Domenica 27 novembre 2016 verrà celebrata in tutta Italia e in particolare in Basilicata la “Giornata dell’adesione” all’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) che quest’anno ha come slogan “Cambia la tua vita e aiuta chi ha bisogno”.
Per tale occasione è stata lanciata anche la campagna nazionale social: #aderiscoxchè.
È uno dei giorni più importanti dell’anno per l’Associazione perché in ogni sottosezione della Basilicata verrà proposto alla cittadinanza di aderire all’U.N.I.T.A.L.S.I. per condividere un percorso formativo umano e spirituale che porti ad essere concretamente vicini a chi ha bisogno soprattutto alle persone con disabilità, agli anziani e ai malati.
Questa giornata non segnerà, però, soltanto l’ingresso dei nuovi soci. Sarà l’occasione per tutti gli unitalsiani per rinnovare il proprio “mandato di servizio” che si esprime soprattutto in occasione dei pellegrinaggi in particolare quelli a Lourdes.
L’U.N.I.T.A.L.S.I. in Basilicata è presente con una direzione regionale (sezione) a Potenza e con 8 direzioni territoriali (sottosezioni) a: Acerenza, Matera, Tursi-Lagonegro, Melfi, Muro Lucano, Potenza e Tricarico.
Nella regione sono oltre 600 i soci impegnati 365 giorni all’anno soprattutto al fianco delle persone disabili, gli anziani e i minori attraverso attività sociali nelle case di riposo, negli ospedali, nelle famiglie e nelle parrocchie.
In ultimo, ma non per importanza, i soggiorni estivi per persone disabili, le giornate dedicate alla formazione dei giovani. Particolare l’attenzione anche ai pellegrinaggi per Fatima, Pompei e San Giovanni Rotondo.
“È un giorno importante per tutta la nostra regione – spiega Francesco Biscione, presidente della Sezione Lucana dell’U.N.I.T.A.L.S.I. – perché è l’occasione per presentare un modello di impegno e di volontariato «con la gente e per la gente» attraverso le nostre attività quotidiane di vicinanza e di sostegno agli ultimi, ma anche con l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes dove l’umanità, soprattutto se sofferente, è al centro di ogni nostra azione”.
“Credo che il modello U.N.I.T.A.L.S.I. – aggiunge Biscione – sia quello voluto da Papa Francesco nella Chiesa, ma anche fuori di sacrestia, per incontrare le tante e nuove emergenze sociali che hanno colpito la nostra regione”.