Il Segretario Generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti ha inviato una lettera al Presidente della Rai-Tv Monica Maggiore, al Sottosegretario alle Teleomunicazioni del MiSE Antonello Giacomelli, a Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, al Vice Ministro Bubbico Filippo, ai Parlamentari Lucani, al Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e al presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo per denunciare i disagi registrati a Matera dalle scelte della Rai per l’informazione sul territorio della città capitale europea della cultura 2019.
Come Cgil della Provincia di Matera riscontriamo e denunciamo che, mentre tutta l’opinione pubblica è presa dal dibattito sulle inadeguate infrastrutture stradali, ferroviarie e aeree che rischiano di condizionare negativamente il processo eccezionale, per certi versi inaspettato ma anche fortemente ricercato di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che sta portando la città e tutta la Basilicata all’attenzione nazionale, europea e mondiale, il segnale RAI di Matera da circa 5 mesi (Aprile 2016) è disattivato.
Senza voler entrare nel particolare per capire perché tale segnale è stato disattivato, sottoponiamo alla vostra attenzione le ricadute negative di tale stato di fatto per la città e per i lavoratori che da anni erano impegnati in un proficuo rapporto di collaborazione con la RAI.
Servizi audio/filmati riguardanti gli avvenimenti politici, economici, culturali e di cronaca che avvengono sul territorio materano, sono ora realizzati, da troupes inviate dalla Sede di Potenza, spesso senza giornalisti, che vengono messi in onda nei giorni successivi agli accadimenti. Un salto indietro di 20 anni.
Evidentemente sfugge l’elevato valore che normalmente ha la comunicazione nelle società avanzate e quanto la sua importanza cresca in maniera esponenziale di fronte a un evento straordinario come Matera – Capitale europea della Cultura 2019 che necessiterebbe ovviamente di un sostanziale potenziamento organizzativo (logistico, personale, ecc.) e tecnologico della RAI a Matera, in grado di supportare efficacemente i processi di preparazione e di svolgimento dei progetti legati all’appuntamento con il 2019.
L’oscuramento da diversi mesi del segnale RAI rappresenta un ulteriore GAP negativo che conferma quanto emerso nella Conferenza “Cultura al lavoro” tenutasi a Matera il 6 ottobre 2016: a quasi 2 anni dalla designazione, è consapevolezza e opinione diffusa che la gestione operativa del prestigioso evento denoti un ritardo e un inadeguato coordinamento tra i livelli istituzionali comunali, regionali e nazionali e tra questi ultimi e i soggetti attivi indispensabili come quelli legati alla comunicazione televisiva pubblica.
Per queste ragioni, come organizzazione sindacale, di fronte ad una situazione paradossale e grave chiediamo al Ministro dei Beni Culturali, al Vice Ministro dell’Interno, ai parlamentari lucani, a tutte le autorità comunali, provinciali e regionali, alla RAI Nazionale, ognuno per le proprie competenza e responsabilità, che intervengano affinché siano ripristinate le condizioni organizzative, logistiche e tecnologiche necessarie perché Matera riacquisti un livello della comunicazione e dell’informazione all’altezza di una Città designata Capitale europea della Cultura.
Il Segretario Generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti
La Rai sappiamo tutti cosa è diventata con l’avvento di una persona non eletta dal popolo! Molti anni fa così iniziò la dittatura.