Venerdì 2 dicembre 2016 alle ore 18 a Matera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi sarà presentato “L’estate fredda”, l’ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, che partecipa all’incontro in compagnia dell’avvocato ed ex sindaco di Matera Nicola Buccico.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione culturale Energheia di Matera, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e dalla Lbreria dell’Arco, con il sostegno del Polo Museale della Basilicata, è stata inserita nel ciclo di incontri culturali legati al Premio Letterario Energheia e al “Progetto libro” varato dall’Ordine degli Avvocati.
Gianrico Carofiglio, (Bari, 30 maggio 1961) è uno scrittore e politico italiano, già presidente della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Ha esordito nella narrativa, dopo numerose pubblicazioni tecniche e di settore, con Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002), iniziando il filone del thriller legale italiano.
Vincitore del Premio Bancarella del 2005 con il romanzo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), nel settembre 2006 pubblica un altro romanzo che vede il ritorno, quale protagonista, dell’avvocato Guerrieri, Ragionevoli dubbi (Sellerio): con cui vince il premio Fregene, il premio Viadana e la seconda edizione del Premio Tropea nel 2008.
Dal suo romanzo Il passato è una terra straniera è stato tratto l’omonimo film prodotto da Fandango per la regia di Daniele Vicari con protagonista Elio Germano.
Ai suoi primi romanzi seguono Il silenzio dell’onda, finalista al Premio Strega, La casa nel bosco, Una mutevole verità, La regola dell’equilibrio, nuova avventura dell’avvocato Guerrieri e nel settembre 2015 Con parole precise. Breviario di scrittura civile, saggio sulle scritture del potere e sul rapporto fra democrazia e chiarezza del linguaggio.
L’estate fredda (Einaudi)
Ambientato al tempo delle stragi di Palermo nel 1992 – tra maggio e luglio -, il romanzo offre uno sguardo pauroso sulla natura umana, ma ci regala anche un protagonista di straordinaria e commovente dignità. A Bari, come altrove, sono giorni di fuoco, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Quando arriva la notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che il punto di non ritorno è stato raggiunto.
Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga confessione davanti al magistrato, l’uomo ripercorre la propria avventura criminale in un racconto ipnotico animato da una forza viva e diabolica. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà costretto a inoltrarsi in quel territorio ambiguo dove è più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.