Tre workshops conclusi, uno in svolgimento domenica mattina ed uno che si tiene domenica pomeriggio sono il primo bottino del lavoro impostato in questi giorni di forum per definire una proposta “per una nuova cultura dei fiumi e per trasformare i fiumi da problema in opportunità”.
Il Workshop su “I fiumi come veicolo di identità, cultura e sviluppo economico e sociale” ha visto, fra gli altri, la partecipazione di Barbara Caranza del Chief-Onlus che opera per l’Unesco a definire progetti di Disaster Risk Management Plans, dell’Archeologo Alessandro Ballarò, del Dott. Dino De Angelis coordinatore territoriale del Forum della Fondazione Osservatorio Ambientale di Basilicata ed ha approfondito il tema di come ripartire dai disastri ambientali (in particolare dalle alluvioni) per gestire il rischio e rilanciare lo sviluppo economico e sociale del territorio a partire da una nuova concezione dei fiumi come risorsa per l’identità e la cultura.
Nel Workshop sui “Contratti di Fiume e il Governo Partecipato del territorio” (unificato a quello sui saperi tecnico/scientifici e la conoscenza popolare e diffusa) hanno, fra l’altro, contribuito alla discussione e ad elaborare una proposta di lavoro il Dott. Antonio Anatrone (Autorità di Bacino di Puglia e Basilicata), Raffaello Mangione dell’Associazione Giardini di Grassano, Francesco Sanseverino sindaco di Grassano, Olga Addimanda ingegnere del Comitato del Fiume Calore, Paolo Simmerano dell’Associazione ANPAS di Montescaglioso, Giovanni Samela, Donatella Erario dell’Associazione Cento Comuni, Franco Lomonaco dell’Associazione Transizione di Montescaglioso. Workshop, questo, che ha assunto la proposta avanzata dal Comitato Giardini di Grassano e condivisa da diversi Comuni di dare vita al Contratto di Fiume per il Fiume Basento e di costituire un gruppo di lavoro (comitato tecnico scientifico) per sostenere il progetto del Centro di Documentazione e Assistenza delle Comunità dei Fiumi di Puglia e Basilicata.
Nella mattinata di domenica si sono incontrati diversi operatori sociali, sindacali e rappresentanti di associazioni di volontariato, protezione civile e di assistenza ai consumatori per analizzare e definire una proposta di creazione di sportelli di assistenza e campagne di informazione e sostegno ai cittadini ed alle comunità residenti nelle aree alluvionate prima, durante e dopo gli eventi calamitosi.
Contemporaneamente allo svolgimento dei Workshops si stanno sviluppando gli altri eventi in agenda. Dopo l’atto importante dell’incontro di apertura dei due consigli comunali congiunti di Ginosa e Montescaglioso, rimandato l’incontro pubblico della serata di venerdi per le difficoltà del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ad essere presente come previsto, si è tenuto sabato mattina l’evento programmato con gli studenti delle scuole di Montescaglioso. Circa centoventi allievi dell’Istituto omnicomprensivo con il corpo docente hanno illustrato il loro lavoro sulla prevenzione e sicurezza ed hanno incontrato insieme al Comitato TerreJoniche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Matera e dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco e le due Assciazioni di Protezione Civile di Montescaglioso (Croce Amica e ANPAS). L’incontro con le scuole, fortemente partecipato e coinvolgente, è stata l’occasione per testare sul campo una delle azioni su cui il Comitato TerreJoniche sta investendo: la promozione di una nuova, consapevole e responsabile cultura del fiume. Fra le proposte assunte durante il Forum vi è quello di definire un Format (sulla base dell’iniziativa della mattinata) da proporre a tutte le scuole delle province di Matera e Taranto.
La serata di sabato si è chiusa cn l’Assemblea generale del Comitato TerreJoniche dove è stato deciso l’avvio del tesseramento con l’iscrizione contemporanea al Comitato per la Difesa delle TerreJoniche (che continua ad essere uno spazio di partecipazione dei cittadini del territorio e per sua natura non burocratizzato) e dell’Associazione per la Difesa delle TerreJoniche che ne è il braccio e lo strumento organizzativo.
“Passare ad una fase nuova per garantire con l’organizzazione gli biettivi delle comunità dei fiumi lucane e pugliesi e per sostenerne e difenderne i diritti vuol dire dare forma ad un vero sindacato di comunità capace di rivendicare diritti ma anche di sostenere il progetto di un nuovo modo di governare e gestire il territorio dei fiumi”: con questo auspicio dopo l’assemblea i partecipanti che hanno formalizzato l’iscrizione a TerreJoniche hanno brindato col vino e i prodotti dei contadini e degli allevatori delle terre che stanno difendendo.
Nel pomeriggio di domenica le conclusioni a Ginosa al Teatro Alcanices.
Ott 09