Nonostante l’assenza di Ba e con Grande a mezzo servizio l’Olimpia Basket Matera prova ad onorare al meglio la gara esterna in programma ad Ortona ma la squadra materana, dopo aver chiuso in rimonta il primo parziale sul 22 pari e il vantaggio di +7 ottenuto in rimonta nella seconda frazione sul 33-40, cede progressivamente sotto i colpi a canestro dei padroni di casa e chiude il terzo quarto sotto di 17 punti (72-55). Generosa la reazione di Matera nell’ultima frazione. Il break di 13-4 nei primi 3′ di gioco tiene vivo il match (76-68) e Matera si ritrova a – 5 a 4’33’ dal termine sul 79-74. Finale al cardopalmo e Matera che acciuffa Ortona sul 19-19, coronando una prestazione super nell’ultimo quarto. La beffa a due secondi dal termine con il canestro di Gialloreto che decide la gara sull’87-85. Il fallo sistematico porta Zampolli in lunetta. I due liberi vincenti valgono i supplementari ma Zampolli segna solo il primo e Ortona esulta: 87-86 Di seguito la cronaca e il tabellino del match
L’Olimpia Matera si ferma sulla sirena ad Ortona. I biancazzurri lottano, recuperano nell’ultimo parziale un enorme divario, solco tracciato dai padroni di casa nel terzo quarto, ma si arrendono all’ultimo tiro dalla lunetta, non realizzato. Una partita difficile, con la squadra di casa pronta a mettere in campo le nuove idee di coach Quilici, arrivato lunedì scorso in Abruzzo. Dall’altra parta una Olimpia arrivata sul parquet avverso con defezioni e atleti non al meglio. Neppure partito Adama Ba, fermatosi per un fastidioso dolore al ginocchio. Non al meglio Grande, che ha disputato solamente una parte del match e Lestini, bloccato da un dolore che non vuole lasciarlo in pace. Nonostante queste difficoltà, squadra in campo per vincere la gara e dare continuità al primo successo interno della stagione.
Miriello si affida a Zampolli e Cantagalli in regia, Laudoni, Lestini e Ravazzani, mentre dall’altra parte Quilici sceglie Castellucci, G. Di Carmine, Gialloreto, Svoboda e l’ex di turno Martone nel suo starting five. Svoboda e Musso regalano la prima mini fuga ai padroni di casa (5-0), ma Ravazzani e Lestini contengono per l’Olimpia (5-4) nei primi due minuti. Poi Castelluccia (22 punti) inaugura il suo filotto di triple e rispedisce avanti Ortona e Martone perfeziona il +8 (14-6). Cinque punti di Lestini, coadiuvato da Cantagalli e Crotta, nel finale di primo quarto, regalano il ritorno dei biancazzurri materani. E’ 22-22 alla prima sirena. Al ritorno in campo sono i soliti Castelluccia e Musso a regalare il nuovo break ai padroni di casa (30-25), ma l’Olimpia accorcia con Cantagalli e poi effettua persino il sorpasso con Laudoni (30-31). Crotta a cavallo del 15′ segna due canestri consecutivi e lancia l’Olimpia, che con Cantagalli scappa via (33-40). Ma Svoboda ed un doppio Castelluccia dalla lunga distanza ribaltano il punteggio (42-40) con un 9-0 che porta alla sirena che decreta il riposo lungo.
Crotta impatta immediatamente ad inizio del terzo quarto (42-42), ma è l’inizio di un parziale difficilissimo per i biancazzurri. Realizza Gialloreto da 3, risponde Crotta da fuori. Gialloreto ha la mano calda e si ripete per ben due volte (53-44). L’Olimpia stenta e Castelluccia torna a segnare da lontano, incrementando il vantaggio di Ortona. Nel finale anche Martelli e Svoboda partecipano alla girandola di triple e all’altissima percentuale dal perimetro della squadra di casa, portando al massimo vantaggio +19 di Ortona a pochi secondi dalla sirena (72-53). Due liberi realizzati da Cantagalli addolciscono la pillola per l’Olimpia (72-55). Gli ultimi dieci minuti il roster di coach Miriello deve assolutamente dare di più. E, nonostante la condizione deficitaria, i materani stringono i denti e accelerano. Due volte Laudoni da 3, poi Zampolli, Grande ancora dalla lunga distanza e infine la schiacciata di Lestini portano nuovamente in gara l’Olimpia (76-68) in tre minuti. Ortona è in difficoltà e Matera può approfittarne per recuperare ancora. Laudoni dall’area, poi ancora Grande dalla lunga distanza perfezionano il recupero, ad un solo possesso di distanza al 34’37”. Musso a ridosso del 35′ trova un canestro da tre importantissimo per i suoi. Ma Laudoni con un 1 su 2 dalla lunetta e Lestini dall’area ristabiliscono il -3 dell’Olimpia (79-76). Poi Musso interrompe il recupero da sotto, ma Zampolli piazza la tripla del -2 al 36’21” (81-79). Di Carmine e Gialloreto fanno tornare a respirare Ortona (85-80). Ma Cantagalli è lucido dalla lunetta e dopo dopo, al 39’41” realizza la tripla del pareggio (85-85). Dopo il time out di Quilici Gialloreto realizza dall’area a soli 5” dalla fine. Zampolli a tempo scaduto costringe Svoboda al fallo, e va dalla lunetta per portare la gara all’overtime, ma la guardia biancazzurra realizza solamente un tiro libero e l’Olimpia vede sfumare l’aggancio. Alla sirena finale è 87-86 per Ortona.
Basket, serie B, 7^ giornata
Ortona-Bawer Matera 87-86
parziali del match: 22-22; 42-40; 72-55
Ortona: Minar, Di Carmine 8, Svoboda 11, Martone 8, Martelli 3, Musso 17, Gialloreto 18, Di Carmine A ne, Agostinone ne, Casteluccia 22.
Olimpia Matera: Grande 10, Ravazzani 2, Crotta 11, Lestini 16, Loperfido ne, Zampolli 11, Cantagalli 21, Stano ne, De Palo ne, Laudoni 15. Coach Miriello.
Tiri liberi: Ortona 8/11, Olimpia Matera 13/22
Tiri da due: Ortona 17/32, Olimpia Matera 20/36
Tiri da tre: Ortona 15/35, Olimpia Matera 11/29
Scusate ma non ho ben chiare le ambizioni di questa squadra. Se puntano a salvarsi, alla disputa dei play-off o alla promozione diretta. Poi però se leggo i quadri tecnici mi do da solo una risposta……. A salvarsi.
La squadra tecnicamente non si può discutere. Sono tutti elementi di rilievo per la categoria. Il problema è prettamente tecnico. Mi spiego: gli elementi di rilievo non vengono utilizzati al meglio, si gioca poco sui lunghi in attacco e soprattutto non si riesce ad organizzare una buona difesa, e, sappiamo che la difesa è il miglior attacco. Recuperare palle in difesa significa quasi sempre un canestro in attacco. Finora vediamo 5 giocatori correre fino allo sfiato, tirare spesso in condizioni non ottimali e alla fine subisci sempre qualche canestro in più e perdi le partite. Ancora una volta la società sbaglia nella scelta tecnica.