Per l’Ente Morale che porta il nome di uno dei più illustri cittadini lucani della storia moderna, quel Camillo d’Errico (Palazzo San Gervasio, 1821-1897) che, nel secondo Ottocento, mise insieme una delle più straordinarie raccolte d’arte dell’intero meridione, gli ultimi tre mesi dell’anno in corso saranno segnati da un’agenda quanto mai densa di iniziative di valorizzazione e di attività scientifiche. La presentazione a Torino di un volume dedicato a Vincenzo d’Errico, un seminario su un cospicuo gruppo di ritratti della pinacoteca, un convegno internazionale centrato sul benemerito Camillo e sui suoi rapporti che ebbe con i collezionisti dell’area mediterranea.
E dire, che a oggi non si sono ancora concluse le attività avviate nella prima metà di questo 2016. Oltre alla settantina di dipinti che possono ammirarsi a Matera, nel nuovo allestimento che a Palazzo Lanfranchi si è voluto organizzare per testimoniare la disposizione originaria che Camillo pensò per il salone più grande della propria quadreria, sono attualmente in corso due mostre a tema dedicate alle opere meno note della raccolta.
La prima, intitolata Dal paesaggio ideale al pittoresco. Trentadue dipinti della collezione di Camillo d’Errico, è inaugurata lo scorso luglio nel Museo Archeologico di Potenza e racconta di uno dei capitoli più avvincenti del collezionismo del mecenate lucano. Poco più di una trentina di dipinti, per l’appunto, radunati con l’intento di offrire una panoramica veduta d’insieme su pezzi, solitamente non esposti al pubblico, che il palazzese acquistò in questo specifico genere. Quanto alla seconda, per cui si è scelto l’eloquente titolo di Ospiti in galleria. Sguardi riflessivi e pose al naturale, essa ha aperto i battenti nel cuore dell’estate proprio nella residenza palazzese di Camillo. Allestita a cura della Direzione del Polo Museale Regionale della Basilicata e promossa dall’Ente Morale Camillo d’Errico con il sostegno del Comune di Palazzo San Gervasio, della Regione Basilicata e dell’APT Basilicata, questa iniziativa vuole restituire un affaccio largo su un altro dei generi che furono cari all’amateur meridionale. Al pari del paesaggio, della natura morta e del quadro di storia, infatti, al ritratto il d’Errico accordò una piazza d’onore nella polifonica raccolta che andò componendo. Con un taglio volutamente ampio che, a una scelta antologia di ritratti veri e propri, consente di affiancare una ventina di pezzi tra colorite teste di carattere e patetici volti di santi, la mostra offre un inedito percorso di visita.
In secondo luogo, bisognerà dire del seminario intitolato Sotto la lente del conoscitore. I ritratti di Camillo d’Errico tra antichi restauri, copie e falsi d’autore. L’eventi si terrà il prossimo 19 ottobre a Palazzo d’Errico (inizio alle ore 18.00), l’evento è curato da Mauro Vincenzo Fontana, tra i più assidui indagatori del patrimonio di Camillo.
Da ultimo, infine, toccherà parlare del convegno internazionale che, per il 10 e 11 novembre, avrà luogo a Palazzo San Gervasio (Palazzo d’Errico) e a Matera (Università degli Studi della Basilicata). Intitolato Camillo d’Errico (1821-1897) e le rotte mediterranee del collezionismo ottocentesco e organizzato dallo stesso Fontana insieme a Elisa Acanfora, esso radunerà alcuni dei maggiori studiosi dell’argomento, convocati a Palazzo da prestigiose sedi universitarie italiane ed estere.