Il Lecce passa dallo 0-2 al 3-2 al 90′ sul campo della capolista Juve Stabia e ritrova il primato in condominio con le vespe e i cugini del Foggia, che liquidano la pratica Catanzaro. A segnare il passo invece è il Matera sul campo dell’Andria. Rivivi le emozioni della 14^ giornata del campionato di Lega Pro con il punto di Pippo Franzò.
JUVE STABIA – LECCE 2 – 3 Era la gara più interessante della XIV giornata nel girone C fra Juve Stabia e Lecce. Andavano di scena due fra le più forti squadre del girone per la promozione finale. Le vespe erano reduce di cinque risultati utili consecutivi, mentre il Lecce era ad un banco di prova importante dopo le ultime tre gare finite tutte in pareggio. Nella prima parte della gara, dopo un avvio sprint del Lecce che sfiora il gol per ben due volte nel giro di tre minuti, sale in cattedra la Juve Stabia che capitalizza in gol le azioni da rete avute. Al 5’ con Kanoute, che segna su passaggio di Sandomenico, e al 38’ con Izzillo che dalla lunga distanza trafigge Gomes. A pochi minuti dalla fine del primo tempo al Lecce viene annullato una rete di Torremino per evidente fuorigioco. Sembra una gara a senso unico ma nella ripresa si sveglia il Lecce: Il tecnico Padalino effettua alcune sostituzioni che alla fine risulteranno vincenti. Esce Mancosu ed entra Tsonev. Il gioco giallorosso ne acquista in velocità e precisione, tanto che al 59’ Pacilli accorcia le distanze, e riapre la gara. Passano dieci minuti ed il nuovo entrato Tsonov , dopo aver scambiato la sfera con Doumbia, sigla la rete del pareggio. La Juve Stabia non riesce a riprendersi, con gli ospiti che guidano i rimi del gioco. Nei titoli di coda Lepore tira verso la porta difesa da Russo un tiro sporco che arriva a Caturano che di testa mette in rete. Il Lecce ribalta risultato nella ripresa, conquista tre punti d’oro e si porta in testa alla classifica anche se in coabitazione delle vespe e del Foggia, vittorioso in casa.
FIDELIS ANDRIA – MATERA 1 – 0 Il Matera ad Andria subisce la seconda sconfitta esterna, e rallenta il cammino verso la vetta. Ennesima occasione sprecata per agganciare il terzetto in testa alla classifica. La partita è stata condotta per lunghi tratti dall’Andria che è stata molto combattiva ed ha messo la gara sul piano fisico. Il tecnico Favarin ha giocato con una marcatura a uomo ed ha chiuso tutti i varchi al Matera. Infantino ne ha ancora per qualche mese, Negro non sta attraversando certo un buon periodo, ed ecco che l’attacco biancoazzurro non punge. Duecentosettanta minuti di astinenza al gol per una squadra come il Matera, che è uno degli attacchi più prolifici del girone è troppo. Evidentemente si è inceppato qualcosa negli schemi offensivi, manca la vera punta, e il gioco ne risente. Il distacco dalla vetta rimane invariato, pertanto le chance rimangono inalterate per il proseguo del campionato. Per un campionato di testa bisogna assolutamente intervenire a gennaio per dare più linfa alla squadra se si vuole raggiungere il traguardo della promozione, che il presidente Columella, anche se velatamente ha più volte fatto capire di ambire.
FOGGIA – CATANZARO 1 – 0 Difficile gara per il Foggia che ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere ragione su un Catanzaro, ultimo in classifica, decimato da infortuni, e con ben quattro giocatori squalificati. Una inusuale nebbia ha avvolto lo Zaccaria di Foggia, tanto che il direttore di gara ha verificato la possibilità di sospendere la partita. Nella ripresa, ai primi giri di lancetta dell’orologio al primo affondo il Foggia va in gol. Gerbo salta due avversari e serve su un piatto d’oro la palla del vantaggio a Sarno, che solo davanti alla porta non ha difficoltà a mettere in rete. Il Catanzaro reagisce bene con Patti sfiora il gol, poi Sabato, sugli sviluppi di un corner, non riesce a mettere dentro da buona posizione. Il Foggia riprende il pallino del gioco, e controlla la partita fino alla fine, e porta a casa tre punti che la collocano in testa alla classifica, assieme a Juve Stabia e Lecce.
COSENZA – MONOPOLI 2 -1 Per il Cosenza c’era l’imperativo di vincere dopo tre sconfitte e un pari. Il Monopoli doveva riscattare una sconfitta subita sette giorni addietro. Iniziano le due squadre con una fase di studio che dura mezzora, poi al 36’ il giovane Ranieri serve un assist a Mungo che sigla l’uno a zero per i padroni di casa. Nella ripresa il Monopoli reagisce e al 55’ va in gol con Montini che in mischia riesce a centrare la porta. Al 75’ arriva la rete della vittoria del Cosenza per opera di Baclet, che in precedenza aveva sciupato un rigore. Gambino vince un contrasto con Esposito e da la sfera al giocatore francese che mette in rete. Una vittoria scaccia crisi per i lupi della Sila, mentre per il Monopoli la seconda sconfitta consecutiva.
FRANCAVILLA – CATANIA 1- 0 Il Francavilla in casa non perdona, e riesce a vincere contro il blasonato Catania ma che è apparso privo di mordente, poco incisivo in attacco, e con qualche scelta tecnica discutibile da parte di Rigoli. Di Grazia, attualmente è il giocatore più in forma nel reparto avanzato degli etnei ma viene chiamato in campo soltanto a quindici minuti dalla fine. Il Francavilla per oltre cinquanta minuti è rimasto in dieci per l’espulsione del portiere Casadei, ma il Catania non è riuscito a sfruttare la superiorità numerica. I ragazzi di Calabro’ hanno giocato con passaggi rapidi, puntando al gioco in verticale. Nei tempi supplementari Biasion riesce a servire Nzola che realizza il gol dei tre punti. Una vera sorpresa il Francavilla in questa prima parte del campionato, mentre il Catania non riesce ad avere un andamento costante, la vittoria in campo esterno resta per i ragazzi di Rigoli una chimera.
CASERTANA –SIRACUSA 2- 0 La Casertana pur con il problema del cambio di società è riuscita ad avere ragione su un Siracusa svogliato e poco attento, riuscendo a conquistare i tre punti grazie a due svarioni difensivi. Per i primi trentacinque minuti il Siracusa si era proposto bene ed era arrivato vicino alla segnatura ma l’ennesima imprecisione degli attaccanti sotto porta ha vanificato tutto. Al 45’ Rajcic di testa anticipa un difensore azzurro e mette la sfera nell’angolino basso nonostante il tuffo di Santurro. Nella ripresa al 49’ ancora una debolezza di Giordano che si lascia scappare Corado verso la porta azzurra. Vano il tentativo di uscita del numero uno aretuseo poiché il centrocampista dei falchetti realizza la rete del due a zero.
Il Siracusa fa il passo del gambero, ritorna indietro di tre gare, ripetendo gli stessi errori di Fondi. Un’altra settimana di passione per tutto l’entourage azzurro in vista della prossima gara interna contro il Cosenza.
FONDI – PAGANESE 3 -1 Il Fondi va sotto di un gol ma poi riesce a ribaltare il risultato. Nella prima parte della gara la Paganese al 6’ passa in vantaggio con Celiento, poi un’autorete di Dicuonzo rimette la squadra laziale in parità. Al 23’ Albadoro realizza il 2 a 1. Il Fondi prende le redini del gioco e mette a segno anche la terza rete con Tiscione al 62’ su punizione. Ancora vittoria in casa per il Fondi di Pochesci, che con i suoi venti punti è riuscita a portarsi alle spalle delle squadre di testa.
REGGINA – TARANTO 2 – 2 Una gara interessante, con molte reti, con il “ giallo “ per un rigore negato alla Reggina nei minuti finali di recupero, dopo che la squadra amaranto era riuscita a pareggiare al 92’.
Il Taranto alla fine ha tanto da recriminare perché è stato due volte in vantaggio, e per ben due volte si è fatta raggiungere in maniera rocambolesca. Alla fine per poco alla squadra ionica non ci scappava la beffa del rigore reclamato insistentemente dalla Reggina per atterramento di Altobello su Coralli. Apre le marcature De Giorgi per il Taranto al 17’, replica la giovane punte amaranto Tripicchio al 47’. Nella ripresa Paolucci al 66’ riporta in vantaggio il Taranto, poi nei titoli di coda succede di tutto. Pareggia la Reggina e un minuto dopo reclama un rigore. Si chiude con la divisione dei punti che poco serve ad entrambe le squadre, in quanto relegate nei bassi fondi della classifica.
VIBONESE – MELFI 1 -1 Partita vivace e interessante. Nel primo tempo azioni veloci con buone opportunità da rete per parte. Un colpo di testa di Saraniti destinato in rete, viene deviano in extremis da Gragnaniello, mentre dalla parte opposta Russo si salva con la complicità del palo su tiro di Lezza. Nella seconda parte della gara arrivano le reti. Al 55’ Foggia anticipa tutti su una punizione, e beffa Russo per lo 0 a 1. Pareggiano i conti al 77’ per i padroni di casa con Sicigniano che devia in rete un colpo di testa di Saraniti. Divisione dei punti per due squadre che cercavano la vittoria per risalire dalle zone basse della classifica.
AKRAGAS – MESSINA 0 – 0 Il derby di Sicilia finisce con il nulla di fatto. Uno zero a zero che rispecchia il gioco espresso in campo dalle due squadre. Gioco stagnante a centrocampo, e privo di emozioni per quasi tutto l’arco della gara. La squadra dei Templi non riesce a vincere una gara da oltre otto settimane, mentre continua la scia positiva del nuovo tecnico peloritano Lucarelli che arriva al quarto pareggio consecutivo. Le due squadre permangono in una posizione di classifica non proprio tranquilla.