Mirella Liuzzi, deputata Movimento 5 Stelle in una nota si inserisce sulla discussione riaperta per il treno a Matera e dichiara: “Abbiamo una possibilità ma la Regione deve fare la sua parte”. Di seguito la nota integrale.
Dopo lo stop estivo, mercoledì 19 ottobre in Commissione Trasporti riparte l’esame della risoluzione a prima firma Mirella Liuzzi (M5S) che mira a completare il collegamento ferroviario Ferrandina-Matera. Una battaglia, quella dei pentastellati, che ha finalmente avviato una discussione seria sull’incompiuta lucana nelle aule parlamentari e in cui la Regione sarà chiamata a intervenire incisivamente. “E’ necessario che la nostra Regione dia urgentemente un segnale forte per colmare l’assenza delle FS a Matera. Non sono infatti giustificabili atteggiamenti volti a scaricare le responsabilità sullo Stato centrale, come quelli mostrati dal Presidente Marcello Pittella durante l’audizione avvenuta in Commissione Trasporti nel mese di agosto. La Basilicata ha la possibilità di farsi sentire e deve farlo adesso” dichiara la parlamentare Mirella Liuzzi.
“Se non abbiamo una tratta ferroviaria a Matera è inutile continuare a colpevolizzare gli altri quando contestualmente si rilasciano dichiarazioni su un improbabile arrivo di un FrecciaRossa. In Basilicata non vince l’annuncio più bello e a perdere sono sempre i cittadini cui, invece, bisogna dire le cose come stanno. Per il completamento della tratta sappiamo che sono necessari 220 milioni di euro. Tali fondi potrebbero essere stanziati nel nuovo contratto tra Governo ed RFI, ma sarà necessaria una volontà chiara e univoca.
Un altro grave problema con il quale dobbiamo confrontarci – continua Liuzzi – è l’ambiguità del Partito Democratico. Il PD, infatti, a seguito della nostra risoluzione ha presentato in Parlamento un altro atto simile al nostro. Ma lo stesso partito in regione Basilicata non ha fatto assolutamente nulla per portare avanti questa battaglia, promettendo al contrario treni AV e non rivelando che rientrano in un servizio a mercato che al momento non possiamo permetterci. Oltretutto, in questi giorni, Regione e Trenitalia stanno trattando il rinnovo del contratto di servizio regionale, scaduto nel 2014. Anche qui, la Basilicata non solo non ha intenzione di investire su nuovi treni ma ne pretende di nuovi pagando meno. Una brutta figura che si aggiunge a quella del silenzio della Regione in merito alla richiesta della Commissione Trasporti di effettuare una visita in terra lucana per verificare lo stato delle infrastrutture e sedersi a un tavolo con gli amministratori regionali. Purtroppo non possiamo cambiare lo stato delle cose quando la volontà politica del partito di maggioranza in regione e al Governo non solo è discordante con se stessa ma probabilmente anche inconcludente”.
Mirella Liuzzi, deputata Movimento 5 Stelle
E’ lo Stato centrale che dovrebbe sentire la responsabilità di aver fatto passare ancora dei giorni e dei mesi in strumentali interlocuzioni con le iSTITUZIONI rEGIONALI per cercare di raggiungere quel limite di non ritorno che renderà impossibile il conseguimento del completamento della Linea di “interesse nazionale” (in quanto Matera è stata designata CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019) Ferrandina-Matera.
Non noi, ma l’Italia tutta, ed anche l’Europa vuole poter venire a Matera con il treno delle FF.SS.
Ma siamo ancora in tempo, se in vero c’è un briciolo ancora di dignità in questo gOVERNO, per conseguire questo risultato seppure parziale, non la TAV, ma un binario su cui far correre in piano (già fatto) ed anche senza elettrificazione due littorine “retrò” e , giusto per evitare il ricordo della tragedia di Balvano, il 3 Marzo 1944, non ricorrendo ad una sbuffante locomotiva dei tempi di Carlo Levi.
E poi non bisogna legare questo cantiere, anzi i due cantieri che lavorando in partenza dai due terminali, potrebbero incontrarsi nel completamento dell’opera dopo oltre un secolo da quando Zanardelli , in visita a Matera, promise il treno dello Stato a Matera.
E poi va ricordato che il 2019 non deve essere visto come un traguardo, ma come una linea di partenza verso un futuro finalmente libero da pastoie che hanno inchiodato questa città plurimillenaria in un immobilismo che ha enormemente aumentato il gap infrastrutturale rendendo pertanto più difficile e forse irranggiungibile la contemporaineità proiettata verso il futuro che non Matera ristretta nel suo antico trogloditismo originario di cui pur ne siamo fieri.
Oggi siamo ancora in tempo per portare il TRENO dello Stato a Matera, anche muovendoci unitamente alla preziosa azione della parlamentare On.le Mirella Liuzzi del M5S che deve poter contare sulla collaborazione di tutta la compagine dei Parlamentari lucani che vogliano mostrare il loro fattivo impegno per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Ricordatevelo quando votate per il referendum