Edilizia scolastica, si a mozione Napoli – Castelluccio. Con il documento si impegna il governo regionale a predisporre “un piano di ristrutturazione, prevenzione e riduzione del rischio connesso ad eventi sismici che consenta la messa in sicurezza del patrimonio di edilizia scolastica”.
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione di iniziativa dei consiglieri Michele Napoli e Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) che impegna il governo regionale a predisporre a “predisporre un piano di ristrutturazione, prevenzione e riduzione del rischio connesso ad eventi sismici che, previa individuazione di tutte le risorse disponibili a tale scopo finalizzate, consenta la messa in sicurezza del patrimonio di edilizia scolastica e consenta l’attribuzione a ciascun edificio scolastico di apposita certificazione antisismica”.
Con la mozione si impegna, altresì, il Governo regionalead“indire una ‘Conferenza di Servizi preliminare’ che acquisisca le determinazioni concernenti il Piano di tutti gli enti e amministrazioni a diverso titolo coinvolti nel procedimento di attuazione del piano stesso, al fine di semplificare e ridurre i tempi di realizzazione delle opere previste dal piano stesso”.
“Ben il 33,5 per cento delle scuole lucane, a fronte del 4,9 per cento della media nazionale – viene sottolineato nel documento – è ubicato in zona a rischio sismico 1 e il 53,6 per cento in zona a rischio sismico 2, a fronte del 24,1 per cento della media nazionale”.
L’impegno della Giunta regionale viene sollecitato anche affinché “si promuova il rilascio da parte degli uffici competenti di una apposita certificazione antisismica degli edifici scolastici che attesti l’adeguamento strutturale degli stessi e che sia periodicamente aggiornato per effetto degli opportuni controlli da parte dell’Ufficio tecnico di coordinamento regionale per la sicurezza nelle istituzioni scolastiche e si impegnino nella realizzazione del piano di prevenzione e ristrutturazione le risorse del Piano di Azione e Coesione destinate alla Regione Basilicata”.
“Basilicata 2019, Lucani 4.0”, si a mozione Lacorazza
Con il documento si impegna la Giunta regionale a predisporre un Piano strategico per intercettare opportunità e finanziamenti previsti dal Governo con il Piano “Industria 4.0”
“Digitalizzazione dell’industria europea – Cogliere appieno i vantaggi di un mercato unico digitale”, è il titolo di una comunicazione dell’Unione europea che prevede un pacchetto di misure volte a rafforzare l’industria e l’innovazione per il mercato unico digitale attraverso progetti che aiutino l’industria europea, le piccole e medie imprese, i ricercatori e le istituzioni pubbliche a trarre il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie. In Italia non c’è ancora un programma organico in tal senso, ma è stato presentato di recente il Piano nazionale denominato “Industria 4.0”, che prevede lo stanziamento di 13 miliardi per “attivare investimenti innovativi con incentivi fiscali”.
Alla luce di queste iniziative, su proposta del consigliere Piero Lacorazza (Pd), l’Assemblea ha approvato all’unanimità una mozione con la quale si chiede al presidente della Giunta regionale “di presentare entro 90 giorni alle relative Commissioni consiliari, ed eventualmente di discuterne in una apposita seduta del Consiglio regionale, un Piano Strategico ‘Basilicata 2019, Lucani 4.0’ ed a valutare se tale piano, così come accaduto in altre Regioni, dovrà essere accompagnato da un’iniziativa legislativa che adegui, attualizzi ed innovi il contesto normativo che trasversalmente riguarda il comparto delle attività produttive”.
Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Lacorazza e Cifarelli (Pd), Napoli (Pdl-Fi), Romaniello (Gm), Rosa (Lb-Fdi) e l’assessore alle Infrastrutture Benedetto.
Volontari motociclisti soccorritori, approvata mozione Rosa
“Stipulare un protocollo d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato, la Fmi e le associazioni di protezione civile regionale per l’inserimento, nelle attività di prevenzione e gestione delle emergenze, di gruppi di ‘motociclisti soccorritori’”
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, all’unanimità una mozione proposta dal capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa relativa ai volontari motociclisti soccorritori nell’ambito dell’attività regionale di protezione civile.
Con il documento si impegna la Giunta regionale “al fine di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi, a stipulare un protocollo d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato, la Fmi (Federazione motociclistica italiana) e le associazioni di protezione civile regionale per l’inserimento, nelle attività di prevenzione e gestione delle emergenze, di gruppi o unità di ‘motociclisti soccorritori’, coordinati da un istruttore Igast oppure Igf della Fmi regolarmente iscritto all’albo e che siano dotati di motociclo di proprietà con gps e tessera Fmi che garantisce l’esperienza nella disciplina dell’enduro”.
Con la mozione si impegna, altresì, la Giunta regionale “a promuovere offerta formativa, in collaborazione con la Fmi, per gli aspiranti ‘soccorritori’ che rilasci: attestato Blsd (Basic Life SupportDefibrillation); attestato Ptc. (Prehospital Trauma Care); a dotare i predetti ‘motociclisti soccorritori’ di un kit di primo soccorso, di un defibrillatore portatile e di un ricetrasmettitore Fm portatile 144 Mhz”.
Con la mozione si sottolinea che “la Regione Basilicata è uno dei territori più fragili della penisola italiana, soggetta ad un alto rischio sismico, di dissesto idrogeologico e di calamità naturali quali alluvioni”. Si evidenzia, inoltre che “l’esperienza del sisma nel Centro Italia ha fatto emergere quale best practice la partecipazione, nell’ambito della macchina della protezione civile, del ‘motociclista soccorritore’ quale figura professionale di supporto nel primo soccorso, in attesa degli operatori medici e nell’approvvigionamento di beni di prima necessità nelle aree isolate o comunque difficilmente raggiungibili con automezzi nelle prime ore successive al terremoto; il ‘motociclista soccorritore’ quale profondo conoscitore della realtà territoriale e quale figura altamente esperta nella disciplina dell’enduro e formata negli interventi di primo soccorso, è utilizzato, in realtà internazionali, oltre che per il primo soccorso, affiancando così gli operatori sanitari, anche nella ricerca di persone disperse e nella tutela ambientale e del territorio, in occasioni di calamità naturali, frane, sismi ed alluvioni in zone isolate, difficilmente percorribili con automezzi (ad es. in territorio boschivo)”.