Con una nota inviata dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, si comunica l’archiviazione della segnalazione che “Matera Convention Bureau” aveva in viato in merito a casi di inconferibilità dei componenti del “Comitato promotore di coordinamento”.
Nella nota articolata che prende in considerazioni tutti i casi segnalati dalla società (che riguardano in particolare la figura di Angelo Tortorelli nella sua qualità di vicepresidente del Cda della Fondazione Matera-Basilicata 2019, di Presidente della Camera di Commercio e di Presidente del Consiglio comunale) e, singolarmente se ne comunica l’esclusione della preseunta incompatibilità/inconferibilità segnalata.
La decisione conferma, spiegano dall’amministrazione comunale, la legittimità dell’operato del Comune.
La delibera dell’Anac verrà inviata anche al Tar di Basilicata dove pende un ricorso contro le deliberazioni adottate dalla giunta, di nomina del Comitato di coordinamento nonché di indirizzo al dirigente sull’avviso per le manifestazioni di Natale ed infine contro l’avviso stesso.
In quanto, in particolare alla costituzione del Comitato promotore di coordinamento, l’Autorità anticorruzione, valutati tutti gli elementi contenuti nella segnalazione conclude che “Si può escludere il configurarsi di alcuna ipotesi sia in provenienza che in destinazione, per i soggetti nominati all’interno del Comitato Promotore di Coordinamento”.
Sulla inconferibilità della carica di Presidente del Consigtlio comunale, a soggetto proveniente dalla carica di Presidente della Camera di Commercio, l’Autorità precisa ancora: “Si può escludere la configurazione di qualunque fattispecie di inconferibilità ai sensi del d.lgs.39/2013, in quanto nel decreto in oggetto non è mai previsto che la provenienza da ente pubblico possa essere causa di inconferibilità”.
In merito alla segnalazione inviata e relativa alla inconferibilità della carica di vicepresidente del Cda della Fondazione a soggetto proveniente dalla carica di Presidente della Camera di Commercio, L’autorità Nazionale Anticorruzione ribadisce che non possa esistere “Alcuna inconferibilità nel caso in oggetto, in quanto il d.lgs 39/2013 non contempla, in alcun caso, la provenienza da ente pubblico come causa di inconferibilità”.
Sulla inconferibilità della carica di vicepresidente del Cda della Fondazione a soggetto proveniente dalla carica di Presidente del consiglio comunale, l’articolata valutazione conclude che essendo la Fondazione un negozio giuridico a struttura aperta vanno tenuti in considerazione il modulo organizzativo della Fondazione e la atipicità della stessa per cui “Nel caso di specie, però, l’incarico di componente del Cda non soddisfa il requisito perché mancano le deleghe gestionali”.
In quanto alla incompatibilità tra l’incarico di presidente della Camera di Commercio e la carica di presidente del consiglio comunale, si legge infine: “Il suddetto presidente non ha deleghe gestionali dirette, mancando quindi un requisito necessario per la configurazione dell’incompatibilità ex art. 11 comma 3d.lgs 29/2013” .
Nov 03