Le organizzazioni sindacali Confederali Cgil, Cisl e Uil e di Categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil della Provincia di Matera, unitamente alle Rappresentanze Unitarie delle fabbriche ricadenti nel perimetro della Val Basento hanno inviato una nota al presidente della Regione Basilicata, all’assessore all’ambiente ed energia, all’assessore alle politiche della persona, alla direzione generale politiche di sviluppo, formazione, lavoro e ricerca, alla direzione generale delle poliiche della persona e al dipartimento ambiente ed energia per sollecitare l’apertura di un “tavolo della trasparenza” specifico ed un “osservatorio regionale” sul sistema produttivo e ambientale dell’area industriale Valbasento. Di seguito la nota integrale.
Premesso che:
sul Sito di Interesse Nazionale della Valbasento si leggono notizie riguardanti presunte attività a forte imbatto ambientale che stanno creando preoccupazione ai lavoratori ed alle popolazioni,
il progetto SENTIERI – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento -, invita a realizzare la sorveglianza epidemiologica delle popolazioni residenti in siti contaminati e dei lavoratori che vi hanno operato e vi operano;
la regione Basilicata ha attivato da anni la sorveglianza sanitaria per i dipendenti della Val Basento che sono stati esposti al rischio amianto;
la Direzione Generale Dipartimento Politiche della persona della regione Basilicata si è impegnata ad avviare una sperimentazione pilota di sorveglianza sanitaria delle popolazioni e dei lavoratori come da invito del progetto sentieri;
attualmente la Valbasento ospita eccellenza nel settore chimico (Blu cube, Gnosis), della gomma plastica (Politex, Orma, Coopbox – Brianza Plastica), del tessile (Novatex), della carta (Main), del metalmeccanico (Alex – Bbc – Sogemont – Impes – Sudelettra), del food (Amaro Lucano), delle lavanderie industriali (Gruppo Ecowash), della produzione di energia e servizi ambientali (Tecnoparco Valbasento);
la Valbasento, rispetto ai mercati nazionali ed internazionali, sconta una svantaggiosa posizione geografica che comporta un aggravio di costi imputabili alla logistica;
il sistema produttivo dell’intera Valbasento continua a resistere alla crisi grazie soprattutto all’interconnessione tra il sistema dell’industria, dei servizi e delle infrastrutture presenti nell’area, sapendo però, che si tratta di un sistema con un equilibrio precario in quanto soggetto ad effetto domino;
chiedono
una urgente convocazione per confrontarsi sui temi dell’Ambiente, della Salute e dello Sviluppo Industriale in Val Basento, congiuntamente alle associazioni datoriali e con i Sindaci dei Comuni di Pisticci, Ferrandina, Pomarico, Bernalda, del Presidente della Provincia di Matera, del Consorzio per lo sviluppo della provincia di Matera e della Società di Servizi Tecnoparco Valbasento.
ritengono che vada istituzionalizzato un “tavolo della trasparenza” specifico ed un “osservatorio regionale” sul sistema produttivo e ambientale dell’area industriale Valbasento.
Confidando nella sperimentata sensibilità delle Istituzioni in indirizzo sui temi della salute dei cittadini e dell’occupazione, restiamo in attesa.