Nell’ambito del Procedimento Penale nr 621/2014 della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, nella mattinata di venerdì 28 ottobre 2016 a Fiumicino, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Matera congiuntamente a quello del Servizio Centrale Operativo (S.C.O) della Polizia di Stato e con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale Polizia (S.C.l.P. – Interpol) e della di Polizia di Frontiera Aerea dell’Aeroporto di Fiumicino, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Potenza a carico del latitante Valente Raffaele, nato a Benevento il 04/06/1971 oggi estradato dagli Stati Uniti d’America componente del sodalizio criminoso disarticolato con la nota operazione di polizia giudiziaria denominata “Underboss”: gli sono stati contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata a tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione per delinquere di stampo mafioso e violazione normativa su stupefacenti.
Contestualmente all’indagato verrà anche notificata, da parte del personale della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Reggio Calabria e dallo stesso Servizio Centrale Operativo (S.C.O.), un’altra Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria per i fatti reato emersi nell’indagine culminata con l’operazione “New Bridge”.
L’indagato, personaggio affiliato a “Cosa Nostra” americana, ha mantenuto legami forti con la criminalità campana risultati determinanti all’atto di fornire appoggi logistici all’Underboss della famiglia mafiosa italoamericana “Gambino”: Francesco “Ciccio” Palmeri.
La figura di Valente, come quella di Palmeri, emergeva fin dal principio dell’inchiesta quando, nell’ambito di un’indagine internazionale coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e dall’Eastern District di New York, venivano intercettate una serie di sue conversazioni telefoniche con alcuni indagati di quel procedimento. Di seguito Palmeri, per porre in essere la richiesta estorsiva nei confronti di un noto imprenditore materano, si affidava ai servizi di un pericoloso gruppo di malviventi campani con influenti proiezioni criminali anche New York City, capeggiato proprio da Valente, risiedente da anni negli Stati Uniti.
Egli, infatti, risultava pienamente organico a quell’associazione, mostrandosi spesso tra gli attori principali dei loro propositi delinquenziali tra cui, appunto, il tentativo di estorsione nei confronti dell’imprenditore lucano.
A tal proposito Valente, contribuiva fattivamente all’organizzazione e messa in opera delle azioni delittuose oggetto d’indagine arrivando ad accompagnare l’Underboss nei suoi “viaggi” a Matera, passaggi fondamentali del disegno criminoso.
Come si ricorderà, l’indagine in parola s’avviava a seguito di quanto comunicato dai collaterali organismi investigativi statunitensi i quali riportavano che “Ciccio l’americano” [Palmeri Francesco] veniva inviato in Italia dalla famiglia mafiosa “Gambino” di New York al fine di intimorire gravemente un imprenditore materano ed indurlo, cosi, a sborsare €1.000.000 a titolo di interessi per un vecchio prestito personale concessogli anni prima. Per realizzare tali propositi, quindi Palmeri si affidava alle prestazioni d’opera di un pericoloso gruppo di malviventi campani, capeggiati da Valente, con influenti proiezioni anche a New York per il tramite del loro leader, risiedente ormai da anni a Brooklyn. L’indagine in argomento si è conclusa, come detto, con l’emissione di provvedimenti cautelari in carcere a carico di 8 degli indagati eseguiti in Basilicata, Campania, Sicilia, Lombardia e Stati Uniti d’America, con l’operazione di Polizia denominata appunto, “Underboss” che oggi, con l’estradizione anche di ValenteE, l’ennesimo prestigioso risultato per la Giustizia italiana.