Riportiamo di seguito il resoconto della “Cabina di Regia Natuzzi” che si è svolta oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.
Natuzzi S.p.A. comunica che si è tenuta oggi a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economicoe alla presenza delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni, la Cabina di Regia che si propone di monitorare l’andamento dell’attuazione degli Accordi Sindacali del 3 marzo e del 14 ottobre 2015.
L’azienda ha colto l’occasione per ribadire con forza alcuni dei punti chiave comunicati anche nel recente incontro con le OO.SS., presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Taranto:
– Natuzzi ha sempre tenuto fede agli impegni assunti in fase di accordo.
– Gli obiettivi degli Accordi sono sempre stati il recupero della competitività delle produzioni italiane del Gruppo e la gestione condivisa dei collaboratoriin esubero strutturale.
– In nessuno degli Accordi siglati da tutte le parti al Mise, l’azienda si è mai impegnata a riassorbire nell’attuale organico del polo Italia i collaboratori in esubero.
– Gli Accordi sottoscritti, infatti, fissano l’organico del Gruppo agli attuali 1.918 collaboratori, in regime di solidarietà, e prevedono la ricollocazione esterna al polo Italia di 370 unità – oggi scese a 300 grazie all’incremento dell’incentivo per la mobilità volontaria deciso da Natuzzi – presso soggetti terzi, nell’ambito delle iniziative di reindustrializzazione.
– Natuzzi ha sempre sostenuto che si sarebbe impegnata a gestire in maniera condivisa gli esuberi rivenienti dal Piano Industriale presentato a partire dal luglio del 2013.
– Proprio per rispettare questo impegno, da tre anni Natuzzi lavora senza sosta, impiegando mezzi e risorse proprie, per favorire la loro ricollocazione.
– Per superare i ritardi nell’attuazione del processo di reindustrializzazione del territorio – che non dipendono in alcun modo dall’azienda, ma dal perdurare di una congiuntura economica difficile e dall’assenza di imprenditori terzi disposti ad assumere in loco – Natuzzi ha varato, lo scorso 14 settembre, un nuovo Piano Sociale, rafforzando il progetto di ricollocazione Assist (con aumento dell’incentivo per le aziende disposte ad assumere gli esuberi a tempo indeterminato) e incrementando l’incentivo all’esodo volontario.
– Inoltre, il Gruppo si è impegnato formalmente a costituire una New.co, destinata alla lavorazione del taglio del poliuretano per le imbottiture, da svolgersi nello stabilimento di Ginosa, che in base al piano industriale presentato potrà riassorbire circa 104 collaboratori. Con questa misura, gli esuberi strutturali scenderebbero a 196.
– Il Gruppo è fortemente impegnato a consolidare e mettere in sicurezza gli attuali 1.918 collaboratori che oggi lavorano in regime di Solidarietà, per i quali negli ultimi due anni l’azienda ha già trasferito la produzione di oltre 200.000 sedute dagli stabilimenti esteri in Italia.