“Anche noi a tutela degli interessi del mondo imprenditoriale agricolo lucano siamo interessati all’individuazione delle responsabilità sulla vicenda delle multe dell’Unione Europea per la gestione dell’ex Arbea. E a differenza di chi, solo di recente, ha scoperto il “bubbone ex Arbea” noi come opposizioni, dal 2009, siamo impegnati in un’azione di vigilanza che produsse proprio nel 2009 la prima commissione di indagine sia pure di natura interna ed amministrativa da parte dell’allora Giunta De Filippo. E’ quanto afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio. La Commissione – si ricorda nella nota – consegnò la relazione finale dell’indagine il 12 novembre 2009, e tra le conclusioni si legge: ‘ (…) dall’indagine svolta e dall’analisi dei problemi emersi (..) di esprimere un giudizio negativo sull’operato dell’Agenzia e di condividere quanto espresso dalla società di revisione Mazars & Guerard SpA in ordine all’insufficienza della conformità dell’Arbea ai criteri per il riconoscimento e al sistema di controllo interno’. La nuova multa – aggiunge -è un’ulteriore conferma delle critiche mosse nel corso degli anni sulle problematiche dell’Arbea dalla precedente legislatura regionale quando – prosegue l’esponente di Fi -, come allora gruppo consiliare Pdl, presentammo la proposta di legge di chiusura dell’Arbea tenuta in vita, invece, per numerosi anni solo ed esclusivamente per ragioni politiche, di potere e di controllo del centrosinistra sui produttori. Non si sottovaluti il giudizio della Commissione Ue sulla circostanza che ‘l’Agenzia non ha offerto garanzie di affidabilità circa i pagamenti effettuati’ e che l’Arbea è già balzata sulle cronache per i premi di produttività elargiti come caramelle mentre le casse della stessa erano al secco e si rischiava il commissariamento”.
L’Arbea, istituita nel 2001 come organismo pagatore per la Regione degli aiuti dell’Unione Europea in agricoltura, doveva accelerare l’erogazione dei sostegni agli agricoltori come accaduto in altre Regioni, ma ciò non è avvenuto, e nel tempo è cresciuto per dimensioni e strutture, ma non è mai riuscito a raggiungere i suoi obiettivi. E nel 2010 il Ministero ha revocato il mandato ad Arbea. E’ tempo quindi di passare seriamente al riordino complessivo degli enti sub regionali, e della razionalizzazione del settore”. “Voglio ricordare – precisa Castelluccio – che la cosiddetta governance in agricoltura è ancora a metà strada per rispondere ad una necessità che ho sollevato in più occasioni per liberare il mondo agricolo da lacci e lacciuoli e, contestualmente, per liberare risorse finanziarie sprecate. Per il nuovo Psr 2014-2020 – continua il consigliere – l’erogazione degli aiuti comunitari sarà una partita decisiva da affrontare con nuovi e più efficienti strumenti specie per ridurre i tempi biblici di attesa che per il Psr 2007-2013 hanno raggiunto persino la soglia dei 1.020 giorni (misura nuovi insediamenti giovani)”. La solita storia dei primi della classe per spesa di fondi europei – conclude Castelluccio – non regge più sopratutto dopo la nuova multa che equivale a risorse sottratte ai nostri imprenditori agricoli”.
Set 25