“No alla riforma della Costituzione e no alla soppressione del Cnel (il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). È questa anche una motivazione che ci ha fatto aderisce al comitato ‘Per il No’ ed oggi lo affermiamo a chiari lettere”.
Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Giovani di Matera, Domenico Giordano.
“La riforma messa a punto da Maria Elena Boschi, disarticola, con la soppressione del Cnel, il confronto tra il governo e i corpi intermedi, depotenzia gli strumenti di democrazia diretta, come i referendum e le proposte di legge di iniziativa popolare, assegna allo Stato il diritto di legiferare indipendentemente dalla volontà dei territori. In Basilicata e, nel materano in particolare – sostiene fortemente Giordano –, i giovani devono ben comprendere che: Non solo, se vincesse il Sì al referendum del 4 dicembre, lo Stato assorbirebbe le competenze del turismo, dell’energia e dell’ambiente, lasciando alla Basilicata i guasti della sanità. Inoltre il testo della riforma usa un linguaggio incomprensibile rispetto alla pulizia lessicale del precedente testo e volutamente ambiguo per lasciare al legislatore la possibilità di aggirare i principi costituzionali. Renzi sta verticalizzando la campagna referendaria, noi – conclude Giordano – abbiamo il territorio, i giovani, i lavoratori. Votando NO, diamo un chiaro segnale indelebile a Renzi: non permetteremo mai di concederti il nostro territorio per installare cimiteri di scorie radioattive o inceneritori vicino le nostre case. Per noi giovani è un segnale gravissimo, che sta ad indicare come non ci sia più un futuro, e non intraprenderemo la via della fuga all’estero che oggi abitualmente è diventata grazie a chi ci governa l’unica alternativa possibile a questa drammatica realtà”.