Sulla discarica di rifiuti della città di Matera, ubicata in prossimità del borgo La Martella, si registra un nuovo intervento di Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità: sulla discarica di “La Martella” si gioca a fare i furbi. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il Comune di Matera insiste nel voler continuare ad utilizzare la piattaforma La Martella e lo fa bypassando il tema principale che è quello della bonifica del sito, dal quale ormai esce percolato in quantità industriale. In cinque anni ha cambiato idea, e dall’iniziale decisione di chiudere la discarica e di metterla in sicurezza recuperando il biogas e installando la rete piezometrica, continua a sposare l’idea abbastanza azzardata di continuare in una maniera o nell’altra ad abbancare rifiuti.Cioè da un lato si prosegue nella manutenzione straordinaria, dall’altro si utilizza questa manutenzione straordinaria per introdurre un nuovo ciclo di rifiuti che dovrebbero arrivare dall’impianto di biostabilizzazione con l’aggiunta di terre e rocce da scavo sino al raggiungimento delle volumetrie ed i profili autorizzati. Dopo la selezione delle matrici degli R.S.U una parte verrebbe avviat a a recupero (sovvalli), mentre la frazione organica (F.O.R.S.U) verrebbe sottoposta a processo di biostabilizzazione, raffinazione ed infine il conferita in discarica tramite appositi mezzi in dotazione all’impianto. I cittadini di Matera dopo un battere assordante di grancassa che dura da anni circa la raccolta differenziata spinta, del tipo porta a porta, vedono così l’umido ben differenziato, e con tecniche costose, avviato miseramente in discarica, senza nessuna valorizzazione In concreto come viene trattato oggi il rifiuto così lo sarà nel futuro mentre i costi di raccolta potrebbero essere addirittura raddoppiati. E’ un programma demenziale – dice nelle osservazioni che Pio Abiusi ha fatto al Dipartimento Ambiente, Ufficio compatibilità ambientale, soprattutto se si tiene conto che le discariche incluse nel ciclo regionale dei rifiuti andranno a morire. Ma la opposizione principale, l’Associazione ambiente e legalità la fa sui tempi e sulla cronologia dei lavori, sostenendo che la domanda di AIA-VIA presentata dal comune di Matera non può essere trattata fino a quando il sito non verrà bonificato dall’inquinamento in atto cominciando a rimuovere il percolato esistente. In questo caso l’idea di un impianto che lo tratta in loco, è buona e può essere per questo stralciata e portata avanti. Solo a bonifica avvenuta si può pensare di farne un impianto di trasferenza, chiudendo finalmente la discarica, così come da sempre desiderano i cittadini. Per adesso la priorità è eliminare il sovrabbanco di 53 mila mc non è una operazione impossibile ed è anche relativamente poco costosa.
la nota è curata da Talenti Lucani ma sintetizza bene le osservazioni presentate circa la documentazione inoltrata dal Comune di Matera per il rinnovo della AIA-VIA relativa alla piattaforma di ” La Martella”