Un omaggio ai nostri antenati che hanno vissuto negli antichi rioni Sassi e che ci hanno lasciato un tesoro carico di storia, lavoro e umanità, una città che è stata inserita nel patrimonio mondiale dell’Umanità nel 1993 e che è stata designata capitale europea della cultura per il 2019. E’ filo conduttore della commedia teatrale “Amond d la corn frstar”, ovver “Amanti della gente forestiera”, la commedia in vernacolo materano presentata in serata al teatro Duni dalla compagnia teatrale Inscenando.
La rappresentazione scenica, composta da tre atti in vernacolo materano, è stata scritta da Teresa di Trani, che ha curato anche la regia dello spettacolo e si conclude con la declamazione del testo di Roberto Linzalone per “Matera 2019”, brano prodotto dai Tarantolati di Tricarico.
Nata nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare il vernacolo materano attraverso il teatro, cibo per il corpo e per la mente, la compagnia Inscenando ha già realizzato due spettacoli teatrali in vernacolo materano, nel 2014 “Assc’ la p’nzaj nonna’ Carmal” e lo scorso anno “C Crust val ma’ avaj la ferrovij”. Per il suo terzo lavoro teatrale la compagnia teatrale Inscenando ha scelto di esaltare un tema caro al popolo materano che ha vissuto nei Sassi di Matera, il valore della famiglia.
La commedia è ambientata ai nostri giorni e racconta la vicenda di Eustachio (Vincenzo Paolicelli), un materano che ha vissuto la propria infanzia nei Sassi, ma da quando si è trasferito nel rione popolare di Spine Bianche non vi è più ritornato perchè quelli gli ricordano un periodo di povertà, fatiche e rinunce e, quindi, per 50 anni Eustachio non ha più messo piede nei Sassi. Eustachio vive con la moglie Lucietta (Angela Montemurro) e le due figlie, Titina (Rosanna Nuzzolese) e Martina (Marica PaganO). Titina è fidanzata con Ambrogio (Danilo Barbarinaldi) un giovane milanese che non sempre riesce ad essere simpatico al suocero materano, infastidito dalla differenza di cultura e modo di parlare tra lui e il genero. Non c’è feeling insomma tra Eustachio e Ambrogio e sulla scena non mancano i momenti di tensione tra i due. In scena c’è anche il carabiniere Rocchino (Cosimo Paolicelli) che deve fare i conti con una madre anziana e relative badanti e Teresina (Antonietta Niglio), vedova ma ancora piena di risorse. Amici di famiglia sono la dottoressa Benedetta (Patrizia Licciardello) e Cenzino (Severino Pasquino), quest’ultimo pieno di ricordi e nostalgia. La quotidianità della famiglia di Eustachio è scossa dall’arrivo della cugina Michelle (Rosalba Lascaro) dalla Francia e del cugino Pasquale (Cosimo Mero) dall’Argentina, tornati a Matera per il matrimonio di Titina e per il desiderio di rivedere la propria città. Ambrogio decide a questo punto di convocare un amico giornalista tedesco-milanese (Raffaele Epifania) per la pubblicazione sul giornale della storia che riguarda il suocero che non scende da 50 anni nei Sassi. Eustachio esaudirà il desiderio della figlia Titina e ritornerà dopo mezzo secolo nel posto in cui ha vissuto gli anni della giovinezza trasformandosi anche in guida turistica per i familiari. L’omaggio finale è per Matera 2019 con il testo di Roberto Linzalone scritto per il brano dei Tarantolati di Tricarico. Una commedia divertente quella di Inscenando, che prova a leggere in chiave ironica l’evoluzione di Matera, città che appena 60 anni fa era considerata vergogna nazionale e che negli ultimi anni è diventata la meta preferita migliaia di turisti da tutto il mondo.
Michele Capolupo
La fotogallery della commedia teatrale “Amond d la corn frstar”, ovver “Amanti della gente forestiera”(foto www.SassiLive.it)