Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni dell’associazione Matera per te in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il 25 novembre è la giornata in cui ricordiamo la violenza sulle donne. Giornata che serve a raccogliere dati per osservare un fenomeno purtroppo in crescita, per riflettere, per capire…
Qualcuno potrebbe dire che non c’è molto da capire quando una donna viene uccisa.
La nostra Associazione, forse in controtendenza, cerca di fare uno sforzo in più.
Ci occupiamo di persone, dei loro disagi interiori, sforzandoci di comprendere cosa possano provare e cosa poter fare per risollevarli e promuovere il loro benessere.
Ogni volta che viene perpetuato un delitto sono in due a perire: la donna che perde la vita e un uomo che ha perso la sua coscienza. Due persone vittime dello stesso sistema, quello della vittima e del carnefice, entrambi deboli. L’una che non ha abbastanza stima in se stessa per riconoscere il suo carnefice e prenderne le distanze, l’altro che non ha ricevuto la giusta educazione ai sentimenti e scambia il possesso con l’amore, manifestandosi con prepotenza e violenza, dimenticando che la vita è un dono vero per entrambi e non un giocattolo di cui disfarsi quando si è arrabbiati.
Non si potrà mai arrestare il fenomeno se non con la giusta prevenzione che può avere una sola finalità: “rieducare al rispetto di se stessi e dell’altro”. E non è mai troppo tardi per cominciare.
Genitori, insegnanti, datori di lavoro possono e devono cominciare a trattare bambini e adulti con rispetto, con giustizia, senza disparità di diritti, ma con attenzione alle differenze di genere.
Perchè gli uomini e le donne sono uguali nel diritto ma diversi dal punto di vista fisico ed emotivo. E questa differenza va riconosciuta, compresa e rispettata. Va spiegata come essere diversi significa essere complementari. Va insegnato ad amarsi che significa riconoscersi, accettarsi, sentirsi parte attiva, protagonisti e che ogni azione negativa lede innanzitutto la propria dignità.
Se non ci si ama per primi come si fa ad amare l’altro?
C’è tanto da fare, ma niente è impossibile.
Il pensiero della nostra Associazione per questa giornata è questo:
Istituzioni, famiglie,associazioni creiamo una rete vera che diffondi l’amore e spieghi il senso della vita. Aiutiamo le donne che si trovano in questo tunnel e che si sentono annientate, ma non dimentichiamoci di recuperare anche gli uomini che si sono persi nella giungla della violenza e che hanno bisogno di una liana a cui aggrapparsi per raggiungere un promontorio dove riuscire a guardare le bellezze dell’universo, per aprire la mente, liberandosi dai pensieri distorti.
Si può fare. E non bisogna aspettare altro tempo. Noi ci siamo.
Nov 22