Il talento e la vena d’artista sono importanti, ma valgono nulla se non accompagnati da lavoro, dedizione, sacrificio, impegno, costanza. Tra risate e leggerezza (apparente) è questo il bellissimo messaggio che il duo nato sulle sceneggiature di “Topolino” ha regalato mercoledì mattina ai ragazzi del Liceo Artistico Carlo Levi di Matera.
Un’assemblea d’Istituto in cui i docenti e la Preside del liceo, Patrizia Di Franco, hanno creduto da subito, al punto da organizzare in pochi giorni con l’ ausilio della Libreria Di Giulio una mattinata dedicata al fumetto introdotta da un ex allievo dello stesso Liceo, Danilo Barbarinaldi, oggi fumettista, pittore, grafico e cartapestaio del Carro della Bruna e poi animata con brio e sapienza dai due attesissimi ospiti.
E proprio Barbarinaldi ha costruito un excursus della storia del fumetto, attraverso immagini e una simpatia che ha coinvolto da subito la platea del cinema Kennedy gremita da oltre duecento ragazzi, per raccontare quanto questo genere che coniuga l ‘arte figurativa alla scrittura è diventato nei decenni un genere letterario dalla tale dignità da meritare premi come il Pulitzer negli USA (Art Spiegelman) e la finale dello strega in Italia (GIPI), solo per citarne un paio, fino a arrivare ai milioni di visitatori ogni giorno del canale “youtube” con le strisce di Sio.
Accolti da un boato dei ragazzi tra i quali soprattutto Sio gode di una popolarità straordinaria, il gioco tra i due sul palco è da subito un rimpallo continuo di battute e giochi di parole, accompagnati dalla proiezione in diretta della penna di Sio che crea i disegni, un dialogo serrato e avvincente che richiama l ‘impianto del libro che affianca pagina scritta e fumetto, sorretti da una”sceneggiatura invisibile” e non nati uno sull’altro ma uno accanto all’altro, in una simbiosi straordinaria tra sceneggiatura, testo e disegni. Il meccanismo dell’equivoco linguistico costruisce situazioni paradossali e divertentissime e i ragazzi da subito si sentono coinvolti da un gioco che da essere a due diventa partecipativo e coinvolgente, con un andirivieni sul palco che li invita a domande sul coraggio, sul lavoro, sul futuro.
E da scanzonati, tra gag e sorrisi degne di un duo di cabaret, Tito Faraci e Sio scaldano i ragazzi raccontando come la fama e il successo nel lavoro si raggiungono perseverando nel lavorare sulle proprie competenze, sulle passioni, tanto dodici ore al giorno, perchè la qualità che paga e dà risultati è frutto di studio, perseveranza, Non è sul colpo di fortuna che si deve puntare la propria vita ma sull’applicazione, l’impegno, le prove continue, la dedizione al lavoro dal quale poi affiora l’autenticità del proprio stile e della propria originalità. Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri è una operazione buffa e lieve in cui tra le righe e i disegni e i fraintendimenti del linguaggio tecnico della sceneggiatura si disvela il meccanismo della genesi del fumetto, Tito Faraci e Sio con leggerezza e rapidità Calviniana rivelano la vera essenza, a detta loro, della realizzazione dei propri sogni: solo da tanto lavoro possono nascere scelte vincenti. Che serviranno non necessariamente a far vita da nababbi, ma a “poter serenamente pagare il mutuo”.
E tra quei sogni, anche quello di un giovane disabile felice di aver potuto conoscere i propri beniamini o quello di una fanciulla vedersi disegnato da Sio un “gatto cane”: due tra gli infiniti momenti di un dopo assemblea finale generosissimo da parte dei due autori fatta di selfie, autografi animati da disegni che hanno aggiunto pagine personali ai tanti libri sventolati dai ragazzi, creazioni estemporanee su diari, brandelli di carta e magliette di Scottecs, oltre che scambi e doni (persino un ritratto allo stesso Sio) tra piccoli e grandi artisti.
Un momento importante di crescita e stimolo per i ragazzi del Liceo Artistico in una città come Matera dove il fumetto ha una sua tradizione già preziosa grazie a nomi come Giuseppe Palumbo (amico e compagno di lavoro di Tito Faraci) e Pino Oliva, oltre a altri tra cui tanti giovani emergenti proprio come Barbarinaldi, emozionatissimo e efficace coordinatore della mattinata.
Stregati dalla visione di Matera della prima volta hanno promesso di tornare, magari con un cane ancora più alto…e strisce dal profilo dei Sassi.
La fotogallery dell’incontro a Matera con Sio e Farace (foto www.SassiLive.it)