Associazione Matera Ferrovia Nazionale in una nota fa il punto sulla richiesta del collegamento ferroviario Ferrandina-Matera dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Matera. Di seguito la nota integrale.
Associazione Matera Ferrovia Nazionale: “Le ragioni di una ferrovia”.
Sabato 19 novembre 2016 l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha avuto modo di incontrareil Presidente del Consiglio Matteo Renzi; dall’incontro è scaturito un impegno esplicito del Presidente a portare a conclusione un provvedimento parlamentare che preveda il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Impegno ribadito nel tweet di ieri.
Si realizzerebbe così finalmente il collegamento alla Rete Ferroviaria Italiana della città di Matera, prossima Capitale Europea della Cultura: città che già assolve, ed ancor più è destinata ad assolvere in futuro, il ruolo di attrattore turistico-culturale del Mezzogiorno interno.
Città che per esercitare tale ruolo, insieme al suo territorio di riferimento, ha necessità di grande accessibilità non solo dal corridoio adriatico-pugliese, ma anche (se non soprattutto) da quello tirrenico-campano (terminale dell’attuale Alta Velocità nazionale): coinvolgendo così l’intera regione Basilicata.
Regione che, con il prolungamento della tratta in direzione di Bari, vedrebbe così realizzarsi una vera e propria “spina dorsale ferrata” che l’attraversa e la collega ai due hub fondamentali di Salerno (Tirreno) e Bari (Adriatico), consentendole di svolgere quel ruolo di “cerniera” territoriale che sempre si vagheggia, ma mai coerentemente si persegue, con infrastrutture appropriate.
Una infrastruttura che aprirebbe quindi ai territori interni della Basilicata, oltre che alle due città capoluogo, ampie prospettive di relazioni territoriali, in grado di sostenerne e svilupparne il tessuto produttivo, ben al di là del solo turismo ecologico-culturale.
L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” nel registrare l’impegno del Presidente del Consiglio, è comunque consapevole che la questione non può essere data per risolta, e che molta determinazione dovrà ancora essere profusa da parte di tutti i protagonisti della vicenda, per raggiungere nei prossimi mesi l’obiettivo prefissato.
Oltre all’attività dei parlamentari (Antezza, Latronico, Liuzzi, Folino, Margiotta), che già si stanno fattivamente adoperando nelle sedi di competenza, sarà necessario l’impegno altrettanto fattivo sia dei Consiglieri Regionali, che dovranno dare all’infrastruttura adeguata previsione, rilievo e priorità all’interno del “Piano Regionale dei Trasporti” (attualmente in discussione in Consiglio Regionale), e sia dei Consigli Comunali dei territori interessati: da quello di Matera, che deve dare attuazione al “Consiglio Comunale aperto” sull’argomento (già previsto da due OdG approvati alcuni mesi addietro), a quelli della Basilicata interna, che dal collegamento ferroviario potranno trarre benefici effetti di accessibilità nazionale.
L’Associazione stessa proseguirà nel suo lavoro di sensibilizzazione delle comunità interessate, ampliando la propria base sociale di adesioni, e promuovendo iniziative pubbliche di ampio coinvolgimento di cittadini, associazioni, organizzazioni imprenditoriali e del lavoro, ecc.
Al di là delle iniziative in essere e da attivare, l’Associazione è consapevole che il raggiungimento dell’obiettivo perseguito potrà venire solo da un ampia presa di coscienza, da parte delle comunità interessate, che la chiusura dell’anello ferroviario Tirreno-Adriatico (Salerno / Potenza / Ferrandina / Matera / Bari) costituisce un’opera di “civiltà” e “progresso” indispensabile per assicurare “accessibilità” ed un futuro più sereno all’intera regione Basilicata: non operare consensualmente per la sua realizzazione, significa solamente rassegnarsi all’ormai inesorabile, fortissimo processo di disgregazione della nostra regione, in atto da alcuni anni.
Associazione Matera Ferrovia Nazionale