Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, proposta dai consiglieri componenti dell’ufficio di Presidenza (Mollica, Castelluccio, Rosa e Spada) e sottoscritta anche dai consiglieri Romaniello, Lacorazza, Bradascio, Pace e Giuzio in relazione ai titoli tossici di Veneto Banca.
Con il documento si dà mandato alla Presidenza del Consiglio regionale “di attivarsi, congiuntamente ai presidenti delle Assemblee legislative delle altre Regioni coinvolte ed interessate, affinché nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome venga approvata una mozione da presentare al Governo della Repubblica per richiedere una soluzione trasversale a tutele dei consumatori coinvolti ed un piano di tutela che eviti il ripetersi di tali drammi socio economici”.
La mozione, inoltre, impegna la Giunta regionale a “verificare con i propri uffici e operando di concerto con le associazioni dei consumatori, la possibilità di predisporre azioni e sostegni al fine di salvaguardare la tenuta del tessuto economico sociale lucano; ad attivarsi presso il Governo della Repubblica nel caso di azioni di arbitrato conseguenti ad eventuali situazioni di non corretta gestione accertate dalle autorità competenti, anche sollecitando la promozione dell’attivazione di un protocollo di Conciliazione paritetica, coinvolgendo anche le Associazioni di consumatori; a predisporre iniziative da avviare nell’azione di tutela, aiuto e sostegno materiale ed immateriale di quei cittadini e piccoli risparmiatori che si trovassero in condizioni economiche e sociali di indigenza provocate dal dissesto delle banche coinvolte, anche attraverso la costituzione, con opportuni strumenti giuridici, di un fondo a sostegno degli stessi”. Con la mozione si chiede, altresì, l’impegno della Giunta regionale “a deliberare la richiesta di costituzione di parte civile, ove ricorrano le condizioni previste dall’ordinamento, negli eventuali processi a tutela dei risparmiatori e della comunità lucana, lesa nel diritto costituzionalmente garantito al risparmio, ex articolo 47 della Costituzione; a sollecitare l’approvazione del disegno di legge d’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che accerti le responsabilità relative alle crisi delle banche, poiché è legittimo chiedersi se, a fronte dei tanti casi eclatanti, il sistema di vigilanza abbia denunciato difetti di funzionamento; a prevedere un fondo a sostegno dei risparmiatori che si trovino in condizioni economiche e sociali di indigenza provocate da tali vicende da erogare attraverso le Associazioni di Consumatori”.
“La situazione generata dai titoli tossici di Veneto Banca – si legge nel documento – ha avuto ripercussioni gravi anche sui piccoli risparmiatori ed investitori lucani, coinvolti nella questione a seguito della collocazione di tali titoli sul nostro territorio ad opera di Bancapulia e lesi nel diritto costituzionalmente garantito al risparmio, ex articolo 47 della Costituzione. La dimensione del fenomeno ha assunto una rilevanza significativa per l’economia del nostro territorio, considerato che secondo le stime effettuate dalle associazioni dei consumatori la somma che riguarderebbe i cittadini lucani si aggira intorno ai 46 milioni di euro”.