Anche il mondo agricolo guarda con attenzione all’imminente avvio del Frecciarossa lungo la tratta Taranto-Potenza-Salerno-Roma e ritiene che la fermata a Metaponto sia la scelta più funzionale alle esigenze di mobilità degli imprenditori agricoli, degli operatori economici, dei flussi turistici e dei cittadini. E’ quanto afferma il presidente regionale vicario della Cia di Basilicata Nicola Serio così argomentando la posizione: il comprensorio del Metapontino ha bisogno di infrastrutture e servizi che facilitino le attività soprattutto agricole. L’opportunità offerta dal nuovo servizio di collegamento ferroviario più veloce con la capitale – aggiunge il dirigente della Cia – va pertanto colta per un primo tassello nella direzione indicata da tempo dalle organizzazioni professionali rappresentative delle imprese del Metapontino. L’area nel suo complesso si presenta come un sistema produttivo orientato alla agroalimentare di qualità, caratterizzato da numerose piccole e medie imprese, spesso associate tra loro in aggregazioni consortili ed organizzazioni di produttori. Basti pensare che, solo con riferimento al comparto ortofrutticolo, nell’area del Distretto Agroalimentare del Metapontino sono presenti 7 delle 8 Organizzazioni di Produttori riconosciute dalla Regione Basilicata. Inoltre, nel territorio del Distretto è da rilevare la presenza di numerose attività di servizi, collocate ai diversi stadi delle filiere produttive. Siamo inoltre fortemente interessati – dice Serio – ad accelerare l’iter per la realizzazione della piattaforma logistica di Ferrandina, in Val Basento, collegata alla struttura portuale di Taranto e destinata al settore ortofrutticolo per superare il gap infrastrutturale che è una debolezza e limita le potenzialità di sviluppo.
Quanto al Frecciarossa, secondo il dirigente della Cia, inoltre bisogna ripensare gli orari di partenza per rendere più comodo l’arrivo in mattinata a Roma. I titolari di imprese agricole come di ogni settore produttivo – sottolinea – sono spesso a Roma per seguire attività, pratiche ai Ministeri, per incontri di organizzazioni professionali e pertanto hanno necessità di arrivare in tempo utile e poter rientrare nella stessa giornata.
Nov 21
Ok! Finalmente il Frecciarossa è diventato un”servo ottuso” delle uniche classi “produttive” della variegata popolazione italiana “meridionale” ( forse nell’altra Italia non è così) e quindi si deve prestare alle esigenze di questa fascia di popolazione al punto da individuare le motivazioni che le portano ad essere utenti del Frecciarossa e quindi è necessario che lo stesso transiti, con fermata a Metaponto alle h 04 del mattino in modo da garantire l’accesso ai Ministeri romani a questi imprenditori fin dalle prime ore del mattino per poter poi fare un ritorno almeno in serata al tetto natio( all’azienda, all’orto, alla stalla). Non sono d’accordo perchè
c’è un’ottica mirata di egocentrismo puro a discapito delle esigenze di una intera ed altra variegata popolazione, di una comunità, di una città, Matera, sede istituzionale della Provincia, con tutti i relativi uffici provinciali, e Capitale Europea della Cultura che la porta all’attenzione del turismo EUROPEO .
Gia il 15/117/16 avevo pubblicato su Fb il seguente intervento:Oggi 15/11/16 leggo sulla Gazzetta del Mezzogiorno che i Sindaci del Metapontino hanno inoltrato la richiesta di fermata del Frecciarossa a Metaponto. Come mai e perché mai?
E siamo alle solite, il treno non è ancora arrivato e già tutte le case coloniche del metapontino ritengono di dover accampare la loro esigenza alla fermata del treno.
Qualche tempo fa avevo descritto come anomala la fermata del Frecciarossa sulla linea adriatica a Termoli e non a Vasto, centro abitato molto più grande di Termoli e unica stazione di riferimento della Provincia di Chieti; la ragione era che a Termoli faceva capo la linea per Campobasso e questo bastava a chetare le proteste dei chietini ( e…,secondo il nostro modo di ragionar lucano,…dei cretini).
E poi andiamo a leggere la geografia d’Italia: tra Milano e Reggio Emilia ci sono almeno tre paesini (Piacenza-Cremona e Parma), tra R.Emilia e Bologna c’è Modena, tra Bologna e Firenze c’è Pistoia e Prato, tra Firenze e Roma ci sono, come solo Provincia, Siena, Arezzo,Perugia,Terni,Viterbo,Rieti, mentre tra Roma e Napoli ci sono Frosinone, Latina, Isernia e Caserta e sono tutti questi Centri circondati da campagne deserte ed abbandonate, sarà forse l’unico deserto in Italia? Non credo!
E poi c’è Eboli, dove si è fermato Cristo, c’è la Lucania o Basilicata che si affaccia sul metapontino, pianura alluvionale su cui è fiorita,tre millenni fa, la Magna Graecia, poi impaludatasi e resasi malsana nei due millenni successivi, solo nel 1902 Zanardelli attraversava il fiume Agri su un carro tirato da buoi; oggi è sede di fiorenti città, come Metaponto e metropoli come Scanzano e Policoro che esigono la fermata del Frecciarossa, chiamando in aiuto anche le lontane popolazioni del Pollino, della piana di Sibari, e finanche del Crotonese.
Venire in macchina da Alessandria del carretto fino a Metaponto per prendere il treno è senz’altro un sacrificio, ma dopo un tal viaggio forse non si può rinunciare al treno del Frecciarossa se lo si deve prendere a Ferrandina?
Ed allora benedetto Benedetto, mettici tu una buona parola e fai rientrare una tale assurda proposta che non giova al percorso che, già in salita, ancora resta da fare per risolvere i problemi di isolamento della nostra città di Matera.
DITE A QUESTI BALORDI MENTECATTI!: La scelta di Ferrandina quale fermata materana del Freccia Rossa, che dal 11 Dicembre collegherà la Basilicata all’Alta Velocità e quindi a città come Roma, Firenze e Milano, non è ancora definitiva. C’è chi vorrebbe (la Regione) scegliere “stranamente” Metaponto. Ma a parte il campanilismo che è quasi sempre negativo, analizziamo le due alternative. Partendo dal presupposto che il Freccia Rossa collega città di una certa importanza, e partendo dal presupposto che il Freccia Rossa che passerà dalla Basilicata avrà il ruolo di collegare Potenza e Matera alla rete ferroviaria ad alta velocità, in particolare Matera per il 2019, la fermata materana dovrà essere scelta in base alla facilità di raggiungimento del capoluogo. Se si scegliesse Ferrandina, con i mezzi pubblici, la distanza in ordine di tempo è circa 20/30 minuti, invece, scegliendo Metaponto il tempo per raggiungere Matera si dilaterebbe di circa 40/50 minuti perché, da Metaponto, Matera, con i mezzi pubblici, dista circa 40/50 minuti, ai quali va aggiunto il tratto di ferrovia da percorrere tra Ferrandina e Metaponto che è di circa 30 minuti. A questo va aggiunto che Metaponto non si trova in posizione geograficamente centrale, a differenza di Ferrandina, portando ad ulteriori disagi per quei paesi della collina materana che si trovano distanti dal mare. Per esempio, una persona che abita a Grassano, per prendere il Freccia Rossa, dovrebbe impiegare circa un’ora per raggiungere la stazione di Metaponto, tanto che sarebbe più conveniente andare alla stazione Potenza. Detto ciò penso che per logica, e lasciando da parte discorsi, come definiti prima, campanilistici, mi auguro vivamente che gli amministratori di Ferrandina, e anche degli altri comuni materani, rimangano fermi e non cedano alla scelta di Metaponto quale fermata della Freccia Rossa.