Risonanza magnetica aperta, raggi ed altri esami in tempi rapidi, in sintonia con l’urgenza di diagnosi e accertamenti, e a tariffe agevolate: è la sfida che la specialistica ambulatoriale accreditata lucana muove al “pubblico”.
Sanità Futura – che ha già lanciato un “tariffario etico” per permettere ai non residenti in Basilicata l’accesso alle prestazioni convenzionate anche senza ricetta allo stesso costo del ticket previsto dal Servizio Sanitario Nazionale – ne precisa gli elementi. La convenienza per gli utenti non intacca gli standard qualitativi perché – si legge in una nota dell’associazione delle strutture sanitarie private accreditate – almeno noi non sprechiamo soldi, utilizziamo al meglio attrezzature e personale, razionalizziamo sempre con la massima professionalità. Alcuni esempi sono già nel “tariffario etico” che si applica a Melfi (Polimedica): tutte le visite specialistiche: € 20,66. Tutte le visite specialistiche di controllo: 12,91; visita + Ecg + Ecocolordoppler cardiaco €50,00; Ecografia addome completo €35,00; Ecografia della tiroide €28,41; Visita pneumologica + spirometria €50,00; Elettrocardiogramma €11,62; Visita + ecografia ginecologica €50,00.
L’obiettivo centrale è non ledere il diritto alla scelta a chi affidare la propria salute che secondo la parola d’ordine adottata “caringpeople” (attenti ai bisogni dei cittadini) – spiega Sanità Futura -è un diritto da difendere a denti stretti perché i pazienti non sono un numero.
La sfida non si ferma alle tariffe e prosegue attraverso l’impiego delle nuove tecnologie informatiche. L’esempio più significativo è whatsap per l’invio periodico agli utenti di notizie sulla salute, sulle prestazioni e i servizi disponibili presso le strutture associate. Un primo esperimento, da estendere successivamente, parte da Polimedica Melfi dove l’impiego degli strumenti e delle tecnologie informatiche non comincia oggi. Qui siamo ad un passaggio successivo al “Prenota salute Evo”, l’evoluzione del progetto pilota di prenotazione semplificata di Sanità Futura, già sperimentato negli anni passati nel Vulture-Alto Bradano, con il ricorso alla rivendita di tabacchi per la prenotazione di visite, esami e prestazioni, che darà il via ad una nuova epoca in cui prenotare e dialogare con le strutture sanitarie diverrà ancora più semplice. E sempre a Melfi è vicino al traguardo il progetto Villaggio salute, una mega struttura che raccoglierà una serie di attività di servizi per la salute, dal poliambulatorio all’ottico, alla parafarmacia, alla palestra e centro fitness, per trovare tutto in un unico luogo.
Sanità Futura – sottolinea il presidente Michele Cataldi – sta cercando di riconfigurarsi sull’onda delle possibilità aperte dalle nuove tecnologie dell’informazione e di utilizzare al meglio i nuovi mezzi di comunicazione per instaurare un rapporto trasparente e costruttivo con i pazienti e il territorio. Crediamo fermamente alla necessità di evolverci ed essere protagonisti del cambiamento innescato dalle nuove modalità di diffusione e fruizione delle informazioni. Il fine è quello di offrire un servizio più puntuale alla sua utenza e di rendere l’esperienza sanitaria maggiormente “userfrendly”.
L’informatica nella sanità – sottolineato ancora Cataldi – garantisce continuità assistenziale, centralità del paziente, trasparenza negli atti amministrativi e sanitari, un risparmio consistente. Si pensi che solo co la prenotazione on line, secondo uno studio realizzato da Sanità Futura, è possibile risparmiare complessivamente 160 milioni di euro; 370 milioni di euro si otterrebbero grazie alla consegna dei referti via web; 1 miliardo 370 milioni per risparmi di tempo in attività mediche ed infermieristiche grazie all’introduzione della cartella clinica elettronica; 860 milioni grazie alla dematerializzazione dei referti e delle immagini. Adesso con le nuove tecnologie oltre a soddisfare i bisogni burocratici, l’informatica ha dato un grande supporto alla diagnosi e alla gestione della terapia.
Partner dell’iniziativa è la società cooperativa sociale “Più salute”, nata come società per il service di attrezzature sanitarie e informatiche a imprese e privati, ha colto la trasformazione in atto e si sta sempre più evolvendo verso lo sviluppo di servizi informatici avanzati rivolti al settore sanitario partendo dalla considerazione che a conquistare i ‘dottori di famiglia’ nell’ultimo anno è stato soprattutto WhatsApp, utilizzato da un medico di medicina generale su due. Lo evidenzia la ricerca svolta dall’Osservatorio innovazione digitale in sanità del Politecnico di Milano, in collaborazione con Fimmg: oltre a email (utilizzata 83% dei medici) e sms (70%), il 53% dei medici di base utilizza WhatsApp (+33% rispetto al 2015). Questo soprattutto perché la chat “consente uno scambio efficace di dati, immagini e informazioni, permettendo di evitare una visita”. Emerge dunque un sempre maggiore avvicinamento dei cittadini ai servizi digitali per interagire con le strutture sanitarie e con i medici, con benefici rilevanti in termini di costi e qualità del servizio.