In occasione della giornata mondiale del diabete i Lions Club Matera Host e Matera Città dei Sassi, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria locale di Matera, l’Associazione lucana assistenza diabetici ALAD-Fand Basilicata, l’ADIM (Associazione Diabetici Matera) e la Croce Rossa Italiana, Comitato locale di Matera hanno offerto ai cittadini presenti in piazza Vittorio Veneto di effettuare gratuitamente uno screening al fine di identificare persone asintomatiche che potrebbero essere affette da tale patologia. In mattinata sono stati distribuiti anche opuscoli informativi per sensibilizzare i cittadini sui corretti stili di vita indispensabili per prevenire il diabete. Sono 415 milioni le persone nel mondo ammalate di diabete, oltre 40 mila in Basilicata anche se almeno un migliaio non è al corrente di essere diabetico. Hanno partecipato all’iniziativa diversi volontari delle rispettive associazioni, rappresentate da Pasqua Lillo per il Club Matera Host, Nunzio Calicchio per il Club Matera Città dei Sassi e Stefania Cafaro per l’ADIM.
Nei pressi dei gazebo è stato posizionato un camper della Croce Rossa Italiana in cui, con il supporto di personale medico, è stato effettuato l’accertamento glicemico con risposta immediata. All’iniziativa hanno patecipato anche la dottoressa Carmela Bagnato che ha elaborato il materiale informativo, responsabile dell’U.O.S.D. Nutrizione Clinica e Dietologia Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, il presidente dell’Associazione lucana assistenza diabetici ALAD-Fand Basilicata Antonio Papaleo e il personale infermieristico e volontario della Croce Rossa Italiana, sede di Matera.
La giornata mondiale del diabete è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia viene organizzata dal 2002 per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e gestione. Il diabete è in aumento in tutto il mondo. Attualmente, per il 46,5% degli adulti affetti da diabete la malattia non è stata diagnosticata. I Lions portano avanti e sostengono l’impegno locale e su larga scala per il controllo e la cura del diabete e delle sue complicazioni attraverso l’informazione, la prevenzione e la ricerca.
Michele Capolupo
Di seguito il testo sulla diabesità diffuso dal Presidio Ospedaliero di Matera, reparto di diabetologia e malattie metaboliche
La “Diabesità” è un termine introdotto recentemente che è entrato rapidamente nel vocabolario. Include non solo la semplice associazione obesità-diabete, ma anche il comune denominatore genetico, metabolico e comportamentale.
Nelle ultime decadi la prevalenza di obesità e diabete è aumentata parallelamente (In Basilicata 13% e 7% rispettivamente).
Un recente studio eseguito dal Dr. Morea con i collaboratori professionali L. Barisano, R. Di Pippa e V. Iannucci, su un campione di circa 4.000 persone affluite presso l’ambulatorio della U.O. di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Ospedale di Matera in 18 mesi, ha evidenziato obesità-sovrappeso nel 91% delle donne e nell’89% degli uomini; circonferenza della vita > 88 nell’86% delle donne e > 102 nel 41% degli uomini.
Visto il nesso epidemiologico e fisiopatologico si potrebbe affermare che l’obesità e il diabete di tipo 2 siano, se messi in una scala temporale o di successione logica, aspetti diversi di una stessa malattia. Nosograficamente esse sono entità diverse, distinte convenzionalmente dalla presenza o assenza di iperglicemia che condiziona comportamenti clinici e interventi terapeutici diversificati.
Tuttavia non deve sfuggire il continuum fisio-patologico nel cui contesto non è possibile stabilire confini ben definiti tra obesità e diabete.
Anche nella condizione in cui non vi è ancora diabete è quasi sempre evidente negli obesi la presenza di insulinoresistenza, iperinsulinismo e adiposità viscerale fattori notoriamente associati alla sindrome metabolica.
E’ da sottolineare che il tessuto adiposo non è più ritenuto un semplice deposito di grasso, al contrario è un autentico organo endocrino con alterata funzione fin dalle prime fasi dell’obesità.
In tal senso l’obesità è una malattia del metabolismo fin da quando il BMI (peso / altezza in m al quadrato) raggiunge il valore di 30 e forse anche da prima, non certamente da considerare alla stregua di semplice accumulo di grassi.
Infatti è già possibile rilevare, negli obesi, la presenza di anomalie della glicemia, aumento dei trigliceridi, riduzione del colesterolo HDL, ipeuricemia, ipertesione arteriosa, aumento delle transaminasi per steatosi epatica, coronaropatia e aterosclerosi delle carotidi e arterie degli arti inferiori, sindrome dell’apnea notturna.
Spesso la scarsa competenza, le pressioni commerciali e l’innumerevole schiera di presunti esperti si traduce in una rischiosa inerzia diagnostico-terapeutica. Ne consegue che i pazienti obesi giungono all’attenzione degli ambulatori di Diabetologia e Malattie Metaboliche senza alcuna caratterizzazione della storia dell’obesità e con complicanze
Il “Piano sulla malattia diabetica” (Accordo Governo-Regioni del 6/12/12) indica possibili linee di intervento sui Medici di Medicina Generale e Pediatri, veicolo principale della medicina preventiva o direttamente sulla popolazione a rischio con la collaborazione delle associazioni di pazienti e le U.O. di Diabetologia e Malattie Metaboliche.
Intervento di Stefania Cafaro, Presidente A.DI.M. Onlus Matera sulla giornata mondiale del diabete
L’A.DI.M. Onlus Matera (Associazione Diabetici Matera) ringrazia per l’impegno il Dr. Antonio Papaleo, presidente Alad-FAND, i Lions Club Matera Host, e la C.R.I., che nella mattinata di domenica scorsa in Piazza Vittorio Veneto a Matera hanno contribuito a celebrare la Giornata Mondiale del Diabete.Un riconoscente ringraziamento va alla preziosa e competente collaborazione del Dr. Roberto Morea e dei suoi collaboratori professionali L. Barisano e V. Iannucci della Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Ospedale Madonna delle Grazie che hanno curato la somministrazione di questionari di rischio e nozioni di educazione preventiva e terapeutica insieme ad alcuni nostri ragazzi curati con microinfusori di insulina. E’ stata un’occasione importante per sensibilizzare tutti alla presa di coscienza della gravità del problema diabete, richiamando l’attenzione sulla necessità di mettere in atto tutte le misure per una qualificata prevenzione e terapia della malattia diabetica. La giornata ha anche dato la possibilità di registrare riflessioni e considerazioni circa l’assistenza alla malattia diabetica. In tal senso, finora, più che fatti, l’assistenza al diabete ha visto soltanto protagonismi, opportunismi e strumentalizzazioni. La malattia diabetica incide in modo consistente sulla spesa sanitaria.La moderna visione della organizzazione sanitaria mette al centro la persona diabetica con i suoi diritti a essere curata, ma anche con i suoi doveri a contribuire alla sostenibilità di una assistenza corretta, efficace e condivisa. Questo è il significato che vuole avere l’A.DI.M.: un associazionismo volontario, responsabile, garante, no profit, che vuole avere anche una funzione di stimolo delle istituzioni pubbliche a tutela dei bisogni delle persone con diabete. Il ruolo delle associazioni delle persone con diabete è sancito nel “Piano Nazionale del Diabete”, nel “Manifesto dei diritti e dei doveri delle persone con diabete”, nella Legge Regionale n. 9/2010. L’A.DI.M. Onlus Matera (che è nata da un Comitato di giovani insulinodipendenti che era preesistente da circa due anni) auspica di iniziare un dialogo con la Direzione della ASM per iniziare un percorso costruttivo e finalmente razionalizzare l’assistenza alla malattia diabetica.
La fotogallery dello screening per il diabete a Matera (foto www.SassiLive.it)