Il 6 ottobre 2016, con atto pubblico a ministero del notaio Brunella Carriero, è stata costituita l’associazione Onlus “Matera Ferrovia Nazionale”. L’iniziativa è stata promossa con un obiettivo ben preciso: completare il collegamento ferroviario da Ferrandina Scalo a Matera. In mattinata l’Associazione Ferrovia Nazionale si è presentata ufficialmente alla città nel corso di una conferenza stampa che ha coinvolto il Presidente Nicola Pavese e alcuni dei componenti del Consiglio Direttivo: Nicola Andrisani, Giovanni Caserta, Erminia D’Adamo, Leonardo Pinto, Concetta Rollo e il Presidente Onorario Francesco Di Caro.
Dopo un’introduzione storica sugli atti ufficiali che hanno segnato la vicenda legata al mancato collegamento ferroviario con la città dei Sassi affidata all’ex sindaco di Matera Francesco De Caro è stato il presidente della neonata associazione Nicola Pavese ad illustrare gli obiettivi e le iniziative che Ferrovia Nazionale intende perseguire. “Matera ha il diritto di avere un collegamento con le Ferrovie dello Stato ma credo che questo progetto ha diversi nemici in casa. Mi riferisco alla Regione Basilicata, ai sindaci del Materano in particolare quelli dell’area basentana, gente gretta che non merita di portare la fascia tricolore e anche all’attuale primo cittadino e al presidente della Provincia di Matera. Il 3 agosto scorso il nuovo assessore alle infrastrutture Nicola Benedetto si è trovato a Roma in compagnia del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella per un’audizione sul collegamento ferroviario Matera-Ferrandina ma entrambi non hanno avuto il coraggio di reclamare il collegamento ferroviario per Matera. Io credo che questa città non solo merita di essere collegata con le ferrovie dello Stato ma dovrebbe essere dotata anche dell’alta velocità per raggiungere i grandi centri del nord come Milano e Torino. Tutti guardano al 2019 ma dopo che succederà? Non possiamo permetterci ai nostri figli un territorio abbandonato e che rischia lo spopolamento di tutti i piccoli comuni. C’è che dice che non ci sono i numeri sufficienti per quanto riguarda i passeggeri che possono giustificare il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Io dico che la Ferrovia serve sia ai passeggeri ma anche a numerose aziende della Valbasento e delle industriali di Jesce e La Martella che devono trasportare le merci. Ecco perchè abbiamo pensato di organizzare un convegno per riaprire il dibattito seriamente sulla Ferrandina-Matera coinvolgendo urbanisti, architetti, docenti universitari, politici e sociologi in modo da riportare al centro dell’attenzione nazionale i nostri diritti ad una mobilità adeguata. La Ferrandina-Matera, che prevede solamente un investimento per 19 chilometri, sarebbe naturalmente solo il primo passo per poi avviare un ulteriore dibattito sull’opportunità di collegarci con la Puglia attraverso un altro collegamento ferroviario con Gioia del colle, che consentirebbe a Matera di collegarsi velocemente con Bari, Taranto e il Salento. L’altra questione sulla quale vogliamo lavorare è quella di rilanciare la stazione di Ferrandina per la quale sono qualche anno fa sono stati spesi 8 milioni di euro per ammodernare il padiglione, la biglietteria e realizzare le rampe per i disabili e le pensiline. La stazione di Ferrandina ha sempre svolto un ruolo nevralgico dal 16 novembre del 1895 ed è fondamentale per i collegamenti con la Calabria e il versante jonico tarantino. Ricordo che a Matera negli ultimi mesi sono arrivati nomi importanti della politica italiana come Renzi, Delrio, Franceschini, De Vincenti e Nencini ma i nostri rappresentanti istituzionali non hanno espresso chiaramente qual’è la priorità per il nostro territorio. Noi siamo convinti che sia opportuno completare la tratta ferroviaria Matera-Ferrandina e ci batteremo con tutte le nostre forze perchè questo diritto sia garantito anche ai cittadini della città di Matera e ai turisti che scelgono di visitarla ma non sanno come raggiungerla”.
Leonardo Pinto ha ricordato che la prima petizione per la ferrovia a Matera fu inviata al Ministro dei Lavori Pubblici Saracco il 21 settembre del 1880. 34 anni dopo in Consiglio Comunale abbiamo ottenuto i finanziamenti per realizzare un’opera che a distanza di 136 anni non è stata ancora completata. Credo che la ferrovia a Matera rappresenta un’opera di civiltà per la quale tutti i cittadini sono chiamati a dare il proprio contributo”.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Michele Capolupo
Bravi, continuate così e tutti i materani VERI che hanno a cuore la propria città…si uniranno a voi. Politici valete meno di ZERO!!!!