Riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento 5 Stelle di Montalbano Jonico: Il sindaco Marrese aumenta le tasse e toglie i servizi, in linea con le politiche del PD. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’amministrazione comunale del sindaco Piero Marrese e dell’assessore al Bilancio, Giuseppe Di Sanzo, ha predisposto aumenti di tasse e riduzione di servizi cittadini. Cercando di addolcire la pillola ai montalbanesi, hanno pensato di ridursi l’indennità di giunta (gli stipendi) di un altro misero 10% da gennaio del 2017, per far vedere la loro partecipazione alla gravità della situazione. Che non deve essere così grave la situazione, se a Tursi, altro paese che ha chiesto il pre-dissesto, l’amministrazione lascerà per il 2016 tutta l’identità di giunta, mentre dal prossimo anno, lascerà il 50%.
Entrando nel merito degli aumenti, a Montalbano la Tosap viene aumentata fino alla misura massima consentita. Il colpo è a chi ha un accesso al garage, a chi fa mercato, a chi vive di lavori edili e a tutte le attività commerciali.
Hanno anche aumentato la “Bucalossi”, e qui, niente di preoccupante: grazie alla politica fatta per decenni dai partiti di questa maggioranza, Montalbano è così economicamente in decadenza che nessuno costruisce più. Anzi, non esiste quasi più nemmeno il mercato delle case, per cui, chi vende, nella realtà è costretto a svendere perché a Montalbano, oramai, ci sono più case che persone.
La scure di Marrese e di Sanzo, a un paese che paga già il massimo di Irpef e di Imu, non risparmia nemmeno persone o imprese che hanno contratti già acquisiti col Comune, i quali verranno rinegoziati sulla base di un 5% in meno. Chi non accetta può recedere senza penali. Questa rinegoziazione è stata già fatta per la società che gestisce l’illuminazione pubblica, ma non vale né per la società che gestisce la mensa né per la Tecnoservice, la società che gestisce i rifiuti, che evidentemente godono di protezioni particolari.
Anche i creditori, di qualsiasi natura siano i crediti, verranno invitati a rinegoziare. Per loro è previsto un abbattimento fino all’80% del credito, altrimenti verranno pagati a rate in dieci anni.
Spariranno alcuni servizi non essenziali (non sono stati precisati), i cui costi, per quest’anno, verranno ridotti comunque del 20%, mentre i servizi essenziali (cimitero, servizio Enel, i software gestionali ecc.) verranno ridotti del 10%.
Questa amministrazione, non solo aveva promesso di ridurre le tasse, non solo ha furbescamente prelevato dalle tasche dei cittadini, con la Tari 2015, ben 312 mila euro, non solo ha avuto nel 2015 un assegno extra da 1 milione di euro dalla Regione, ma nella relazione di inizio mandato inviata alla Corte dei Conti ad agosto del 2015, ha anche affermato che la «situazione patrimoniale e finanziaria del Comune non presenta squilibri».
E se un anno fa non presentava squilibri, chiediamo a Marrese, ma che hai combinato coi soldi pubblici nel 2015 tanto da dover chiedere il pre-dissesto e aumentare tasse e servizi ai cittadini?