“Dopo ottantotto anni è arrivato il momento di aggiornare la disciplina dell’attività di odontotecnico, in vigore dal 1928, un’eternità. Un anacronismo che penalizza oltre 13mila imprese con più di 25mila addetti”. In Basilicata le imprese del comparto sono pari ad un centinaio di unità Lo ha chiesto la CNA Sno (Sindacato nazionale odontotecnici) nel corso dell’audizione tenuta oggi di fronte alla commissione Affari sociali della Camera sul disegno di legge delega in materia sanitaria che, tra l’altro, introduce disposizioni sulle professioni del settore.
“Riteniamo necessario valutare l’opportunità di riconoscere lo status di professione sanitaria all’attività di odontotecnico, individuandone il nuovo profilo e percorsi di studio ad hoc. Un trattamento analogo a quello di podologo o di tecnico ortopedico. Questa richiesta è stata condivisa da ben sette regioni e ricalca quanto si fa in altri Paesi, dalla Svizzera alla Danimarca, dalla Spagna all’Irlanda”.
A livello locale, conclude Leo Montemurro Presidente Provinciale CNA, chiediamo maggiori controlli sulla fabbricazione e sulla provenienza delle protesi e un più efficace contrasto all’abusivismo, purtroppo diffuso nel settore, a tutela della salute dei pazienti”.