Nel corso di una cerimonia che si è svolta oggi nella sala “Sebastiano Ricci” al Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito la cittá di Matera della medaglia d’oro al valore civile per i fatti del 21 settembre 1943, quando la cittá si ribellò al nazifascismo.
Folta la delegazione materana composta da alcuni consiglieri comunali (Lapolla, Di Lena,Lamacchia, Scarola, Toto), dal Presidente della Provincia, De Giacomo, dalla Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Sole, dall’ex sindaco Emilio Nicola Buccico, dai parlamentari, onorevoli Antezza, Latronico e Di Maggio, dal vice ministro Bubbico, dall’assessore Paola D’Antonio e dall’assessore regionale Flavia Franconi, dal Presidente della Camera di Commercio, Tortorelli, dal professore Franco Lisanti, orfano di guerra e da una delegazione della Polizia Municipale di Matera, dall’On.Vincenzo Viti, dal Consigliere-ex Sindaco Salvatore Adduce, dal Prefetto della Provincia di Matera Antonella Bellomo, dal Presidente del Consiglio regionale Franco Mollica e dal Capo di Gabinetto del Sindaco di Matera Mariarita Iaculli.
Nel corso del suo intervento il sindaco Raffello de Ruggieri, che ha ufficialmente invitato il Capo dello Stato a fare visita alla cittá e ha aggiunto: “Le porto il saluto e la stima degli uomini e delle donne di Matera, di una cittá senza tempo illuminata da un sole ferocemente antico dove è passato il mondo.
Nella perennitá della vicenda umana della nostra cittá, nel 1943 è passata anche la guerra, con un episodio di libertà e di rivolta civica contro la presenza del dominio arrogante dei nazisti che dopo l’8 settembre avevano occupato militarmente la città distruggendo i presidi strategici e compiendo ruberie e aggressioni.
Nel pomeriggio del 21 settembre questi comportamenti non furono più tollerati e l’impeto popolare costrinse la retroguardia dell’esercito nazista, formato da un battaglione di paracadutisti guastatori a lasciare la cittá.
Ma il teatro di quelle ore materane si tinse del sangue di 24 cittadini uccisi in battaglia o trucidati dalla ferocia degli occupatori.
Matera fu la prima cittá italiana a guadagnare la libertá contro i nazisti anche con il sacrificio dei suoi abitanti. Oggi quel sacrificio viene riconosciuto e gratificato con la medaglia d’oro al merito civile quale ufficiale legittimazione della Repubblica Italiana. Esprimo quindi e Lei e, tramite la Sua persona, al Governo e all’intera Nazione, il riconoscente apprezzamento della mia comunitá per tale prestigioso conferimento.
Tale riconoscimento arricchisce il lungo e caparbio cammino che Matera ha intrapreso dopo quel tragico giorno. Tra memoria e nuova costruzione di storia, la cittá ha dismesso l’abito di un pesante disagio sociale recuperando la confidenza con la propria identitá territoriale e convertendo la vergogna in orgoglio di appartenenza e raggiungendo la responsabilità dell’autostima.
Questa vissuta, corale, partecipazione di popolo ha consentito di salvare e rivitalizzare gli storici rioni dei Sassi, sottraendoli all’abbandono facendo riconoscere il luogo ritenuto infamia, dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanitá.
Ha portato la destinazione di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019. Mi chiedo: può una cittá che nel 2019 rappresenterà la dignità e la qualitá della Nazione, essere inaccessibile? Ho letto con sofferta partecipazione il suo invito d’allarme per l’isolamento ferroviario. Grazie signor Presidente per questa Sua attenzione, ma ora offra la Sua autorevole alleanza per favorire la soluzione di ta!e essenziale, storico, annoso, problema materano.
Lo meritiamo, perchè Matera ha testimoniato che il valore dell’appartenenza se intriso di sana militanza civica responsabilizza le comunitá, rendendole artefici del proprio futuro.
Questo è avvenuto a Matera,iniziando da quel pomeriggio eroico del 21 settembre 1943. La medaglia d’oro che oggi viene appuntata sul gonfalone rende onore ai nostri morti e alle visioni di futuro di cui è portatrice la nostra cittá. Noi la aspettiamo, signor Presidente”.
Nel suo intervento, che ha preceduto l’apposizione della medaglia d’oro, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha sottolineato il valore di questo riconoscimento:” Il 21 settembre – ha detto – è stata una pagina che é giusto ricordare, proiettandola verso il futuro, futuro per cui dovrá essere sorretta.
Il riconoscimento di Capitale europea della Cultura nel 2019, la proietterá in ambito internazionale e il nostro Paese con lei.
Al sindaco e alla città va l’apprezzamento per quella pagina di storia e per come la città ha proseguito il suo cammino.
Nov 17
“Mi chiedo: può una cittá che nel 2019 rappresenterà la dignità e la qualitá della Nazione, essere inaccessibile? Ho letto con sofferta partecipazione il suo invito d’allarme per l’isolamento ferroviario. Grazie signor Presidente per questa Sua attenzione, ma ora offra la Sua autorevole alleanza per favorire la soluzione di ta!e essenziale, storico, annoso, problema materano.” Se queste sono le testuali parole pronunciate alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal nostro Sindaco Raffaello De Ruggieri, io lo ringrazio, ma le stesse parole voglio sertirle ripetere il 19/11 p.v. al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi che sarà a Matera per chiedere un Si referendario e con quale arditezza o spudoratezza? Ché le promesse degli uomini d’onore si mantengono e vengono onorate se si è uomini d’onore, ma se è uomo di ben altra fattispecie…no!
dopo ben 73 anni ci si ricorda di Matera per insignirla della medaglia d’oro, a me sembra davvero un gesto completamente anacronistico, la politica si è ricordata dopo 73 anni che Matera fu la prima città del Mezzogiorno a ribellarsi ai tedeschi per onorarla della medaglia d’oro, a me viene il forte dubbio che questa onorificenza sia stata assegnata solo perchè ora Matera è diventata Capitale Europea della Cultura 2019 e questo pone in ulteriore risalto agli occhi del pubblico la stessa città; non capisco perchè questa scelta è maturata solo ora e non 10,20 o 30 anni fa, viene appunto il forte sospetto che in previsione del 2019 bisognava dare un tocco di “restyling” alla città, ma questo non vuol dire che fosse immeritata la medaglia d’oro, ma attribuirla alla città fin dal 1966 al posto della medaglia d’argento assegnata in quell’anno.
Abbiamo capito che il sacrificio del 21 settembre è servito solo per perorare la causa di un binario ferroviario, ma nulla è trapelato che da questo sacrificio e da tanti altri è nata LA COSTITUZIONE. Forse per molti è più importante un treno che la Costituzione e dei suoi principi fondamentali scritti con il sangue dei nostri padri.