Fanno bene le organizzazioni sindacali a richiamare l’attenzione sull’importanza e la necessità che la Regione Basilicata avvii quanto prima il provvedimento sul reddito minimo di inserimento. Questa la dichiarazione del capogruppo PD, Roberto Cifarelli.
Intanto un primo passo si è compiuto con l’avvio dei tirocini formativi che interessano circa 1900 disoccupati provenienti dalle platee degli ex Copes e degli ex lavoratori in mobilità in deroga. E’ un primo segnale, certamente insufficiente per rispondere alla grande emergenza sociale ancora presente in Basilicata nonostante i primi segnali di ripresa economica ed occupazionale.
Auspico che sia il MISE che il MEF approvino quanto prima i decreti propedeutici alla sottoscrizione della intesa istituzionale per l’utilizzo dei fondi della ex card carburante per le annualità 2013 e 2014 in modo da avere a disposizione la dotazione finanziaria per la attivazione sia delle misure di coesione sociale, tra cui quella del reddito minimo di cittadinanza, che quelle per lo sviluppo, altrettanto importanti per dare una ulteriore spinta alle attività già messe in atto dalla Giunta regionale attraverso i fondi europei, il fondo sviluppo e coesione ed il Patto per il Sud.
Nella discussione in atto con le parti sociali è emersa la consapevolezza che le pur ingenti risorse disponibili non potranno soddisfare tutte le esigenze, nonché la necessità di aggiornare la platea per tener conto degli interessati alla misure di sostegno al reddito per tener conto di coloro che provengono dall’esperienza dell’ex COPES, dei lavoratori provenienti dalle liste in mobilità in deroga e poi ancora per una anagrafe delle famiglie lucane in difficoltà in continua evoluzione e di coloro che hanno perso il diritto agli ammortizzatori sociali dopo la emanazione del bando.
Le tematiche, dunque, sono ben chiare e la discussione è in atto; interrogazioni e mozioni su questo argomento servono solo per fare propaganda o strumentalizzazioni che poco ci interessano.
Il gruppo consiliare del PD insieme al governo regionale sono la lavoro per rendere operativo questo strumento perché siamo consapevoli che da questo programma ne va della dignità di oltre 4.000 famiglie lucane. Per questo sentiamo la responsabilità e siamo al lavoro con la consapevolezza che si tratta di uno dei più importanti provvedimenti di politiche sociali di questa legislatura e che la Basilicata è tra le prime regioni d’Italia ad averlo adottato.
Ott 06