Durante la lezione di giornalismo dell’Unitre tenuta nel pomeriggio dal docente Carlo Abbatino presso l’ITC Loperfido” di Matera, l’ex sindaco Francesco Di Caro e attuale presidente onorario dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale ha ilustrato attraverso un’accurata documentazione il progetto della ferrovia a Matera. L’Associazione si propone di svolgere attività di promozione e sostegno socio-culturale e operativo per la realizzazione del collegamento ferroviario della città di Matera alla rete ferroviaria nazionale nei versanti Jonio, Tirreno e Adriatico con priorità assoluta per il completamento delle opere già realizzate nella tratta Ferrandina-Matera il tutto ai fini dello sviluppo socio-economico e turistico della città e della provincia.
L’avvocato ha messo in risalto quanto si interessò, insieme al Consiglio Comunale e ai parlamentari lucani della legge per l’ammodernamento dell’intera rete ferroviaria dello Stato ottenendo l’inclusione del progetto per il collegamento di Matera alla rete nazionale, con lo stanziamento di 150 miliardi per la realizzazione della prima tratta Matera-Ferrandina, come da progetto presentato in Consiglio Comunale e approvato all’unanimità, con contestuale variante al Piano Regolatore Generale della città, mediante deliberazione n. 44 del 26 febbraio 1982. Inoltre, sempre attraverso l’impegno del Consiglio Comunale, sventò il tentativo di trasferire lo stesso finanziamento verso altro settore. Di Caro ha evidenziato attraverso la sua memoria un tratto di storia della città di Matera e ha ricordato agli iscritti dell’Unitre che il sogno della ferrovia potrebbe diventare realtà se il Governo darà seguito all’emandamento approvato nei giorni scorsi.
Nov 28
Grandi! Bene cosi la città e la provincia è con voi!
Ribadisco che l’obiettivo unico, irrinunciabile, indispensabile per ogni sviluppo che si possa ipotizzare per Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, è, deve essere e deve restare:
il completamento della Linea Ferroviaria Ferrandina-Matera per dare la possibilità a tutta l’Italia che gravita sulla linea TAV Mi-Sa di poter venire a Matera con il treno, il più sicuro ed il più popolare mezzo di comunicazione.
Si potrebbe pensare ad una Amministrazione che provveda ad un prezzo politico, magari tariffa del trasporto urbano per i cittadini residenti a Matera, considerando la Stazione di Ferrandina come il terminale urbano di Matera ad allora la beffa sarà compiuta con il treno-gomma che da Ferrandina porta a Matera. E’ una beffa!
Insieme devono ripartire i due cantieri e si deve procedere all’armamento della linea Ferrandina-Matera, SENZA ALCUN INDUGIO.
Stiamo attenti dunque che non si realizzi questa ulteriore beffa per la nostra “incompiuta ferroviaria”. ORA o MAI PIU’! ! !
E’ ora che ci si dia una smossa decisa e che questo armamento di meno di 20Km- sia prodotto in tempo utile per il 2019.
E ribadisco, in questo primo step, non è necessario l’elettrificazione della linea , anzi torna opportuno e strumentale armare la linea in funzione retrò, una funzione “leviana” con due littorine-spola che in circa 15′ siano in grado di coprire la distanza Matera -Ferrandina.
Poi dopo si vedrà, al futuro, per ogni eventuale adeguamento e prosecuzione della linea ferroviaria per ora adeguata fino a Matera, rompendo il suo secolare isolamento.