Premesso che il teatro Duni, struttura privata di interesse pubblico, va riqualificato e che attualmente se si esclude la Cava del Sole non ci sono luoghi in cui ospitare eventi culturali nella città di Matera, nel pomeriggio i consiglieri comunali di Matera Capitale, Saverio Vizziello e Angelo Cotugno, hanno presentato alcune proposte in un incontro pubblico promosso nella sala conferenze dell’hotel San Domenico.
All’invito hanno risposto numerosi operatori culturali, rappresentanti istituzionali e della società civile materana, mentre il sindaco De Ruggieri ha concluso i lavori.
In apertura il consigliere comunale Saverio Vizziello, che detiene la delega ai contenitori culturali della città di Matera ha tracciato un bilancio delle iniziative intraprese per riattivare la Cava del Sole e le azioni avviate per completare il teatro al borgo La Martella, che potrà ospitare 120 spettatori. La struttura sarà completata nei prossimi mesi. “In ogni caso – ha sottolineato Vizziello – per tutte i contenitori culturali l’Amministrazione Comunale dovrà fare i conti con il problema della gestione”.
Attraverso alcune slide Vizziello e Cotugno hanno approfondito il tema dell’incontro, mostrando innanzitutto al pubblico una lista con i contenitori attualmente a disposizione e la relativa capienza. Abbiamo un auditorium con 400 posti, il cine-teatro Comunale con 500 posti, il cine-teatro Kennedy con 250 posti, la Casa Cava con 150 posti e il teatro del borgo La Martella che a breve sarà inaugurato con 120 posti. E poi c’è la Cava del Sole che si può utilizzare però solo nel periodo estivo e può ospitare fino a 3500 persone”.
Angelo Cotugno ha ricordato alcuni degli eventi storicizzati che rischiano di non poter essere svolti per l’assenza di strutture adeguate. “Premesso che la lista non è completa ricordo che a Matera possono essere considerati storicizzati organizzati dall’Onyx Jazz Club, quelli organizzati da Teatri Uniti al teatro Duni e al Cinema Comunale, il Women Fiction Festival e Materadio, la festa di Radio3″.
Il problema principale che il Comune di Matera deve affrontare in tempi rapidi riguarda la riqualificazione del Teatro Duni in modo da dotare la città di Matera di una casa della cultura guardando non solo alla scadenza del 2019 ma anche oltre. In attesa della riqualificazione del teatro Duni agli operatori culturali serve una struttura sostitutiva in cui poter svolgere le attività in attesa dello spazio pubblico definitivo, che deve essere necessariamente completato entro il 2019. In proposito la nostra proposta riguarda il piano superiore del parcheggio di via Saragat (che svolge anche la funzione di area camper da quando si è insediata la nuova Amministrazione Comunale – ndr). Abbiamo pensato che quest’area già coperta nella parte superiore può diventare un contenitore culturale adeguato, una struttura che può ricordare un teatro tenda in grado di ospitare 900 posti a sedere. L’area è già dotata di tutti i servizi richiesti per i pubblici spettacoli e di conseguenza dovremmo solamente chiamare in causa i professionisti per avviare i lavori”. Una slide ha permesso al pubblico di osservare in anteprima il rendering del nuovo teatro tenda che si potrebbe allestire nell’area superiore del parcheggio multipiano di via Saragat. L’altra proposta riguada la casa della cultura, che potrebbe diventare il nuovo teatro da intitolare a Gerardo Guerrieri, come ha più volte annunciato il sindaco De Ruggieri. Voglio precisare che il teatro Duni è un luogo pubblico, storico e simbolico della città di Matera, un luogo importante dal punto di vista architettonico. L’Amministrazione a mio avviso deve definire lo strumento con cui intervenire per avviare una trattativa con i proprietari del teatro Duni, che dovranno proporre un prezzo di acquisto. La somma richiesta dovrà essere valutata dall’Agenzia del Demanio e se risulterà congrua il Comune di Matera potrà rilevarlo per avviare i lavori di riqualificazione”.
Interessante l’intervento del professionista materano Vito Labarile, noto per aver ingegnerizzato il progetto del Museo Demo-etno-antropologico dei Sassi di Matera: “Ho sentito le proposte dei due Consiglieri ma io voglio sottolineare che ogni proposta deve partire dalla gestione. Qui a Matera c’è solo un teatro ed è il teatro Duni. Ora se non c’è la proposta di vendita da parte del privato, deve esserci una proposta da parte del Comune. Lo schema che dobbiamo imitare è quello del teatro Petruzzelli di Bari. Il Comune di Matera deve presentare ai proprietari una proposta di concessione al pubblico del teatro Duni. E’ chiaro che il piano di gestione deve partire da un progetto culturale, che va avviato coinvolgendo un direttore artistico e un esperto di cultura. Il Comune di Matera potrebbe anticipare i fondi richiesti per l’adeguamento funzionale e poi scontare la cifra in maniera dilazionata sui canoni di concessione. Altra questione che mi sta molto a cuore. Sappiamo bene che la madre di tutti i problemi è la destagionalizzazione del turismo a Matera. La risposta si chiama Museo Demo-etno-antropologico, un progetto che è partito 70 anni fa e quindi che non ho inventato io. Io mi sono occupato di ingegnerizzare il progetto. Anche qui dobbiamo partire dalla gestione. E per farlo dobbiamo individuare mecenati che hanno voglia di investire sul nostro territorio. Un menecenatismo educato esiste, va solamente individuato e chi si occupa di questo lo fa di mestiere”.
Il dibattito sui contenitori culturali da realizzare in vista di Matera 2019 è proseguito con gli interventi di Pio Abiusi, Piero Romano, Dino Quaratino, Antonio Montemurro, Patrizia Minardi, Vincenzo Santochirico e Angelo Minieri.
Il sindaco De Ruggieri, chiamato a chiudere i lavori al San Domenico, ha preso atto delle proposte presentate dai due consiglieri comunali e ha ricordato che la vicenda del teatro Duni va definita entro il prossimo 31 dicembre, perchè altrimenti non ci sono i tempi tecnici per poter avviare un progetto di riqualificazione in vista di Matera 2019.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro promosso dai Consiglieri comunali Vizziello e Cotugno (foto www.SassiLive.it)
Spesso mi chiedo perché le Chiese del centro storico non sono anche utilizzate per ospitare concerti così come accade in tutte le città d’Italia e così come avveniva alcuni anni fa a Matera. Ricordo con piacere quando i saggi ed i concerti del conservatorio si svolgevano nella bellissima chiesa di San Francesco D’Assisi. Francamente non capisco questa chiusura mentale della Curia Materana all’utilizzo delle nostre belle Chiese per concerti che non abbiano repertorio religioso, ovviamente parliamo di concerti di musica classica o corale per i quali è molto difficile l’utilizzo di contenitori che abbiano le condizioni acustiche ottimali richieste per questo tipo di eventi. Suggerirei al Sig. Vizziello di esporre la cosa al nuovo ed Illuminato Vescovo Mons.Caiazzo. Solo una preghiera, fate presto, ad oggi solo chiacchiere, il 2019 è dietro l’angolo non vediamo nulla di realizzato o cantierizzato, siamo ancora, purtroppo, alle sole proposte progettuali. Amici mi dicono che la città di Plovdiv è un cantiere in grande fermento.