La Festa Democratica organizzata dal Pd di Policoro in Piazza Eraclea ha fatto registrare un bilancio senza dubbio positivo. Di maggiore rilievo, in questa esperienza del circolo democratico, è la forza determinata e decisa della festa popolare: mettersi in piazza senza riserve, aprirsi con trasparenza al confronto e contemporaneamente
riaffermare il primato della politica quale strumento per elaborare soluzioni ai problemi che attanagliano la comunità.
È probabilmente questa la più grande scommessa ancora una volta vinta dal PD di Policoro che ha fortemente voluto l’iniziativa, nonostante viviamo un momento di antipolitica, intendendola proprio come occasione di apertura, confronto e dibattito tra il partito e i cittadini, tra politica e istituzioni, tra enti locali e potere centrale e tra passato e futuro.Nella prima serata, dopo il contributo del segretario provinciale
Pasquale Bellitti, il capogruppo in consiglio comunale Gianluca Marrese, ha ripercorso il mandato della giunta Leone mettendo a nudo le varie tappe del fallimento amministrativo. La segretaria del locale circolo democratico, Adele D’Agostino, partendo da una propria riflessione politica sull’amministrazione che guida Policoro, forte della deliberazione dell’assemblea degli iscritti, ha ufficializzato il percorso per strutturare il progetto per la città 2017-2022. Infine il presidente della Regione, Marcello Pittella, nel rispondere alle domande del giornalista Lutrelli che ha moderato il dibattito, ha spaziato dai temi nazionali evidenziando le ragioni del SI al prossimo referendum costituzionale, per concludere dando approvazione e sostegno alla linea politico-programmatica tracciata dalla D’Agostino. Il tutto senza mancare di sviluppare un articolato ragionamento su presente e futuro della Basilicata.
A suggellare la due giorni democratica, un serratissimo confronto – moderato da Antonella Inciso – con De Filippo, Margiotta e Speranza, che, in modo appassionato ed assolutamente senza limiti e riserve, non ha risparmiato nessun tema, ivi compreso il tanto discusso referendum costituzionale che ha dimostrato come nonostante polemiche e sterili strumentalizzazioni resta il PD l’unico riferimento per chi vuole
innovare l’Italia. E’ il Pd, infatti, che con Renzi e Boschi, dopo decenni di proposte e fallimenti, ancorché perfettibile, ha prodotto l’unica vera riforma approvata in parlamento. E’ sempre il Pd che, con la sua minoranza interna, fa l’unica proposta di perfezionamento della riforma approvata, beninteso che quand’anche su tale base si dovesse arrivare ad una differenziazione sulla modifica costituzionale, dal giorno dopo è pronta a “votare la fiducia al governo” – come ha affermato Speranza.
Compito della politica è quello di fare analisi e fornire soluzioni – ha sottolineato la segretaria D’Agostino nel suo intervento alla festa: “In tale ottica guardo all’amministrazione Leone ed al suo mandato ormai giunto al termine”. Con questo spirito, ha evidenziato che cinque anni fa Leone ha vinto per le divisioni altrui e perché ha saputo dare un sogno alle aspettative della città. Dopo cinque anni quel sogno si è rivelato un’illusione. Potrà essere ricordato solo per beghe interne e paralisi della città. Oggi serve rimettere in moto una città seduta, serve un cambiamento, una svolta; è necessario progettare il futuro che Policoro merita. Il PD parte da quello che Policoro è ,“Agricoltura, Turismo, Ambiente, Patrimonio Storico-culturale” , e da quello che a Policoro serve. Nel concreto, serve “mettere in campo un progetto per il governo dell’immediato domani che metta a sistema gli assi strategici della sua città”. Su queste basi si sviluppa il progetto per Policoro, del Partito democratico e sarà avviata una vera e propria conferenza programmatica con la città e le sue varie rappresentanze. Su tale base – ha dichiarato la D’Agostino – abbiamo fatto sintesi nel partito e chiameremo a raccolta intorno ad un tavolo quanti hanno a cuore il destino di Policoro. “Consapevoli della propria forza, ma senza pregiudizi e arroganza – ha proseguito la segretaria – stiamo strutturando e struttureremo una squadra. In quest’ultima si sceglierà, tutti insieme, chi la guiderà, perché il candidato sindaco è una figura certamente importante, ma secondaria rispetto al progetto. Viene prima la città! Questa regola vale all’interno del Partito Democratico di Policoro ma è la base per formare la squadra oltre il PD, nel centrosinistra e nella società policorese”, ha concluso la segretaria.
Ott 12