beneficio di tutta l’umanità, ognuno di noi come essere umano ha la responsabilità di contribuire alla pace su pianeta, di rispettare gli altri. Questo non sta accadendo nel mondo di oggi; occorre che cambi, è un cambiamento basilare che inizia da ogni persona, è il momento in cui, noi, cittadini della Terra ci assumiamo questo onere sulle nostre spalle prendendoci la responsabilità della Pace.
I conflitti armati privano le persone del diritto alla vita, del diritto alla dignità, del diritto alla libertà, ma più che altro del diritto ad esistere, i conflitti non hanno nessuna ragione di esistere nessuna giustificazione, sono la negazione dell’essere umani. Promuovere la pace vuol dire promuovere la vita, vuol dire capire la preziosità e la bellezza di questa esistenza.
E’ inaccettabile che per l’avidità e gli assurdi interessi di pochi, si permetta la guerra, la distruzione di vite umane, la distruzione di civiltà e culture, bisogna assumersi la responsabilità di dire no alle guerre a tutte le guerre a tutti i conflitti ed a tutte le cose che generano i conflitti. La Pace è l’unica vera conquista dell’essere umano, è l’unica conquista che potrà giustificare il fatto che siamo esseri umani.
La Dichiarazione di Bruxelles il Pledge to Peace vuole essere un richiamo ad agire ad impegnarsi rivolto alle Istituzioni agli Enti alle organizzazioni pubbliche e private affinchè ci si impegno in ogni modo possibile per favorire una società un mondo basato esclusivamente sulla Pace ed il Benessere delle persone.
La Dichiarazione di Bruxelles del Pledge to Peace si propone di creare una rete di soggetti pubblici e privati che condividano la visione degli ideali di pace che costituiscono i principi ispiratori dell’Unione Europea e si impegnino nel contempo a realizzare e a promuovere progetti e iniziative che traducano tali ideali di pace in una pratica da attuare concretamente in ogni ambito della vita civile, culturale, educativa e lavorativa della società.
E’ un documento unico nel suo genere in ambito istituzionale europeo, che nasce grazie ad un importante contributo della Regione Basilicata, per iniziativa dell’allora Primo Vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, del compianto Presidente emerito del Parlamento Europeo Emilio Colombo e dell’Associazione Percorsi, patrocinato dal Senato della Repubblica Italiana, dalla Camera dei Deputati.
Il Pledge to Peace costituisce uno strumento destinato a dare avvio, attraverso l’adesione di una sempre più vasta platea in tutta Europa di soggetti pubblici e privati, ad azioni, iniziative e programmi destinati a costruire una società in cui la convivenza tra le persone sia basata sugli ideali di dignità, di pace e di solidarietà.
“Mai come in questo momento c’è assoluto bisogno di prendere un impegno per la pace, contro la violenza, il terrore, l’esclusione sociale, i muri dell’odio e del razzismo, Quest’anno più che mai abbiamo bisogno di celebrare, ricordare, invocare la pace. È questo ciò che la gente vuole e reclama veramente in ogni angolo della Terra. Non ci può essere cultura senza pace, comprensione e rispetto, cooperazione tra i popoli” – è l’appello di Percorsi, organizzazione trasnazionale no profit nata in Basilicata, che assolve la funzione di segretariato del Pledge e promuove i valori della pace, della dignità umana, della libertà, della solidarietà.
Set 21