Nel corso di una riunione che si è tenuta oggi a Potenza – alla quale ha partecipato anche il governatore lucano, Marcello Pittella e l’assessore Nicola Benedetto – gli amministratori dell’area interessata all’istituendo servizio Frecciarossa hanno dato le loro indicazioni sulla scelta di Ferrandina o Metaponto quale unica fermata dopo quella di Potenza
Il governatore lucano, Marcello Pittella e l’assessore della Basilicata alle Infrastrutture e ai trasporti, Nicola Benedetto hanno incontrato nel pomeriggio a Potenza i sindaci dei Comuni del Materano interessati dalla tratta ferroviaria Nova Siri-Ferrandina, per discutere dell’istituendo servizio Freccia Rossa e per decidere in maniera condivisa quale fermata indicare a Trenitalia – fra le stazioni di Metaponto e Ferrandina – come unica tappa lucana dopo quella già prevista di Potenza.
Alla riunione erano presenti, tra gli altri, i primi cittadini e gli amministratori di Matera, Nova Siri, Montalbano, Bernalda, Scanzano Jonico, Valsinni, Pisticci, Gorgoglione, Rotondella, Miglionico, Policoro, Pomarico, Craco, Montescaglioso, Ferrandina.
Al centro della discussione, le diverse ragioni esposte dagli amministratori locali a sostegno della scelta di Metaponto o di Ferrandina, anche in relazione alle possibili utenze e ai differenti flussi turistici.
“È necessario – ha evidenziato l’assessore Benedetto nell’introdurre i lavori – indicare una sola fermata del Frecciarossa: una decisione diversa sarebbe improponibile non solo per la Regione, ma per la stessa Trenitalia, che ne ha chiesta soltanto una fra Taranto e il Materano. Per la Basilicata si tratta di una grande opportunità. Ma abbiamo ritenuto necessario – ha evidenziato – arrivare ad una scelta condivisa con i sindaci del territorio, nell’indicare l’unica fermata lucana dopo quella di Potenza. Tutto questo, anche considerando quello che comporterà il fatto che Matera sarà capitale europea della Cultura nel 2019”.
Al termine della riunione – alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale Roberto Cifarelli (Pd) – nove sindaci si sono espressi in favore di Metaponto, e sette, fra cui il primo cittadino di Matera, Raffaello De Ruggieri, in favore di Ferrandina. Non si è trattata, però, di una votazione. Le opinioni dei sindaci serviranno al governo regionale come indicazione per arrivare ad una scelta nelle prossime ore. Il conto dei cittadini rappresentati, del resto, faceva prevalere i Comuni in favore di Ferrandina, con 88 mila abitanti, rispetto a i 74 mila complessivi dei Comuni pro-Metaponto.
“Dal punto di vista delle preferenze espresse dai sindaci – ha detto a conclusione dell’incontro l’assessore Benedetto – prevarrebbe Metaponto. Ma l’opinione del Comune di Matera, che vorrebbe la fermata a Ferrandina, è comunque importante. Ho bisogno di un altro po’ di tempo per parlarne con il governo regionale. La decisione arriverà entro domani, anche perché non si può attendere ancora”.
Metodo assurdo di consultazione, cosa si aspettava l’assessore Benedetto che i sindaci del metapontino optassero per Ferrandina, mentre quelli del materano per Metaponto? Mi sembra ovvio che ognuno opti per il proprio territorio.
La Regione, che è deputata a questo tipo di scelte stategiche, doveva decidere con criteri oggettivi ed in autonomia dove prevedere le fermate del frecciarossa in Basilicata. Questo metodo fratricida non porta a nulla di buono, non è così che si fa condivisione,
è il divorzio di Matera con i comuni della fascia jonica che già prima gravitavano su Taranto. E’ molto grave per Matera che consolida il distacco con il suo hinterland. La montagna materana per abitudine consolidata gravita su Potenza ed è per questo che che non erano presenti all’incontro.
Caso emblematico della gestione potentinocentrica di questa regione.
Una fermata a Potenza e su questo tutti zitti, tutti muti e che nessuno si azzardi a fare considerazioni diverse. Per l’altra fermata creiamo un bel conflitto disgregante nell’altra provincia, quella “minore” (per comuni, abitanti ed estensione, non per altro), perché mettere una contro l’altra parti di una realtà turistico-culturale emergente e dalle potenzialità esplosive non può che giovare a chi ha ben minori potenzialità ma che può sfruttare a suo vantaggio le divisioni altrui.
Si crea così un dualismo ed uno scontro che non avrebbe neanche ragion di esservi. Perché mi sembra normale che la fermata del freccia rossa debba essere a Ferrandina, visto che un servizio dalle fortissime connotazioni turistiche quale il freccia rossa é può essere valorizzato al meglio quanto più è vicino ad una località che turistica lo è 365 giorni l’anno e non soltanto tre mesi l’anno come lo è per sua naturale collocazione geografica il metapontino. Considerato anche che (forse) il collegamento ferroviario con Matera tra qualche anno sarà completato proprio avendo come punto di partenza Ferrandina.Considerato anche che Metaponto è raggiungibile dallo scalo di Ferrandina percorrendo in 25 Min 40 comodi km di strada a 4 corsie. Ma creare conflitti si sa… è un’arte.
Mi sovviene un’ulteriore considerazione, i sindaci presenti hanno partecipato alla riunione di loro spontanea volontà o sono stati invitati?
E se sono stati invitati, con quale criterio?
Perché non mi spiego come mai ci fossero i sindaci di Valsinni e Gorgoglione e non ci fossero ad esempio i sindaci di Grottole, Grassano, Salandra, San Mauro Forte, Garaguso e Calciano che sono molto più vicini a Ferrandina che a Potenza.
Cartina alla mano il dubbio sorge, ed ahimè resta senza risposta.
É vero si che non c’è stata una votazione vincolante, ma il fatto che la maggioranza dei sindaci presenti si sia espressa per la fermata a Metaponto potrebbe influenzare la decisione finale.
Allora se si voleva adottare questo criterio di condivisione con le realtà interessate, perché non sono stati invitati i sindaci di tutti i 31 comuni della provincia?