“E’ venuto il tempo di rompere ogni indugio e parlare apertamente e pubblicamente con la città, uscendo dal meccanismo logorante delle mediazioni politiche.
Così il sindaco esordisce replicando alle accuse mosse in un comunicato stampa da “Matera capitale”.
“Impugnando il dialogo continuo e diretto con i cittadini, supereremo – prosegue il sindaco – la retorica dei veti e delle interminabili riunioni”.
Rispetto alle valutazioni sulla nomina del vicesindaco, il sindaco prosegue: “Devo contestare le affermazioni su ‘indebite pressioni’ e su un presunto ‘obolo’ compensativi, frutto di equivoche dietrologie interessate e strumentali. Il veto al vice sindaco, d’altronde, non è questa una indebita pressione?”.
Il riferimento di “Matera Capitale” a recinti opachi e ambigui, per il sindaco non ha ragione d’essere. “La forza rivoluzionaria di questa esperienza – spiega – era, è e sarà quella di non sostituire un recinto ad un altro, men che meno di costruirne uno ex novo, per ridare un ruolo a qualcuno che era stato espulso da recinti precedenti.
La vera sfida – prosegue il sindaco – al contrario, era e rimane quella di eliminare ogni recinto per conseguire le sfide della città. E’ proprio la logica del recinto che va respinta per costruire un’alleanza ampia con le parti migliori della città che proprio la logica dei veti e dei ricatti ha tenuto da sempre ai margini.
Si predica bene e si razzola male – precisa ancora il sindaco – nella nota diffusa, si invoca, infatti, lo spirito che portò alla vittoria elettorale ma poi si chiede di fatto il posto di comando, di gestione e il diritto di veto e di golden share sull’intera e variegata maggioranza.
Su un punto, in particolare, condivido le parole utilizzate dai consiglieri Vizziello e Cotugno nel lunghissimo, confuso e contradittorio comunicato ovvero: ‘Le valutazioni e le decisioni spettano al sindaco” e “In entrambi i casi occorre una ripartenza’.
Si tratta di passaggi che rappresentano un punto fermo dell’azione di questa amministrazione; appare abbastanza paradossale il fatto che un assessore e un professionista quale il dott. Eustachio Quintano sia idoneo a ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio ma , poiché non soddisfa i requisiti politici di Matera Capitale, non viene ritenuto altrettanto adatto a ricoprire la funzione di vice Sindaco.
La difficoltà oggettiva, la sfida che dal primo giorno si è posta davanti a noi tutti era quella di riuscire a trasformare una composita e variegata maggioranza – dice ancora il sindaco – in un’alleanza programmatica e di governo. Constato mio malgrado che la parcellizzazione e la logica del curare l’orticello elettorale emerge chiaramente dalla nota con cui Matera Capitale interdice di fatto al sindaco la legittima facoltà di poter indicare all’interno dei componenti della giunta (sui quali anche Matera Capitale ha dato il suo assenso dal momento che ha accettato di entrarne a far parte), cercando di appropriarsi di prerogative istituzionali che sono solo in capo al sindaco ma anche di esercitare un esclusivo veto politico che non trova né giustificazioni né ragione, se vengono poste da una delle componenti civiche che ha rappresentato elettoralmente la 4° lista della coalizione di maggioranza in termini di consenso.
Più che un comunicato legittimo di una componente essenziale e costitutiva dell’alleanza di governo cittadino – conclude il sindaco – duole invece constatare che dai toni usati sembra piuttosto un comunicato redatto da una forza politica che sembra essere stata coerentemente all’opposizione del governo cittadino e non all’interno dell’esecutivo”.
L’assessore Marilena Antonicelli e i consiglieri comunali Saverio Vizziello e Angelo Cotugno della lista civica Matera Capitale hanno inviato un breve commento alla nota del Sindaco De Ruggieri che riportiamo di seguito.
Per lo stile e il linguaggio dubitiamo che il comunicato diffuso sia Di Raffaello De Ruggieri.
Comunque, se alle questioni serie poste da noi, ma anche da altri gruppi, intende rispondere con argomenti approssimativi e rozza propaganda (e tanta ingratitudine), libero di farlo.
Non rende un buon sevizio alla sua immagine e alla città (e conferma inquietanti condizionamenti).
Ritrovi serenità, lucidità e autonomia. Quelle che aveva nel 2015.
Marilena Antonicelli, Saverio Vizziello e Angelo Cotugno
Ma ancora… non se ne può più, dimettiti!
Matera capitale, Cotugno, Sant…….o, amichetti vari, non avete ottenuto ed ora vi lamentate? Queste sono le persone che invece di pretendere dovrebbero sparire dalla città. Una volta tanto bravo sindaco per la risposta
Ma il Sindaco si rende conto di quello che dice? Bisogna evitare di fare “recinti”. Intanto il “recinto” se l’è fatto lui con nomine di componenti uno staff che costa l’ira di Dio; crede di essere il “proprietario” dell’Amministrazione Comunale; non si consulta con nessuno per la nomina dei componenti della Giunta. Di “segnali” ne ha avuto più di uno ma come si dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Evidentemente, vuole arrivare a far compiere un altro proverbio che dice: chi è causa del proprio male, pianga se stesso.
nino silecchia
Credo che la scelta di un ruolo importante come il vicesindaco, legittimamente su proposta del Sindaco, debba poi essere condivisa dall’intera maggioranza. Per cui ritengo legittime le doglianze della lista Matera Capitale.
quanto poi ai recinti, credo che un uomo esperto come il Sindaco, fosse consapevole in quale situazione si stava andando a ficcare, considerato che alla fine è l’espressione di ben 9 diversi orientamenti politici, praticamente un guazzabuglio. Di conseguenza doveva immaginare che di recinti che n’erano e ce ne sono diversi.
L’unico modo per uscirne, e su questo credo che abbia ragione il Sindaco, è quello di coinvolgere la città, le forze attive che muovono la vita cittadina. Per far ciò però, occorrono i fatti. Si è parlato e si sta parlando troppo, senza alcun risultato concreto. La città è ancora senza teatro, le vie di comunicazione sono sempre in uno stato pietoso, non si è preso di petto la questione Ferrovia, nè la strada Matera Ferrandina via Miglionico, Basentana. Nessuna parola nei riguardi della Regione per far sentire la voce di Matera. Esiste solo Potenza, Potenza e ancora Potenza. Nessuna parola contro gli scippi che il governatore sta facendo a favore di una sola provincia. Sono queste le cose che la città aspetta, e se non c’è stata una reazione dei nostri politici locali, del Sindaco, degli amministratori in questo momento particolare che la città è chiamata a vivere, siamo veramente alla frutta. La città e i cittadini con cui il Sindaco vuole apertamente e pubblicamente parlare, vuole vedere i fatti concreti su questi e su tanti altri problemi, come ad esempio, ancora, il decoro della città, delle periferie.
Se non si riescono a fare ora queste cose, quando?
La posizione del vice-sindaco vale come e quanto il due di coppe,a me sembra solo un problema di spartizione di poltrone,nulla a che fare con gli interessi della citta’,se costoro hanno veramente le pa…lle,si devono dimettere da consiglieri e rimettere tutto nelle mani dei cittadini…….!!!!!!!!!!!!!!!