Lega Pro, 8^ giornata: rallentano Foggia e Lecce, si ferma il Matera. Di seguito il punto di Pippo Franzò.
CATANIA – MESSINA 3-1 Il derby siciliano va al Catania che ritrova gioco, gol e il giovane Di Grazia, innalzato ad eroe della giornata, con la tripletta ottenuta. La vittoria rilancia la squadra etnea dopo i momenti di crisi passati. Questa vittoria rilancia in modo inequivocabile il Catania a credere ancora in una rimonta, anche se resa difficoltosa dalla penalizzazione. Parte alla grande la squadra di Rigoli sotto gli sguardi di diecimila spettatori, accorsi al Cibali per il derby con i cugini peloritani. Nei primi minuti di gioco Caetano ha una buona occasione da rete ma tira sulla traiettoria del portiere. Spingono gli etnei, e al 15’ arriva la rete del baby Di Grazia, voluto dal tecnico Rigoli dall’Akragas, dopo aver ricevuto palla sempre da Caetano. Il Catania controlla il gioco, mentre il Messina non riesce ad imbastire una azione offensiva degna di nota. Verso lo scadere del primo tempo arriva la doppietta di Di Grazia, con un tiro che supera Berardi in scivolata. Il Messina reagisce, e trova la rete di Pozzebon prima dello scadere dei quarantacinque minuti. Nella ripresa il Messina cerca di impensierire la retroguardia etnea, ma senza riuscirvi. Cresce ancora il Catania in fase di possesso palla e di manovra offensiva. All’81’ l’eroe della giornata riesce a segnare la terza rete, grazie all’agilità e l’opportunismo. Catania in ripresa, mentre il Messina non riesce a staccarsi del quartultimo posto che li vede in zona a rischio retrocessione.
FOGGIA – AKRAGAS 0 – 0 Il Foggia di Stroppa non riesce a piegare l’Akragas, nonostante i ripetuti tentativi di Mazzeo e compagni di mettere la palla alle spalle di Pane. I Satanelli giocano un primo tempo senza creare seri pericoli all’Akragas, pur avendo il possesso palla. Nella ripresa i rossoneri giocano nella metà campo degli avversari ma la giornata storta di Mazzeo, che prende una traversa, e un rigore calciato sul palo, non permette ai padroni di casa di portare via i tre punti. Molte le azioni creati nella seconda parte dell’incontro da parte del Foggia, ma concluse sempre in modo sbagliato. Dopo due minuti Vacca va in gol ma l’arbitro annulla per fuori gioco. Al 52’ l’estremo difensore ospite, nell’intento di bloccare la palla frana su Rubin, e per l’arbitro Schirru di Nichelino è rigore. Lo batte Mazzeo ma colpisce il palo. Poco dopo è sempre Mazzeo a prendere la traversa su un forte tiro dalla distanza. L’Akragas si chiude a riccio in difesa, e cerca il contropiede. Arriva sotto porta foggiana con Pezzella ma Guarna respinge. Chiude le azioni sprecate dei padroni di casa Letizia che si fa anticipare da Pane a due passi dalla porta. Il finale riserva solo due espulsioni: prima con Vacca per doppia ammonizione, poi a partita conclusa Guarna ha un malinteso con l’arbitro nel consegnare la palla nelle mani all’arbitro, e viene annotato con l’espulsione sul taccuino del direttore di gara, nonostante la gara fosse terminata. Sarà sicuramente squalificato.
VIBONESE – LECCE 2 – 2 Al Lecce non riesce di allungare in classifica, visto il pareggio del Foggia, poiché la Vibonese si sveglia, dopo cinque sconfitte consecutive, ed impone il pareggio ai ragazzi di Padalino. I pugliesi iniziano bene e giocano in avanti puntando al gol. Va in rete dopo venti minuti Mancosu con un bel tiro ma fortunato in quanto una deviazione di Giuffrida risulta decisiva. La Vibonese punta tutto su Saraniti, che alla fine sarà l’artefice del prezioso pareggio, e Cogliati, che con le sue serpentine semina il panico nelle retrovie giallorosse. Allo scadere della prima frazione di gioco, Saraniti con un potente tiro, dalla lunga distanza, porta la gara in parità.
Nella ripresa, dopo pochi minuti, segna Lepore per gli ospiti, e qualche minuto dopo Russo evita il gol del tre a uno, che avrebbe chiuso di fatto la gara. La squadra di Costantino si spinge in avanti per cercare di raggiungere il pareggio, e al 74’ Cogliati riesce ad ottenere un rigore. Saraniti effettua il tiro dal dischetto, e non sbaglia. Parità assoluta fino alla fine della partita. Al Lecce resta il rammarico di non aver saputo chiudere la partita nel momento giusto, allungando sul Foggia.
FONDI – COSENZA 1 – 2 Vince il Cosenza, e si porta al terzo posto con la Juve Stabia. La squadra di Roselli, squalificato, e sostituito in panchina da De Angelis, parte male, e già al 5’ è sotto di una rete realizzata da Albadoro su rigore. Reagiscono subito i calabresi, e al 12’ riescono ad acciuffare il pareggio con Tedeschi, che approfitta di un’uscita dei pali non proprio felice di Baiocco. Nella ripresa il gioco scema, e tutto fa supporre che la gara si avvii verso un pareggio.
A rompere gli equilibri ci pensa Filippini al 70’ che in un’azione offensiva del Cosenza va in tuffo verso la palla e realizza con Baiocco fuori causa. Tre punti importanti per i lupi silani che restano agganciati all’alta classifica, mentre per il Fondi un’occasione persa per conquistare almeno un punto.
SIRACUSA – MATERA 2-1 Il Siracusa gioca con grinta e determinazione una gara che voleva a tutti costi vincere. I ragazzi di Sottil sono riusciti nell’impresa poiché il Matera visto al Nicola De Simone di Siracusa non ha giocato certo una buona partita sotto il profilo del gioco, e dell’approccio alla gara.
Sul piano tecnico la gara degli azzurri non poteva essere affrontata, visto la differenza evidente fra le due squadre, a viso aperto. Il primo tempo è andato avanti con azioni da entrambe le squadre senza mai preoccupare seriamente i due portieri.
Sottil ha impostato la gara sul piano agonistico, ed è riuscito a vincere la partita. Al 62’ il Matera passa vantaggio, dopo che Diakitè si lascia sfuggire Iannini, che a due passi dalla porta in tuffo realizza la rete del vantaggio del Matera, su perfetto cross di Casoli.
Passano tre minuti ed il Siracusa arriva al pareggio con Catania che sfrutta un perfetto cross di Palermo con la difesa ospite ferma. Il Matera gioca troppo a ritmo lento, e arriva poche volte nell’area avversaria. Il Siracusa non ancora domo, va avanti sempre con Catania e realizza la rete dei primi tre punti che porta la prima vittoria in questa stagione. Per il Matera una sconfitta quasi indolore, visto che le due squadre di testa non sono andate oltre il pareggio. Per il Siracusa questa vittoria apre nuovi scenari nel proseguo del campionato.
REGGINA – JUVE STABIA 1- 0 La Reggina vince contro una spenta Juve Stabia. Un primo tempo con le vespe che prendono il pallino del gioco senza riuscire mai a pungere la difesa granata. La squadra di Zeman Junior gioca bene, e riesce sempre a chiudere i varchi difensivi. La spinta offensiva dei ragazzi di Fontana è solo in qualche tiro su calcio piazzato da Liviero. Nella ripresa al 69’ la zairese Bangu realizza la rete del successo. Tre punti importanti che proiettano la squadra calabrese nella zona alta della classifica. La Juve Stabia fallisce una buona occasione per avvicinarsi sempre più alla coppia di testa Lecce-Foggia.
FRANCAVILLA – CASERTANA 4 – 1 Bella partita del Francavilla che ritorna a vincere dopo un mese di astinenza a spese della Casertana. Va in vantaggio nel primo quarto d’ora la squadra di casa con Nzola. La Casertana riesce a pareggiare al 36’ con una bella rovesciata di Carlini. Allo scadere dei primi quarantacinque minuti ancora Nzola porta in vantaggio il Francavilla, che va via sul filo del fuori gioco, e realizza la sua seconda rete. Nella ripresa la Casertana non riesce a prendere le redini del gioco, ed è facile per la squadra di Calabro’ andare a segno per altre due volte. Al 69’ con Pastore e nei minuti di recupero con Triarico che chiude le marcature. Un punteggio rotondo che fa ben sperare per il futuro al Francavilla.
CATANZARO – TARANTO 3 – 1 Un Catanzaro in perfetta forma, riesce a piegare con autorevolezza un Taranto mai in partita, se non dopo quanto era con tre reti al passivo. La squadra di Somma parte bene, e già all’11’ è in vantaggio, grazie ad un rigore realizzato da Carcione, per fallo di Nigro su Cunzi. Passano tre minuti ed i padroni di casa raddoppiano con Di Bari, che riprende al volo un tiro di Carcione, e mette in rete. Nella ripresa Giovinco al 53’ realizza il terzo gol dopo che elude alcuni difensori tarantini, e beffa Maurantonio. Partita praticamente chiusa da parte calabrese. Si sveglia il Taranto che ha una reazione tardiva, anche se va a segno al 74’ con Balistreri.
Il Catanzaro regge bene fino alla fine, e porta in porto la vittoria.
FIDELIS ANDRIA – MONOPOLI 0 – 2 Continua l’exploit in trasferta della squadra di Zanin anche ad Andria, dopo Caserta e Pagani. Partita giocata bene, in questo derby, da entrambe le squadre nel primo tempo, con un palo per parte. Prima è Sounas del Monopoli che prende il palo esterno, poi Matera per l’Andria che in diagonale prende la base del palo. Nella ripresa prevale il gioco del Monopoli. Al 52’ dopo una bella triangolazione, Gatto va in gol, segnando a due passi da Pop. La seconda rete, sempre di Gatto, è favorita dalla sorte poiché da un tiro cross del centrocampista nasce una parabola che inganna Pop e va in rete. Il Monopoli dopo questa vittoria arriva a quota quattordici punti, e si piazza alle spalle delle grandi. L’Andria con un cammino altalenante si trova nella zona a rischio della classifica.
PAGANESE – MELFI 3 – 0 La Paganese vince con un rotondo tre a zero, ma il Melfi nella ripresa avrebbe potuto rimettere in gioco l’incontro se le due traverse nell’arco di venti minuti, e qualche azione sfumata per imprecisione, fossero andate a segno. La squadra di Bitetto comunque compromette l’incontro già nella prima parte della gara, infatti, subisce due reti di ottima fattura. Al 7’ Reginaldo appena in area tira di precisione e trafigge Gragnaniello. Il raddoppio arriva allo scadere dei primi quarantacinque minuti con Alcibiade, che su angolo di Cicerelli realizza. Al 78’ Cittadino per il Melfi cerca la rete della bandiera ma gli si oppone alla grande il numero uno azzurrostellato che salva la propria porta. Il terzo gol per la squadra di casa arriva al 79’ per opera di Deli che dalla trequarti lascia partire un tiro a parabola che scavalca Gragnaniello, e va in rete.