Usare il denaro in maniera consapevole nell’ottica di un approccio valoriale. Diffondere una cultura della cittadinanza economica attraverso conoscenze e competenze economiche di base. Il tema della legalità economica, della fiscalità, dell’opportunità di un investimento e dei rischi legati ad un prodotto finanziario. A chi rivolgersi per avere consigli sulla gestione risparmi familiari o sulla predisposizione di un piano previdenziale o assicurativo. Sono alcuni dei passaggi evidenziati nel corso dell’incontro odierno dal titolo “Economia, competenza di cittadinanza consapevole” che si è svolto nella Sala Inguscio. Un appuntamento finalizzato ad illustrare ad insegnanti e dirigenti scolastici il Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Basilicata, Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio e Ufficio scolastico regionale, nell’ambito del quale sono previsti programmi formativi anche nelle scuole primarie e secondarie della Basilicata.
Si è fatta portatrice dei saluti dei firmatari dell’intesa – e in particolare del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e di Giandomencio Marchese dirigente generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo, lavoro e Formazione – la dirigente dell’Ufficio Sistema scolastico ed universitario Anna Pedio. “Questi programmi didattici – ha detto – risultano validi strumenti che possono aiutare a fare avviare i nostri giovani al mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze economiche e di imprenditorialità. Proprio sul fronte dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, che la Regione Basilicata sta predisponendo da qualche anno e che purtroppo riscontrano la difficoltà di un sempre troppo scarso numero di imprese disponibili ad accogliere gli studenti per i tirocini di avviamento lavorativo, credo che – ha sottolineato Anna Pedio – possano risultare particolarmente utili le sponde che ora ci offrono questi programmi, in particolare ‘Teens’ rivolto ai ragazzi delle scuole di secondo grado”.
“L’alfabetizzazione economica è considerata una delle leve strategiche su cui puntare per la tutela del benessere delle famiglie e dell’intera società. Ecco perché – ha detto Giovanna Boggio Robutti, direttore generale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – è importante partire dai più piccoli che, al pari di molti adulti ed insegnati, sono portatori di un gap culturale che vede l’Italia ultimo tra i paesi Osce quanto a consapevolezza economica e finanziaria. Già dallo scorso anno scolastico ci siamo fatti promotori di programmi didattici di cittadinanza economica rivolti a studenti e docenti di ogni ordine scolastico in tutta Italia, in sinergia con Miur, Banca d’Italia, Agenzia delle Entrate, Invalsi, Università e gli Uffici scolastici Dei singoli territori”.
“E’ un incontro che trae spunto dal protocollo d’intesa sottoscritto, e al quale seguiranno ulteriori iniziative informative e formative, finalizzato ad alimentare una consapevolezza e una cultura sui difficili e complessi temi dell’economia e della finanza che sempre più incidono sulla vita quotidiana di ognuno” ha detto Claudia Datena, dirigente dell‘Ufficio scolastico regionale per la Basilicata. “Con questa iniziativa diamo avvio alla possibilità di aderire gratuitamente ai programmi di educazione economica nelle scuole della Basilicata che utilizzeranno gli strumenti didattici più opportuni e adeguati alle singole fasce di età. Un’attenzione – ha concluso – che risulta quanto mai necessaria se vogliamo colmare il gap dell’Italia rispetto agli altri paesi Ocse, in una regione che risulta indietro di 20 punti rispetto alla media nazionale in tema di consapevolezza economica e finanziaria”.
Nell’ambito dell’incontro si è rivelato particolarmente utile l’intervento di Luca Refrigeri, professore associato di Pedagogia Generale e Sociale presso Università del Molise, che ha approfondito il tema dell’insegnamento per competenze alla luce dei nuovi risvolti normativi e delle indicazioni dell’Ocse volte ad attribuire sempre più centralità alla cultura economica quale imprescindibile competenza trasversale”.
Illustrati, infine, i programmi promossi in collaborazione con il Miur “Educazione finanziaria nelle scuole” di Banca d’Italia; “Fisco & Scuola” dell’Agenzia delle Entrate; “Economi@scuola – un approccio valoriale all’uso consapevole del denaro” della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio.