Prendersi cura del paziente fragile avvalendosi dei più moderni mezzi a disposizione e costruendo attorno a lui, anziano o disabile, una rete assistenziale composta da professionalità altamente competenti e accreditate. Sempre partendo dall’attenzione alla persona, con quei modelli person-focused care, realizzati e applicati con successo in Basilicata da molti anni, i quali non solo rendono sostenibile la spesa sanitaria pubblica, ma creano benessere al paziente e socialità vera sul territorio. Questa una delle sintesi conclusive del convegno “Long- Term Care One Basilicata, (espressione che indica la piccola rivoluzione che si sta facendo strada nel sistema sanitario nazionale, per superare il vecchio concetto di cronicità), che si è svolto a Matera oggi venerdì 21 ottobre nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile. Il convegno è stato promosso da Italia Longeva, la rete di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva istituita dal Ministero della Salute, e dalla cooperativa sociale Auxilium, che oggi gestisce l’Assistenza Domiciliare Integrata in tutti i comuni della regione Basilicata, con un modello tra i più avanzati in Europa.
Per monsignor Antonio Caiazzo, arcivescovo di Matera, che ha aperto il convegno, anche il tema approfondito oggi ci richiama al fatto che abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo che guardi lontano, nel quale dare all’altro è anche ricevere in termini di accrescimento umano.
Il prof. Roberto Berbabei, geriatra del Policlinico Gemelli, ha ricordato che l’Italia è il Paese più vecchio del mondo e che il paziente di oggi è molto diverso da quello di un tempo: ha bisogno di metodiche, cultura e tecnologie ben diverse. Anche fare Assistenza Domiciliare Integrata impone competenze e mezzi di alto livello. E a concluso affermando che modernizzare le cure di lungo termine liberebbe risorse tali da far uscire il Paese dalla recessione.
Dopo l’intervento di Filippo Bubbico, viceministro degli Interni, e di Vito De Filippo sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Mecenero, amministratore delegato del Gruppo ospedaliero San Donato ha sottolineato come l’allungarsi della vita media delle persone aumenta l’incidenza delle cronicità e quindi è necessario un approccio integrato e multidisciplinare. Nell’orizzonte emerso dal convegno, infatti, la medicina ospedaliera e quella territoriale non sono più mondi separati, ma momenti della stessa cura del paziente fragile.
D’accordo anche uno dei più illustri geriatri a livello mondiale, Leocadio Rodriguez- Manas dell’Università di Madrid, che ha affermato come il problema oggi non sia vivere di più, ma vivere in maniera dignitosa. Per questo l’assistenza domiciliare può restituire qualità di vita al malato cronico. Per Rosario Altieri, presidente di alleanza delle cooperative e di AGCI, il tema del Long Term Care rappresenta una delle sfide per un movimento cooperativo moderno che vuol contribuire a costruire un mondo migliore. Angelo Chiorazzo, fondatore di Auxilium, ha ricordato che dietro al successo dell’Assistenza Domiciliare Integrata in Basilicata, regione all’avanguardia in questo servizio alla persona, ci sono politiche lungimiranti, istituzioni e aziende che hanno lavorato con competenza e desiderio di innovare. Il convegno è stato chiuso dal governatore Marcello Pittella che ha sottolineato la persona della persona che viene presa in carico nella rete di assistenza, sia quando è in fase acuta in ospedale che nelle cure di lungo termine.
“La Regione sta mettendo insieme tutte le parti del puzzle dalle acuzie alla distrettualità affinché l’uomo sia al centro nella sua globalità e nei suoi bisogni”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella a conclusione del convegno sul Long-Term Care (espressione che indica la piccola rivoluzione che si sta facendo strada nel sistema sanitario nazionale, per superare il vecchio concetto di cronicità).
L’iniziativa è stata promossa da Italia Longeva, la rete di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva istituita dal Ministero della Salute, in collaborazione con la cooperativa sociale Auxilium, che gestisce l’Assistenza Domiciliare Integrata in tutti i comuni della regione Basilicata.
“La nostra società – ha detto Pittella – evolve con una rapidità supersonica e bisogna avere una forte capacità di ascolto, oltre che di dialogo e discussione, per tenere insieme socializzazione e decisione che non sempre vanno d’accordo. Non sempre si trova il consenso quando la classe politica legge il futuro e sa anticiparlo. É un’impresa ardua risolvere e cogliere un problema. Oggi si vive di persuasione più che di percezione. Cosa quest’ultima che viene alimentata ad arte da un sistema di informazione spesso viziato. Viene alimentata più per spot e per titoli, che per verità acclarate. Per dire la verità è necessario immergersi nelle questioni concrete e riconoscere il problema degli altri. Altrimenti, si rischia di essere una somma di egoismi. Preferisco perdere consenso, ma non rinuncio ad anticipare i problemi futuri ed a proporre soluzioni”.
Il governatore lucano nell’evidenziare come oggi manchi ” la cultura dell’altro”, ha sottolineato la necessità di “mettere il cittadino al centro”. Perché solo così si “crea comunità”.
“Non si vincono le sfide con la strategia della tensione. Abbiamo bisogno di anticipare il futuro. Pur sapendo che in Basilicata 1700 persone vanno via ogni anno. Sapendo che c’è un indice di invecchiamento. Va affrontato il tema delle cure domiciliari. Ci sono micro egoismi che debbono essere superati. Stiamo provando a mettercela tutta perché il territorio sia in rete per la cura delle acuzie. Dirò sempre quello che penso, senza nascondermi e indietreggiare. Credo che si possa vincere la timidezza in questa regione. Qualcosa di buono si fa anche da noi. Purtroppo spesso vengono montate ad arte notizie negative.
Prendiamo ad esempio il caso di una giovane coppia che ha perso il proprio bambino: lì si è consumata una vergogna, per mano di chi ha volutamente strumentalizzato una tragedia personale per attaccare scelte di politica sanitaria”.
Il presidente della Regione ha orgogliosamente riferito alla platea che “la Basilicata è insieme alla Lombardia e all’Emilia- Romagna, un esempio per qualità dell’assistenza domiciliare integrata.
Questa è anche la regione che affianca il Friuli sulla capacità di digitalizzazione. Entro fine anno avremo la banda ultra larga. Proviamo ad essere competitivi ed accorciamo la forbice di uguaglianza con chi dispone da tempo di questi mezzi”.
In conclusione Pittella tornando al tema del giorno ha detto: “noi siamo nelle condizioni di fare tecno-assistenza? Credo di sì. Penso che anche grazie alle risorse del programma europeo, possiamo creare le condizioni per anticipare il futuro nelle aree interne. Soprattutto possiamo lavorare con i sindaci per creare una condizione ponte, utilizzando le risorse per dare voce alle comunità e migliorare la vita, creando una civiltà avanzata, più matura e più responsabile”.