Il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, Maria Grazia Masella, ha incontrato oggi la stampa per illustrare le linee guida della sua attività, in concomitanza con l’anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (UNCRC), approvata nel 1989.
All’incontro erano presenti il sindaco Raffaello de Ruggieri, il consigliere Gaspare l’Episcopia presidente della Commissione Politiche sociali, il consigliere Rossella Rubino, componente della stessa commissione e il consigliere Maria Teresa Vena.
“Matera può diventare modello apripista per tutte le città che vorranno dotarsi di questa figura – ha spiegato l’avvocato Masella, aggiungendo – Dire che sono felice di essere a Matera, è poco. Per me questo ruolo significa molto; dare concreta attuazione a quello che porto avanti da oltre 25 anni nella mia vita professionale, come avvocato che si occupa di diritto di famiglia e dei minori. Mi insedio avendo come riferimento i principi della Carta dei diritti del Fanciullo”. Ringraziando il sindaco per la lungimiranza dimostrata dal momento che Matera è la prima città del Sud ad essersi dotata di questa figura, Maria Grazia Masella ha poi ricordato le sue origini montalbanesi.
“Se Matera è Capitale europea della Cultura, deve poter significare che la cultura deve poter partire da un focus che io ho individuato nella cultura bambinocentrica, non più appannaggio dei genitori, delle istituzioni, degli assistenti sociali, dei giudici, degli avvocati. Lo sostiene innanzitutto la Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo, ratificata in Italia, che ha istituito nel 2011 la figura del Garante nazionale prima e dei garanti regionali subito dopo.
L’insediamento del Garante cittadino individua una figura tutta nuova che si interpone fra i vari organismi presenti nella società segnalando, non con poteri coercitivi. Quando il Garante, però, individua un disagio, il suo scritto, la sua azione assurgono a azione positiva e importante anche per tutte le altre organizzazioni”. In questo senso, il Garante ha annunciato l’organizzazione di un’audizione pubblica entro il mese di dicembre nel corso della quale confrontarsi con la comunità e con tutte le realtà operative.
Questa figura – ha aggiunto – garantisce che al minore venga data priorità perché sia salvaguardato il suo interesse prioritario. Il Garante interviene ponendosi innanzitutto a disposizione delle domande effettuate anche dagli stessi minori e da genitori e scuola.
Mi accerterò delle condizioni economiche, sociali, scolastiche in cui versano i minori di questa comunità, realizzando innanzitutto una mappatura delle condizioni cittadine e, subito dopo, interverrà realizzando soprattutto condizioni di prevenzione situazioni di disagio minorile.
Anziché puntare l’attenzione su un elenco , è importante che si tenga conto dei Rapporti pubblicati nei giorni scorsi dell’Ista, di Terres des Hommes, dell’Unicef che illustrano la situazione mondiale e italiana.
Su 3 bambini, 1 è in stato di povertà. E a Matera cosa accade? Un bambino su 3 lascia la scuola. E a Matera cosa accade? Analizzerò anche casi di divorzi in città, che a livello nazionale, indicano 3 bambini su 10 affidati alle case-famiglia.
I processi di separazione e divorzio prevedono l’ascolto del minore. Quali modalità vengono applicate al Tribunale di Matera? Sono garantite le forme di tutela? In caso contrario il Garante interverrà.
Mi occuperò, inoltre di casi di abbandono scolastico, violenza minorile o di minori che scontano la pena in carcere con i genitori o infine di minori stranieri non accompagnati.
Istituirò un numero verde, una linea diretta grazie ai quali perverrranno segnalazioni in forma anonima o meno. In questo modo si metteranno attorno ad un tavolo tutte le parti in causa e eventualmente si denunceranno pubblicamente le violazioni”.
Il Presidente della Commissione Politiche Gaspare L’Episcopia ha sottolineato il valore di questa figura e ha aggiunto: “Ringrazio coloro il cui atto di impulso si è tradotto nella istituzione di questa figura, il presidente uscente della Commissione Politiche sociali, Rocco Buccico e l’assessore alle Politiche sociali Marilena Antonicelli. Insieme a loro i colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza. Sono orgoglioso – ha aggiunto – del fatto che i nostri uffici si contraddistinguono epr la vicinanza ai temi legati alla figura del Garante per l’Infanzia. Auspico l’accordo con il Garante cittadino e con quello regionale che l’8 novembre ha presentato una proposta di legge, sottoscritta anche da me e dall’assessore Antonicelli, nella quale si chiede alla giunta regionale di investire sul sistema degli asili nido per garantire a chi non ha la possiiblità economica, di portare i bambini negli asili comunali a costo zero”.
In chiusura dell’incontro il sindaco Raffaello de Ruggieri ha spiegato: “Abbiamo scelto una persona affermata, con professionalità e dotata di competenza e passione. Questa figura opererà per risolvere problemi spesso invisibili, presenti nel territorio ma che non emergono perché manca, per così dire, un archeologo sociale. Promuoviamo questa iniziativa perché è negli studi professionali che passa, spesso, il disagio della comunità. Stiamo lavorano per fare in modo che Matera abbia un volto europeo. Oggi siamo qui, e a questo proposito voglio ricordare Francesco Vespe che ha sempre parlato della città dei bambini e di una amministrazione che avrebbe dovuto individuare livelli di attenzione sui bambini e i soggetti indifesi. Sentiamo il nostro ruolo europeo e, per questo, siamo la prima città del sud che ha approvato l’istituzione di questa importante figura. La forza di un territorio, d’altronde, è esportare modelli. La struttura comunale vive di debolezze e fragilità, ma noi abbiamo presentato alcuni emendamenti alla legge di Bilancio con una richiesta di deroga alle assunzioni, già passato nella prima fase di lavoro in Commissione alla Camera. Potremo avere così la possibilità, in tempi rapidi, di trovare un nucleo di riferimento e di poter dotare questa figura di personale adeguato”.
Presente all’incontro anche Eugenia Ziccardi, consigliere dell’Ordine degli Avvocati, che ha sottolineato alcuni dei temi su cui il Garante dovrà operare, confermando la collaborazione della categoria. “Al Tribunale c’è una bellissima aula di ascolto dei minori che purtroppo non viene utilizzata, perché i giudici continunano a sentire i bambini nelle aule tradizionali. Spero che in questo senso, che compiremo insieme un percorso per risolvere questo problema e per il quale la nostra categoria è disponibile ad operare. L’istituzione di questa figura, che mancava, è fondamentale per tutti gli avvocati che operano nel diritto di famiglia”.
Nov 20