Il 28 settembre scorso si è siglato a Roma presso la sede dell’ANBI il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i Consorzi di Bonifica che occupano in Italia circa 10 mila lavoratori ed in Basilicata, nell’ambito dei tre Consorzi di Bonifica attualmente presenti (Alta Val d’Agri, Vulture e Bradano e Metaponto), circa quattrocento interessati al rinnovo di questo contratto.
Il mancato rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2014, ha creato enormi disagi, difficoltà e sacrifici, anche di natura economica, ai lavoratori del settore in questi ultimi 21 mesi di trattative.
La Uil che da sempre presta particolare importanza al mondo del comparto agricolo è l’unica organizzazione sindacale che ha strutturato al suo interno anche un settore specifico (Filbi/Uila) per assistere i lavoratori dei consorzi di bonifica per cui il ruolo del segretario nazionale De Gasperis e quello del segretario regionale (Giocoli) di detto settore è stato un contributo determinante per il conseguimento di questo importante risultato che tranquillizza i lavoratori della bonifica per i prossimi quattro anni.
Il rinnovo del contratto di lavoro dei consorzi di bonifica è un investimento per il futuro ed un momento importante per ribadire la centralità e la vitalità dell’istituto consortile in Italia che da sempre è impegnato nella difesa dell’ambiente, della bonifica dei territori, della tutela idrogeologica e della gestione della risorsa idrica per scopi irrigui.
Nelle regioni meridionali in cui quasi tutti i consorzi sono commissariati e sono in atto le riforme in materia di riordino dei consorzi di bonifica (legge 31 febbraio 2008 e accordo Stato-Regioni del 18 settembre 2008) sarà certamente proficuo porre a base di riferimento i principi sanciti nelle premesse del nuovo contratto che sottolineano la multifunzionalità dell’attività di bonifica sul territorio del nostro Paese.
Il contratto nazionale, infine, oltre a determinare un incremento economico del 3.9% distribuito su quattro anni, interviene significativamente anche nella parte normativa modificando 27 articoli fra cui il recepimento del Job Act a “tutela crescente” per i lavoratori stagionali, per quelli a tempo indeterminato, part time ed apprendisti e soprattutto per quanto concerne il demansionamento. Particolare attenzione è stata anche rivolta alla parità di genere intervenendo in modo significativo sui congedi per eventi e cause particolari (gravidanza, puerperio, maternità) tutelando in modo particolare le donne che sono inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.
L’intesa ottenuta, espressione di una equilibrata valutazione degli interessi delle parti, e in linea anche con i recenti indirizzi governativi, dando valore al grande contributo che possono dare i sindacati quando vengono visti come una risorsa e quando vengono affermate buone e costruttive relazioni oltre che il pieno e costante rispetto delle regole, la piena valorizzazione delle istituzioni ed il riconoscimento dei reciproci ruoli e competenze.
Ott 04