Mirella Liuzzi, Vito Petrocelli e Giancarlo Gervasio, rispettivamente deputata, senatore e Consigliere comunale di Lavello del Movimento 5 Stelle in una nota esprime alcune valutazioni sul nuovo mega attrattore turistico, le “Terre di Aristeo”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il nuovo mega attrattore turistico, le “Terre di Aristeo”, questa volta concepito per l’area del Vulture/Alto Bradano, è l’ennesimo tentativo di spendere soldi pubblici senza ottenere ritorni economici e occupazionali per il territorio. Ma solo vantaggi per chi gestirà la realizzazione (o la pantomima) delle infrastrutture necessarie a quest’altro sperpero di denaro pubblico e di opportunità economiche.
Nel progetto, al quale hanno già aderito i comuni del Vulture/Alto Bradano, al costo di 500 euro ciascuno, tranne Melfi, Ripacandida e Ginestra (Lavello decide il giorno 28), si parla faraonicamente di 500 posti letto, di 100 mila presenze turistiche (più degli abitanti di tutto il Vulture) e dei soliti, costosi e inutili “corsi di formazione”, quelli che non formano mai nulla, ma servono a far spendere centinaia di migliaia di euro senza renderli realmente quantificabili.
È la solita storia: anziché investire nelle piccole e medie imprese, liberalizzando il mercato e lasciando fare al mercato, aiutandolo magari con norme e risorse ad hoc, ci si inventa progetti costosi e fallimentari che porteranno all’ennesima spesa di denaro collettivo che, nel caso specifico, rischiano di andare a beneficio non dell’economia della zona, ma di Saverio Carlo Lamiranda, noto factotum dai tempi della compravendita della Cirio, sempre pronto a dare una mano all’economia pantomimica della Regione.
Giusto per la cronaca, l’amico di Prodi, è attualmente indagato – insieme ai figli Aurelio e Mariangela – per bancarotta fraudolenta, con relativo sequestro di tutte le proprietà, compreso il famoso complesso turistico di Forenza. L’oasi nel deserto che anziché determinare occupazione e attrarre turisti, ha attratto la Guardia di Finanza.
Lamiranda sarà infatti l’Ad del progetto intestato alla divinità Aristeo, che per i greci era benefico di messi e vendemmie, per la Regione Basilicata sarà invece benefico di finanziamenti pubblici da far gestire a chi invece, per trascorse esperienze, dovrebbe essere tenuto lontano dalla gestione di qualsiasi cosa che si rapporti a una partecipazione pubblica.
Ai cittadini e ai Comuni del Vulture converrà riflettere bene, anche perché Lamiranda, in qualità di Ad del distretto, insieme al presidente della partecipata e a un terzo soggetto, formerà una triade che gestirà il distretto con delega praticamente su tutto il territorio. Con la possibilità, grazie all’associazione costituita con quasi tutti i Comuni del Vulture, di far svolgere un ruolo istituzionale di rappresentanza a questo indagato per bancarotta fraudolenta, che lo porterà anche a incontrare organi europei e ministeriali.