Le indicazioni che vengono dal Rapporto Svimez su “Matera 2019” con l’esempio più che significativo – se si investisse in cultura al Sud quanto già avviene nel Centro-Nord, l’occupazione crescerebbe, in tutte le regioni meridionali, di circa 200 mila unità, di cui 90 mila laureati – ci devono stimolare ad alzare la qualità dell’iniziativa politico-istituzionale perché le potenzialità di “Matera 2019” vanno ben oltre i confini della città, riguardando l’intera regione ed una più ampia area del Sud. E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio per il quale al tavolo permanente a cui sta lavorando il Ministro Franceschini la Regionedeve arrivare con idee ben chiare. Per questo il lavoro incalzante dell’on. Cosimo Latronico, a 360 gradi, nel senso di inglobare le questioni infrastrutturali, ha bisogno di una sponda di sostegno anche in Consiglio Regionale per accelerare i tempi del Governo e perché finalmente al tavolo permanente siano prioritariamente precisati tempi di progettazione e risorsefinanziarie.
E’ laSvimez nel capitolo del Rapporto dedicato a Matera – evidenzia Castelluccio – a rilevare che è necessaria un’ iniezione di fiducia, supportata da precise e coerenti politiche pubbliche nazionali e locali, per rilanciare il processo di sviluppo regionale, per rendere il territorio maggiormente attrattivo all’insediamento di nuove attività produttive, coltivando le potenziali ricadute intersettoriali e che per l’allargamento delle potenzialità di questo percorso all’intera area regionale, acquista un valore decisivo lo sviluppo infrastrutturale e l’accessibilità del territorio. Il nodo centrale pertanto – dice il vice presidente del Consiglio Regionale – resta quello delle risorse che sulla “carta” sono significative e trovano riferimenti nell’ambito del c.d. Masterplan per il Mezzogiorno, il Patto per lo sviluppo della Basilicata tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Basilicata, come nel programma di Matera 2019, ancora nella Legge di Stabilità 2016 e nello specifico programma del MiBACT, principalmente finalizzati alla rigenerazione urbana e alle attività di carattere turistico, culturale e creativo. Va pertanto raccolta la sfida rilanciata da Svimez: creare le condizioni per far diventare l’appuntamento di Matera 2019 un vero e proprio catalizzatore per la rigenerazione economica e culturale di un territorio, e così attrarre investimenti connessi anche ad altri settori, direttamente o indirettamente collegati a quello culturale, ma anche, più in generale, industriali o dei servizi avanzati. Matera 2019 può essere un tassello importante della costruzione di una capacità aggregativa delle varie istituzioni presenti sui territori (imprese leaders, imprese dell’indotto, istituzioni pubbliche, università, enti di ricerca), in un rapporto di collaborazione con le istituzioni sovraregionali e nella prospettiva di apertura all’esterno, per far crescere un “territorio”, creando le condizioni per innalzare il livello dei servizi offerti alle imprese nel campo delle infrastrutture materiali ed immateriali, della logistica, della commercializzazione ed export e della formazione-aggiornamento della forza lavoro. Perciò pieno sostegno alla strategia Svimez: il percorso verso “Matera 2019” va realizzato con progetti ad alto contenuto di innovazione che permettano la creazione di ambienti in cui è possibile sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano, sociale e imprenditoriale, che mettano al centro il tema della cultura.
Nov 10