Sono sempre l’agricoltura, l’alimentare e il turismo, con l’apporto determinante che viene dalla provincia di Matera, a consentire la “ripresina” dell’economia lucana registrata dalla Banca d’Italia con il suo rapporto. E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale, Paolo Castelluccio.
Tra i dati più significativi – precisa Castelluccio – l’export dei prodotti agricoli che al primo semestre 2016 tocca quota 23,4 milioni di euro con un incremento del 16,1% rispetto ai primi sei mesi 2015; gli occupati in agricoltura che crescono del 16,9%. Più modesto invece l’aumento degli occupati nei comparti turistici e del commercio con il più 3,6%, mentre – aggiunge il vice presidente del Consiglio Regionale – la flessione dell’export dei prodotti alimentari (- 5,5%),con un giro di affari vicino ai 16 milioni di euro, deve far riflettere per individuarne le cause e le contromisure.
Le indicazioni del Rapporto credo siano molto chiare: se l’economia lucana non vuole essere “automotive dipendente” e quindi puntare solo sulla Fca di Melfi – dice Castelluccio – dobbiamo rilanciare quei comparti che, soprattutto nel Metapontino e nel Materano, hanno il più alto potenziale di crescita. Nel turismo ad esempio Bankitalia segnala che è proseguito il buon andamento del comparto turistico regionale: secondo i risultatiprovvisori di un’indagine condotta dall’Agenzia di Promozione Turistica della Basilicata su un campione di strutture ricettive rappresentative di oltre unterzo delle presenze turistiche, nei primi nove mesi dell’anno il numero dei pernottamentiè cresciuto del 4,8 per cento, un ritmo comunque inferiore rispetto allo scorso anno.Ma l’espansione si è concentrata nella provincia di Matera, sostenuta soprattutto daiflussi registrati nelle località della costa metapontina che ha chiuso – continua Castelluccio – una brillante stagione estiva.
Sulle difficoltà dell’alimentare – afferma il vice presidente del Consiglio Regionale – sarebbe il caso di fare il punto sul Distretto Agroalimentare del Metapontino, come quello del Vulture, per capire cosa si può e si deve fare di più e meglio per promuovere l’export.
Sono dunque questi i segnali che – conclude – ci auguriamo il Governo Regionale colga e recepisca con adeguate ed efficaci misure in primo luogo di programmazione della spesa comunitaria nel prossimo sessennio.
Nov 09
Questi sono segnali che vengono elaborati da Bankitalia o l’ISTAT che puntualmente vengono solo citati dal TG3 Potenza e poi passano nel cestino dell’indifferenziato. Invece di creare una attenta programmazione dalle “vocazioni” economiche territoriali, si pensa a fare altro e, quello che viene fatto deve avere un tornaconto elettorale. Altrimenti, non si spiega il fatto che la Regione Basilicata “ricca” di risorse naturali che vanno dall’acqua; petrolio; prodotti alimentari; turismo; territorio, si trova ad essere la regione più povera d’Italia. Questo, purtroppo, accade in tutti i settori che vanno dalla Scuola; Sanità; infrastrutture e quant’altro potrebbe essere di sostegno a questi settori. La gente se ne va. La Regione si sta impoverendo non solo economicamente ma, di “idee” per la massa di giovani che scappano via perché non vedono alternative. E’ diventato come il classico cane che vuole mordersi la coda. Le programmazioni (per modo di dire) avvengono lanciando la monetina in aria e vedere se esce “testa” o “croce”. In questa generale confusione ogni settore amministrato dal Pubblico è sotto inchiesta per motivi vari che non sto qui ad elencare. Per tutto questo è il popolo che sbaglia? Sono le piccole aziende a non tenere i “ritmi”? E’ il turismo che non attrae più? Datevi una risposta a queste domande e “forse” capirete gli errori gravi che state commettendo. Un esempio per tutti: vi state intestardendo a “volere” Potenza Città turistica. I risultati li vedrete dopo alcuni giorni dopo ‘l’evento di fine anno “scippato” a Matera. Finito lo spettacolo, Potenza rimarrà quella che era prima con la differenza che dovrà pulire i resti del dopo spettacolo e, non sapere dove smaltirli perché non è ancora partito al 100% il programma di smaltimento differenziato.
nino silecchia