Rolando Giampietro e Pierluigi Saracino, per conto del Comitato Pro Ferrovia a doppio binario Metaponto-Matera-Altamura-Bari si inseriscono nuovamente nel dibattito che riguarda l’isolamento ferroviario della città dei Sassi e dichiarano: “Riprendiamoci la nostra città collegandola alle grandi reti di comunicazione. La ferrovia Matera-Bari realizza pienamente l’evento di Matera capitale europea della cultura 2019. Di seguito la nota integrale.
“Non è passato inosservato ai cittadini che lasoluzione della vicenda ferroviaria materana,pregiudicante lo sviluppo, la coesione territoriale e l’accesso al lavoro, ha sempre destato preoccupazioni ai pervicaci fautori del mantenimento della ferrovia sottodimensionata, che determina l’isolamento di Matera e dei suoi Comuni avulsi dal Capoluogo”.
Le diverse proposte revisionistiche, riportate da media, di progetti approvati e acclaratisono prive di presupposti programmatici, odiuno studio effettuato sulle reali necessità territoriali, in grado di rimuovere le cause dell’isolamento e determinare le condizioni infrastrutturali cui la Capitale Europea 2019 è destinata a svolgere,quale centro propulsore d’attrattiva turistica e sviluppo allargatoall’exMagna Grecia e all’intero Mezzogiorno, per il rilancio del Paese.
Per quanto concerne l’accanimento sul rifacimento della Ferrandina Scalo-Borgo Martella, già costata 500 mld di £ire, sottratti allo sviluppo e aggravato il GAP materano,non è la soluzione e contrasta con lavolontà popolare che ha sottoscritto e inviato diecimila firme al Parlamento Italiano,a termini dell’art.50 della Costituzione. La predetta tratta ferroviaria, peraltro,è stata bocciata anche dall’ex Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteoli per carenza di requisiti essenziali, nè bastò giustificarne l’urgenza di ricostruzione, per l’enorme spesa sostenuta.
Unfiume di soldi dei contribuentiinfarcito di promesse mascherate d’allacciamento di Matera alla ferroviache in verità non collega la Città, anche se si continua a scriverlo, in elusione diinadempienze istituzionali a cui porre rimedio subito per inevitabili motivi di sopravvivenza..
Recentemente è stata cancellata definitivamente dall’Agenda degli interventi della Commissione Europea, chesi è pronunciata a favore della grande opera ferroviaria Metaponto-Matera-Altamura-Barie disponibile a cofinanziarla, e ha adottato la procedura d’infrazione sottraendo12 mln di Euro all’Italia per non aver allacciato Matera alla FS.
Pertanto la Regione Basilicata,non avendo messo a frutto le ingenti risorse che ha saputo attrarre mediante le cc.dd. “operazioni di sponda”, non ha conseguito benefici corrispondenti ai notevoli flussi finanziari ricevuti, né rimessolo scartamento ridotto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per effetto del D.M. 10.03.2004 da più parti sollecitato,è statarinviata all’Ooiettivo 1 (1994/1999), il più basso indice di sviluppo tra le regioni del Mezzogiorno.
In riferimento allafantomatica ideadi sviluppare un tracciatoferroviario nazionaleFerrandina Scalo-Borgo Martella-Melfi-Spinazzola-Foggia,esiste già una linea interna in area antropizzata che andrebbe migliorata, mainassimilabile allaprecitata Dorsale Ferroviaria a Doppio Binario,per il trasporto veloce, 200 Km./h, merci/passeggieri, elaborata da uno Studio altamente specializzato. Una grande opera, prioritaria, strategica e sostenibile,che riduce il traffico su gomma einnova il sistema di trasporto ferroviario meridionale,accorcia distanze, tempi di percorrenza e costi di trasporto, ecc. Approvata dall’ex Ministro alle Infrastrutture On.le Di Pietro e Rfi,pronti a iscriverla a proprie cure nel Programma di Sviluppo e Coesione territoriale del Mezzogiorno 2007/2013, nonchè dal Presidente Emerito della Commissione Europea Josè Manuel Barroso. Ma l’Ente programmatore lucano, pur ribadito dallo scrivente, non ha provveduto ad adottare il relativo provvedimento d’approvazione, indispensabile per dar corso all’iter della pratica governativa.
L’attivismo mediatico di alcuni politici reazionari che si oppongono al recupero di oltre un secolo) d’arretratezza e assistenzialismo ha distolto l’attenzione sui tempi ristretti dell’Evento2019.
Tuttavia è ancora possibile mantenere fede agli impegni assunti verso la popolazione materana dachivuole rifare la Città o…,traducendo il riconoscimento in sviluppo e occupazione, accogliendo la proposta del Presidente della Puglia On. Emiliano pronto a mettere sul piatto della bilancia 40 mln di euro a favore del Nodo Ferroviario Bari-Matera, per migliorare la qualità dei servizi, gli scambi commerciali erendere accessibile a tutti, semplici turisti o studiosi dell’antichità, il godimento del millenarioPatrimonio Storico della Città dei Sassi e la ricca Cultura della Magna Grecia.
Il SindacoDe Ruggieri, ha una sua storia da preservare ed è stato un fervidosostenitore dei due Progetti menzionati, curando personalmentela stesura delle Deliberazioni, Provincia e Comune di Matera, d’approvazione della nuova Linea FS Metaponto-Matera-Altamura-Bari, alternativa all’inadeguata Ferrandina Scalo-Borgo Martella,e partecipato fattivamente ai lavori delGruppo di Studio sui problemi trasportistici della Città in rappresentanza dello stesso Comune, promosso dall’ex Ministro Burlando e il Sottosegretario Soriero, che decisero, in primis, la realizzazione della linea FS Matera-Bari. I dipendenti della FAL verrebbero assorbiti da RFI. I Sindacati vigileranno.
Per questi motivi, il Primo Cittadino, non mancherà di farsi carico, con la massima urgenza del caso in questione, di ogni e qualunque iniziativa per rendere accessibile la Capitale della Cultura Europea per il 2019, adoperandosi verso le due Regioni competenti, tenute a rispettare l’Accordo di Programma Stato-Regioni sottoscritto d’ammodernamento della tratta FAL Matera-Bari, in 45’, agli standard FS, progettato da ITALFERRSpA e finanziato anche dall’Ue, realizzabile indue anni,consentendo l’entrata diMatera nellaStoria della Ferrovia e l’inserimento della Città dei Sassinei grandicircuitiferroviari turistici nazionali e internazionali.
Svegliate la vostra coscienza e operate per il bene comune.
Rolando Giampietro e Pierluigi Saracino (Comitato Pro Ferrovia a doppio binario Metaponto-Matera-Altamura-Bari)
Di seguito la replica a questa nota di Nicola Locuratolo
Siamo stanchi di dover ancora intervenire su questo tema. E’ ammirevole comunque la tenacia dell’avversario.
La loro auspicata linea ferroviaria Metaponto-Matera-Altamura-Bari, tutta sulla carta,non tiene conto alcuno del rispetto del territorio.
Da più parti viene sollecitato una maggiore attenzione verso la sottrazione del territorio agricolo per uso alternativo per infrastrutture stradali, ferroviarie ed idriche e per gasdotti, oleodotti, elettrodotti, espansioni urbanistiche, aree industriali, artigianali, sportive e parchi eolici, fotovoltaici e quant’altro.
Tutto questo è “progresso” inarrestabile ed incontenibile e su cui, dopo e solo dopo, si versano “lacrime di coccodrillo”; tutto questo va ad alterare profondamente i valori del paesaggio rurale, agricolo, campestre che dir si voglia ed oggetto dell’inutile, inefficace e, di fatto inesistente, art. 9 della nostra Costitutizione (ma perché non cancellarlo definitivamente???).
Questa linea ferroviaria di nuova costruzione si dovrebbe distendere nella, una volta, ampia piana del Metaponto (l’ex California del Sud-Italia), oggi in riduzione per l’erosione della costa, in desertificazione per il progressivo abbandono dell’agricoltura nei poderi retro-dunali per la salificazione della falda, per il confinamento determinato dalla linea ferroviaria ionica, dalla viabilità accessoria della SS106 (litoranea ionica) con, inoltre, le inserzioni su di questa di ben quattro assi viari importanti ( SS 653, Sinnica, SS 590 Val d’Agri, SS 407 Basentana, SS 175 (terminale) Bradanica) cui si aggiunge tutto il ricamo della rete stradale a supporto agricolo e di espansione urbanistica di Metaponto, Marconia, Scanzano e Policoro.
Bene, in questo quadro complessivamente infarcito di antropologia antica e tradizionale e moderna ( edilizia residenziale, aree artigianali, piccole e micro-
industrie, cave di estrazione di inerti fluviali e di antiche alluvioni) si inserisce questa novella infrastruttura inferendo una profonda ed indelebile ferita sul territorio ed il suo valore paesaggistico.
Come e quando e quanto fare per imbastardire di più il nostro paesaggio???
E quanto spendere di risorse economiche? E quanto si risparmia, in ordine temporale, sul tempo di percorrenza Metaponto-Ferrandina (già in uso) e Ferrandina-Matera ( già fatta all’80% e con oltre 500 MILIARDI già spesi)?
Perché non recuperare all’uso produttivo questa infrastruttura ferroviaria che rappresenta oggi la “incompiuta” più costosa d’Italia?
Questa alternativa poniamola sul tavolo di Renato Mazzoncini A.D. Trenitalia, per una verifica sulla opportunità economica dell’investimento.
E poi, dopo Matera, si va per Altamura a Bari ! E perché? E come si sale sull’altopiano murgico? Ma perché andare a Bari ad “incarognirsi” con le Fal?
Le FAL possono ben assolvere al ruolo di “metropolitana” per Matera.
Da La Martella a pochi chilometri c’è Gravina di Puglia che ha una linea ferroviaria ( per nostra fortuna disusata) già fatta, che poggia su un territorio integro e perfetto sul piano geologico, e che ci proietta a Foggia e Matera si trova inserita su una linea di A.C. Milano- Reggio Calabria (via Matera).
Ferrandina diventa , a buon ragione, stazione nevralgica della rete ferroviaria del Sud-Italia in quanto incrocio importante della TAV Mi-Sa-Ta e della linea A.C.( Alta Capacità) Mi-Reggio Calabria (via Matera).
Perché noi, Materani, dovremmo andare a Bari a prendere il treno per Milano quando questo treno lo potremmo prendere comodamente e direttamente dalla Stazione di Matera-La Martella e dalla stessa stazione potremmo poi voler scendere a Palermo?
Ed ancora noi sentiamo la proposizione della Linea Metaponto-Matera-Altamura-Bari???
Nicola Locuratolo
Ma lasciate perdere sti esaltati! Proprio grazie a loro Matera non ha visto negli anni 2000 completata la Fs! Non sanno quello che dicono! Non vogliono completarci 20 km di ferrovia semplice che comunque collega a metaponto ed in più a Salerno e questi 2 chiedono un DOPPIO binario elettrificata ex novo! Ma in che mondo vivono! Così fai il gioco di chi non vorrà mai completamente la fs per Matera! Tutti uniti per completare la Matera Ferrandina e questi 2 che si consiglierano un “comitato” farebbero meglio a tacere per le boiate che dicono! Metaponto Matera bari ex novo a doppio binario elettrificato.. ad occhio e croce 2 miliardi di euro.. questi vivono di fantascienza. Velocemente bisogna terminare con una spesa moderata la Matera Ferrandina così poi da proseguirà verso la Puglia e l’Adriatico!
In risposta all’articolo del 01/10/2016 pubblicato su Sassilive:Matera senza ferrovia: intervento del Comitato Pro Ferrovia a doppio binario Metaponto-Matera-Altamura-Bari, espongo il quadro generale in cui colloco il mio pensiero su tale infrastruttura:
Siamo stanchi di dover ancora intervenire su questo tema. E’ ammirevole comunque la tenacia dell’avversario.
La loro auspicata linea ferroviaria Metaponto-Matera-Altamura-Bari, tutta sulla carta,non tiene conto alcuno del rispetto del territorio.
Da più parti viene sollecitato una maggiore attenzione verso la sottrazione del territorio agricolo per uso alternativo per infrastrutture stradali, ferroviarie ed idriche e per gasdotti, oleodotti, elettrodotti, espansioni urbanistiche, aree industriali, artigianali, sportive e parchi eolici, fotovoltaici e quant’altro.
Tutto questo è “progresso” inarrestabile ed incontenibile e su cui, dopo e solo dopo, si versano “lacrime di coccodrillo”; tutto questo va ad alterare profondamente i valori del paesaggio rurale, agricolo, campestre che dir si voglia ed oggetto dell’inutile, inefficace e, di fatto inesistente, art. 9 della nostra COSTITUZIONE ( ma perché non cancellarlo definitivamente???).
Questa linea ferroviaria di nuova costruzione si dovrebbe distendere nella, una volta, ampia piana del Metaponto (l’ex California del Sud-Italia), oggi in riduzione per l’erosione della costa, in desertificazione per il progressivo abbandono dell’agricoltura nei poderi retro-dunali per la salificazione della falda, per il confinamento determinato dalla linea ferroviaria ionica, dalla viabilità accessoria della SS106 (litoranea ionica) con, inoltre, le inserzioni su di questa di ben quattro assi viari importanti ( SS 653, Sinnica, SS 590 Val d’Agri, SS 407 Basentana, SS 175 (terminale) Bradanica) cui si aggiunge tutto il ricamo della rete stradale a supporto agricolo e di espansione urbanistica di Metaponto, Marconia, Scanzano e Policoro.
Bene, in questo quadro complessivamente infarcito di antropologia antica e tradizionale e moderna ( edilizia residenziale, aree artigianali, piccole e micro-
industrie, cave di estrazione di inerti fluviali e di antiche alluvioni) si inserisce questa novella infrastruttura inferendo una profonda ed indelebile ferita sul territorio ed il suo valore paesaggistico.
Come e quando e quanto fare per imbastardire di più il nostro paesaggio???
E quanto spendere di risorse economiche? E quanto si risparmia, in ordine temporale, sul tempo di percorrenza Metaponto-Ferrandina (già in uso) e Ferrandina-Matera ( già fatta all’80% e con oltre 500 MILIARDI già spesi)?
Perché non recuperare all’uso produttivo questa infrastruttura ferroviaria che rappresenta oggi la “incompiuta” più costosa d’Italia?
Questa alternativa poniamola sul tavolo di Renato Mazzoncini A.D. Trenitalia, per una verifica sulla opportunità economica dell’investimento.
E poi, dopo Matera, si va per Altamura a Bari ! E perché? E come si sale sull’altopiano murgico? Ma perché andare a Bari ad “incarognirsi” con le Fal?
Le FAL possono ben assolvere al ruolo di “metropolitana” per Matera.
Da La Martella a pochi chilometri c’è Gravina di Puglia che ha una linea ferroviaria ( per nostra fortuna disusata) già fatta, che poggia su un territorio integro e perfetto sul piano geologico, e che ci proietta a Foggia e Matera si trova inserita su una linea di A.C. Milano- Reggio Calabria (via Matera).
Ferrandina diventa , a buon ragione, stazione nevralgica della rete ferroviaria del Sud-Italia in quanto incrocio importante della TAV Mi-Sa-Ta e della linea A.C.( Alta Capacità) Mi-Reggio Calabria (via Matera).
Perché noi, Materani, dovremmo andare a Bari a prendere il treno per Milano quando questo treno lo potremmo prendere comodamente e direttamente dalla Stazione di Matera-La Martella e dalla stessa stazione potremmo poi voler scendere a Palermo?
Ed ancora noi sentiamo la proposizione della Linea Metaponto-Matera-Altamura-Bari???
Riporto il post del 04 Maggio 2016 pubblicato su Amazon.it “La Ferrovia “incompiuta” e beffarda” di N. Locuratolo
“Ho scritto in un mio ultimo post che Matera è un’isola “virtuale”, ebbene è , e deve diventare, un “Faro” per l’Italia che proietta il suo “fascio di luce” in Europa ed al Mondo a 360° e le infrastrutture ferroviarie sono i suoi raggi: 1°) Mi-Sa- Matera-Ta-Br-Le; 2°) Mi- Fg- Matera- R.Cal.-Pa; e Matera non è più un’isola,ma diventa un riferimento “irrinunciabile” per tutti i naviganti come Capo Vaticano e Capo Palinuro ( Maratea – Matera eliporto).
Noi crediamo in Te, Matera, Capitale Mondiale per la Cultura!