Si è svolta in mattinata una conferenza per fare il punto sul progetto approvato dal Comune di Matera per la riqualificazione di piazza Vittorio Veneto, i cui lavori dovrebbero partire nella prossime settimane. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato Tito Di Maggio, senatore dei Conservatori e Riformisti, Saverio Acito, ingegnere ed ex sindaco di Matera e Paolo Irene architetto e fondatore del gruppo facebook OpenMatera. Di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa.
Tito Di Maggio, senatore dei Conservatori e Riformisti, promotore della conferenza stampa.
“Il lavori sono stati approvati senza parere della Sovrintendenza, per quanto ne sappiamo non c’è ancora progetto esecutivo e non sappiamo nemmeno se chi ha firmato il progetto aveva i requisiti per farlo. Ecco perché ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Franceschini, annunciandogli di aver chiesto l’interessamento a riguardo del presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone”.
“In tutte le città ormai si tengono referendum per ascoltare il parere dei cittadini sulle più importanti scelte da prendere per la comunità. Perché questo non si è fatto a Matera sui lavori della piazza? Il mio timore è di essere di fronte all’ennesimo progetto avviato per spendere comunque dei fondi che sarebbero andati perduti a causa della incapacità di programmazione di questa amministrazione comunale. Se queste sono le premesse, ritengo più responsabile che la stessa amministrazione si faccia un esame di coscienza e rassegni le dimissioni”.
Saverio Acito, ingegnere ed ex sindaco di Matera: “È più che legittimo immaginare un rifacimento di Piazza Vittorio Veneto, ma il problema è realizzare un investimento utile alla comunità, non sperperare dei fondi che stavano andando a scadenza. Già oggi siamo indietro addirittura nella programmazione degli interventi in vista del 2019, il mio timore è di vedere di qui a quella scadenza altri interventi profondamente incoerenti come questo”.
“Chi ha deciso la modifica della piazza? Perché? In quale sede di programma? Che c’entra la piazza con gli ipogei? Quali fondi sono utilizzati? Quelli per gli ipogei? Se per gli ipogei erano inizialmente stati stanziati 800mila euro come si è arrivato al milione di euro impegnato per la piazza? Non comprendo né l’esigenza di tutto questo, né la strategia. Sarebbe stato meglio riqualificare semplicemente gli ipogei e valorizzarli, magari creando occupazione per una decina di giovani di Matera”.
Paolo Irene architetto e animatore di comitati cittadini: “La faccenda mi provoca stupore. Nessun tecnico in città è stato coinvolto per un progetto così importante, molti professionisti locali lo avrebbero fatto gratuitamente. Ci vuole un’idea globale di pianificazione. Sarebbe meglio perdere i soldi destinati al rifacimento della piazza, piuttosto che realizzare un progetto senza senso, estraneo ad una logica urbanistica che guarda alla città nel suo complesso. Lo stesso sta avvenendo nella discussione sul teatro cittadino. Farne uno provvisorio e poi uno definitivo sarebbe uno spreco, meglio riqualificare il Duni. Questa politica è il contrario della sostenibilità”.
L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI MICHELE CASINO RISPONDE
SUL PROGETTO DI PIAZZA VITTORIO VENETO: “SOLO ACCUSE AD OROLOGERIA”
“Il senatore Di Maggio, prima di presentare una interrogazione parlamentare, atto che rientra comunque nei suoi diritti, avrebbe potuto contattare l’assessore ai Lavori pubblici e gli uffici competenti”.
Così l’assessore Michele Casino risponde ai temi sollevati oggi nel corso di una conferenza stampa dal senatore Tito Di Maggio, dall’ex sindaco Saverio Acito e dall’architetto Paolo Irene.
“Per chiarezza è utile ricordare alcuni passaggi di questa vicenda – chiarisce l’assessore – Il progetto fu portato all’esame della Soprintendenza nel corso della conferenza di servizio che si svolse il 30 luglio 2012. In quell’occasione il progetto definitivo proposto fu approvato dal Funzionario delegato ( Mario Maragno, come certifica l’atto di delega prot. 9278 del 19 luglio 2012).
L’atto di convocazione di quell’incontro fu protocollato il 12 luglio dello stesso anno. Tema riportato nella convocazione fu: “Completamento e funzionalizzazione del Visitor’s Center di piazza Vittorio Veneto – progettisti arch: Biagio Lafratta – ing. Emanuele Lamacchia Acito”.
Successivamente alla conferenza di servizio del 30 luglio 2012 – prosegue l’assessore Casino – il procedimento che riguarda l’intervento fu sospeso per la revoca dei fondi Pisus.
Infine l’iter procedimentale, già corredato dal parere espresso in quella occasione, fu riattivato dopo l’ottenimento dei nuovi Fsc con la redazione del progetto esecutivo seguito da un tecnico esterno e regolarmente trasmesso all’amministrazione comunale.
Non comprendo per quale ragione, con una tempistica ad orologeria, si creino ipotetiche discrepanze fra i due enti e si lasci intendere che questa amministrazione debba essere sottoposta all’attenzione della Autorità nazionale anticorruzione.
L’amministrazione De Ruggieri non è sotto processo, così come un lavoro già appaltato seguendo tutti i parametri previsti, pareti della Soprintendenza compresi.
Il dibattito con la città, restando ai temi emersi nel corso della conferenza stampa, avrebbe dovuto essere avviato già nella prima fase di questa lunga vicenda, cioè dalla precedente amministrazione, ovvero quella guidata dall’attuale consigliere Adduce; passaggio questo – prosegue l’assessore Casino – che non mi pare essere mai avvenuto, come per molti altri progetti.
Nei prossimi giorni incontreremo la Soprintendenza, come già ci eravamo ripromessi di fare. In quella occasione ripercorreremo tutti i passaggi di questo progetto.
Resta inteso, comunque, che l’iter amministrativo non rappresenta un atto che ignora il pensiero della città ma, al contrario, cerca di opeare proprio nell’interesse della comunità, a cui consegneremo una città finalmente europea.
Alla comunità – conclude l’assessore – dico che i miei uffici sono aperti e disponibili ad ogni indicazione utile che verrà presa in esame, come già accaduto dall’atto del mio insediamento su molti altri aspetti legati alle mie deleghe”.
Grazie a Dio se hanno relazionato sulla base di quanto è stato riportato nell’articolo i 3 non ci hanno capito molto.
Ci sono punti di discordanza tra la Soprintendenza e Comune.
E’ bene che si trovi la convergenza e si venga a dire lo stato dell’arte pubblicamente.
Rivedere il progetto è complicato perché l’opera è andata in appalto con progettazione esecutiva e di contro la soprintendenza esprime parere che è vincolante.
Non dimentichiamo, comunque, che la discussione sulla piazza è secondaria rispetto al progetto di visitor’s center che era quello finanziato
con i fondi FAS e quei lavori andranno completati e bisognerà organizzare la gestione dei locali.
Non si possono spendere soldi e lasciare le scatole chiuse a marcire e magari con lavori incompleti come puntualmente accade dichiarando anche il falso sulla operatività e completamento dell’opera per non perdere le risorse stanziate A breve, molto breve, si verificheranno altri casi di interventi fatti, non completati ed i tempi entro i quali bisognava ultimare e rendere operative le opere risulteranno scaduti e parliamo di 5 Meuro.
Signori svegliatevi!